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Regime forfetario: ultima settimana per le annotazioni contabili

Sette giorni esatti: non rimane molto tempo a disposizione delle associazioni sportive dilettantistiche, di quelle che non perseguono alcuno scopo di lucro e delle cosiddette pro loco che hanno aderito al regime forfetario: si tratta per l’appunto della disciplina contenuta nel primo articolo della Legge 398 del 1991 (“Disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche). In effetti, la scadenza fiscale è stata fissata in questo caso alla data del prossimo 15 ottobre. Che cosa bisognerà fare nella prossima settimana? Gli enti coinvolti e citati in precedenza avranno l’obbligo di annotare in un prospetto tutti i corrispettivi e i proventi che sono stati ottenuti nel corso del mese di settembre a seguito delle loro attività commerciali, operazione che può anche beneficiare di un’unica registrazione.

Il tempo incombe, ma bisogna ricordare che cosa si intende esattamente per regime forfetario (l’opzione vale esattamente cinque anni). Nell’ipotesi di un’attività non occasionale, allora subentra questa specifica agevolazione tributaria, la quale consiste essenzialmente in due vantaggi, vale a dire una contabilità molto più semplice per quel che concerne l’attività commerciale e una minore imposizione in riferimento alle imposte dirette e all’Imposta sul Valore Aggiunto. Bisogna comunque rispettare un limite ben preciso, ovvero gli importi delle attività in questione non devono essere superiori ai 250mila euro, altrimenti il regime decade in automatico. Che cosa succede invece se l’associazione è stata costituita da poco e il suo esercizio è inferiore ai dodici mesi?

In questo caso esistono delle specifiche modalità di calcolo del limite massimo, come disposto qualche anno fa dalla nostra amministrazione finanziaria. Nell’ipotesi, infine, di un periodo superiore alla durata annuale (non più di due anni comunque) allora il valore più alto è determinato in proporzione all’arco temporale in questione; ad esempio, il totale si potrà ottenere dividendo il volume massimo dei proventi per 730 (due volte 365) e moltiplicando per i giorni del periodo sociale.