Molto spesso capita di dover pagare le tasse in ritardo. Non perché non si vuole regolarizzare la propria posizione, ma perché magari i committenti non hanno pagato puntualmente le fatture; la crisi economica ha tra l’altro contribuito ad allargare i tempi tra l’emissione della fattura ed il relativo pagamento, al punto che con il recente “Decreto anticrisi” è stato introdotto il cosiddetto meccanismo dell’ IVA di cassa per mezzo del quale l’IVA può essere versata solamente in corrispondenza dell’effettivo pagamento. Ma con il “Decreto anticrisi” il Governo ha altresì alleggerito le sanzioni per chi paga le tasse in ritardo avvalendosi del cosiddetto “ravvedimento operoso“, che può essere breve, se le tasse vengono saldate con un ritardo non superiore ai trenta giorni, oppure lungo se il ritardo supera i trenta giorni. In entrambi i casi le sanzioni sono state alleggerite con la conseguenza che l’importo accessorio da pagare unitamente alle tasse in ritardo, nel modello F24, si riduce sensibilmente. In particolare, per il ravvedimento lungo le sanzioni sono state dimezzate da 1/5 del minimo previsto a 1/10; alle sanzioni ridotte andranno aggiunti gli interessi legali, come prescrive la Legge, in ragione del 3% annuo.
Prima casa: no benefici fiscali se venduta entro 5 anni dal rogito
La crisi dei mutui subprime scoppiata più di un anno fa negli Stati Uniti è ormai uscita da un bel pò di tempo dai confini americani. Siamo in un buon periodo per comprare casa, o conviene aspettare qualche mese nella speranza che la crisi del settore determini un’apprezzabile diminuzione dei prezzi? In Italia, anche a causa della crisi economica, comprare casa o prenderla in affitto è sempre più difficile. I redditi sono sempre più bassi a causa di una persistente perdita del potere di acquisto per salari, stipendi e nel peggiore dei casi perdita di lavoro. A tutto ciò si aggiungono le difficoltà delle famiglie a stipulare i mutui in quanto i prezzi degli immobili sono rimasti in media stabili e per il momento non vi sono diminuzioni dei costi apprezzabili.
Ecco perchè sempre più coppie decidono di acquistare la propria dimora entrando a far parte di cooperative edilizie, a proprietà individuale, che hanno come scopo sociale proprio quello di costruire case, rientranti nella definizione di “non di lusso“, da assegnare successivamente ai soci.
Lotta del Fisco britannico contro il contrabbando di sigarette
Il Fisco britannico lancia l’allarme contro le sigarette: non si tratta certo di un problema legato alla salute, ma una questione più strettamente economica. Infatti, il traffico illegale di tabacco starebbe sottraendo ogni anno ben 3 miliardi di sterline alle casse del Regno, una cifra altissima, la quale potrebbe invece esser utilizzata per il miglioramento dei servizi pubblici essenziali. L’iniziativa che attuerà il governo inglese al fine di fronteggiare questa piaga è presto spiegata; dopo la massiccia campagna pubblicitaria contro il contrabbando, si è mossa l’agenzia delle entrate britannica, la Hm Revenue & Customs, che ha incaricato numerosi ispettori specializzati di sorvegliare il fenomeno. I compiti di questi ispettori consistono sostanzialmente nell’intercettazione e smantellamento della catena di supporto e distribuzione di quelle merci che eludono il controllo statale.
Ryanair potrebbe introdurre una tassa toilette per combattere la crisi
Il trasporto aereo mondiale non vive certo un periodo troppo roseo. Nel 2008 le compagnie aeree nel mondo hanno infatti registrato perdite per 5 miliardi di dollari. Anche il 2009 si annuncia in negativo: le perdite previste ammontano a 2,5 miliardi di dollari, secondo le nuove stime rese note oggi a Ginevra dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata).
L’orizzonte e’ cupo. In termini di ricavi, affrontiamo il peggiore contesto degli ultimi 50 anni – ha commentato così i dati Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata -. Operando in Italia e in Europa non serve una struttura confrontabile con la vecchia Alitalia ma con Easyjet e Ryanair. L’anno prossimo solo il Nord America dovrebbe registrare risultati positivi nel 2009. Per le compagnie europee si profilano invece perdite decuplicate a un miliardo di dollari.
Controlli fiscali: nuovi criteri per identificare i grandi contribuenti
Con le imposte evase ogni anno in Italia da piccoli, medi e grandi contribuenti, si potrebbe finanziare sia la manovra di Bilancio annuale dello Stato, sia interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, a partire dai disabili, gli invalidi e tutti i cittadini non autosufficienti. Ne consegue che per il prossimo futuro, specie con la crisi che imperversa, sarà determinante per ragioni di equità e di ordine nei conti pubblici inasprire le attività di accertamento, controllo e riscossione.
Nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, annunciata nei mesi scorsi, l’Amministrazione finanziaria ha reso nota la pubblicazione di un provvedimento grazie al quale, a seguito della messa a punto di alcuni criteri chiave, sarà possibile identificare, ai fini dei controlli, quelle che rientrano tra le grandi imprese, ovverosia quelle che “muovono” ogni anno più di 100 milioni di euro.
Tassiamo aranciata e coca cola: la proposta arriva dagli Usa
Kelly Brownell e Thomas Frieden, uno docente a Yale, l’altro assessore alla salute a New YorkNew England Journal of Medicine annunciano al una proposta sulle tanto amate bibite zuccherate. Di certo le care bevande non riescono a difendersi bene: innanzitutto il loro consumo fa “gonfiare” lo stomaco e contribuiscono tra l’altro all’aumento di peso. negli ultimi anni si é avuto un vero e proprio boom di bevande zuccherate, negli ultimi 30 anni si è passati dalle 70 calorie al giorno a 190 (dato aggiornato al 2000).
Le bevande gassate sono quindi nemiche della linea ma anche della salute. Negli Usa in questi ultimi decenni l’incidenza dell’adenocarcinoma esofageo nei maschi bianchi, il gruppo etnico che consuma più bevande di questo tipo, è cresciuto circa sei volte. Mohandas Mallath, del Digestive diseases department presso il Tata Memorial Hospital, in India, ha inoltre riscontrato una correlazione tra il numero di casi con cancro esofageo e la consumazione di bevande gasate.
Deducibilità limitata per le ristrutturazioni senza quote di ammortamento
La risoluzione 99/E dell’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come, ai fini del reddito da lavoro autonomo, le spese sostenute per ristrutturare un immobile non acquisito a titolo oneroso sono soggette a deduzione nel limite del 5% del costo complessivo dei beni da ammortizzare, per quel che riguarda l’anno in cui sono state sostenute: inoltre, è possibile rinviare al quinquennio successivo nel caso l’immobile sia stato fatto pervenire al professionista a titolo gratuito. La precisazione dell’Agenzia è arrivata in risposta a un caso che vedeva coinvolto uno studio associato che intendeva portare a ristrutturazione un fabbricato proprietà di terzi; c’è comunque da dire che, nel caso in questione, la detrazione dell’Iva non può essere applicata se la costruzione è stata accatastata come unità abitativa. I principali chiarimenti sul caso per cui si è espressa l’Agenzia delle Entrate sono due: anzitutto, la possibilità di dedurre le spese di ristrutturazione secondo il regime dei beni strumentali, e poi, la detraibilità dell’Iva nel caso vi sia un cambiamento di destinazione d’uso.
Dopo il G20, l’Ocse punta a una maggiore collaborazione sul fisco
La chiusura del summit del G20 di Londra dei giorni scorsi ha dimostrato come le parti che vi hanno partecipato siano concordi con quanto auspicato dall’Ocse in tema di lotta all’evasione fiscale: la consapevolezza che è stata messa in luce riguarda il fatto che un valido sistema contro l’evasione e l’elusione fiscale a questi livelli non può essere posto in essere da un unico Stato, ma è necessario un contributo che possa godere di una volontà di armonizzare, anche attraverso una minore rigidità del sistema bancario. Fondamentali sono state, in questo senso, le revisioni delle liste che individuano i cosiddetti paesi “collaboratori” (anche detta white list), le liste di quei paesi che si sono impegnati ad accettare gli standard internazionali sullo scambio di informazioni (grey list) e le liste dei paesi non collaborativi (black list). L’impegno richiesto dall’Ocse è quello di cancellare in maniera progressiva la black list con misure di depenalizzazione in favore del rientro di capitali.
Emergenza terremoto: stop alle tasse per le zone colpite
Berlusconi in questi giorni in Abruzzo ha ripetuto che lo Stato non lascerà sola la gente: Sarò qui ogni giorno e mi metterò a disposizione per quello che serve. Stiamo studiando di ricomprendere negli ammortizzatori anche i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori che hanno perduto l’attività. Il Governo cerca quindi di andare il più possibile incontro ai cittadini colpiti dalla calamità che ha causato un vero disastro. Inoltre il premier ha cambiato idea: in serata ha aperto agli aiuti internazionali, contrariamente a quanto fatto al mattino, respingendo la richiesta del leader del Pd che chiedeva di accettarli.
Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate ha annunciato che sono già stati sospesi i pagamenti di tasse locali e nazionali. Intanto oggi il presidente del Senato Schifani chiederà ai senatori di aderire al fondo per le vittime: quota minima 1.000 euro.
Bassi redditi e fisco pesante per i liberi professionisti
Tra qualche settimana per i liberi professionisti e per i titolari di partita IVA arriverà il momento di “fare i conti” con la dichiarazione dei redditi. Tra saldo IRPEF 2008, acconto IRPEF 2009 e addizionali regionali molto spesso le somme da pagare sono elevate, ma mai come quest’anno, complice la crisi economica, rischiano di essere insostenibili anche optando per il pagamento rateale.
Ad accorgersi di tutto ciò è stata anche Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, la quale ha rilevato come siano parecchie le categorie di professionisti in palese difficoltà: dai veterinari ai medici passando per i dottori commercialisti, i giornalisti ma anche la categoria degli avvocati che di norma non se la dovrebbe passare male.
Imposta di bollo per i canoni depurazione acque
L’Agenzia delle Entrate è intervenuta, attraverso la risoluzione 98/E del 7 aprile, al fine di dirimere una questione relativa ad un Comune circa le istanze di quei canoni versati e non dovuti per i servizi di depurazione delle acque: secondo la decisione dell’Agenzia, esse sono soggette all’imposta di bollo fin dalla loro origine (14,62 euro). Ciò perché tali istanze non hanno natura tributaria, ma di corrispettivo per lo svolgimento dell’attività commerciale del comune. Sono diverse le norme a cui il documento ha fatto riferimento, ma comunque inapplicabili; anzitutto il D.P.R. 642/72, il quale riguarda l’assoggettamento a bollo anche di quelle istanze che tendono a conseguire l’emanazione di un provvedimento amministrativo (sempre questo decreto, all’articolo 5, stabilisce l’esenzione dal tributo per quel che riguarda le istanze di rimborso di qualsiasi imposta).
Cinque per mille: iscrizione enti entro il 20 aprile
Con la Legge Finanziaria del 2006, lo Stato ha stabilito di destinare in base alla scelta del contribuente, una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di sostegno di particolari enti. Si tratta di una forma di finanziamento che non comporta oneri aggiuntivi al contribuente, difatti, tramite la compilazione dell’apposita sezione nella dichiarazione dei redditi, il contribuente sceglie semplicemente la destinazione di una quota della propria IRPEF che ha già pagato.
Quali sono gli enti beneficiari? Il palco dei partecipanti é variegato: vi sono anche numerosi enti non Onlus come ad esempio associazioni di promozione sociale ed associazioni di volontariato. La somma comunque é per il sostegno dei quattro settori rappresentativi del:
L’Irap sui call center accentua la crisi
Siete studenti universitari o disoccupati in cerca del primo impiego? In attesa di trovare altro, molti inviano il curriculum ai call center, soprattutto al Sud sono diventati quasi una moda, dove giovani ed anche meno giovani, alcune volte rassegnati dalla mancanza di altri posti di lavoro, si apprestano a fare quest’esperienza. Ma anche qui inizia a farsi sentire la crisi. E non solo, qualcuno comincia a lamentarsi per le tasse. Renato Rabellino, segretario della Slc-Cgil, dichiara relativamente alla provincia di Torino:
In altre province, fuori Torino, già sono stati persi appalti, in qualche caso anche della pubblica amministrazione, a favore di call center del Sud. Nella crisi molte grandi aziende e anche banche e assicurazioni portano all’esterno, per abbattere i costi, l’assistenza o la gestione dei clienti. La tentazione è scegliere quelli che costano meno. Sono ben lieto se al Sud si creano posti di lavoro, ma non a scapito dei lavoratori piemontesi. Qui siamo riusciti negli anni ad arrivare a un buon numero di aziende dove è tutto regolare, non ci sono più co.co.pro, ogni anno si fanno le verifiche e si assume per non eccedere il 40% di tempo determinati sul totale. In molti dei nuovi call center del Sud non è così.
Pronto il nuovo modello per il bollettino Ici 2009
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica dello scorso 30 marzo ha provveduto a pubblicare il decreto ministeriale che ha aggiornato e approvato il nuovo modello del bollettino postale per il pagamento dell’Ici 2009. Una prima novità che occorre evidenziare è senz’altro il fatto che sul nuovo bollettino postale di pagamento non apparirà più lo sconto aggiuntivo sull’Imposta Comunale sugli Immobili relativa alla prima casa; infatti, il decreto ministeriale del 25 marzo pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha recepito le disposizioni che erano state approntate con la cosiddetta “manovra di primavera” (per la precisione si tratta del decreto legge 93/2008), dando così vita al nuovo modello di conto corrente. Dunque, spariranno le caselle in cui usualmente il contribuente poteva riportare quale importo intendeva ulteriormente detrarre per quanto riguarda l’abitazione principale.