Finanziaria: prima casa rimane esente da imposte

 Il federalismo fiscale non toccherà la legislazione sull’imposta prima casa e portera’ probabilmente anche alla cedolare secca sugli affitti. La finanziaria ieri e’ stata per la prima volta presentata ufficialmente dal governo subito dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri in seduta straordinaria. La prima casa restera’ esente dall’imposta Ici quindi, come ha annunciato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi e rispondendo a chi parla di costi del federalismo fiscale, sostenendo che il vero costo per l’Italia é non farlo.

La prima casa restera’ esente dall’imposta – ha affermato il ministro -. Ho sentito parlare dei costi del federalismo fiscale: il costo c’è se non si fa, se si lascia fuori controllo la finanza pubblica. Abbiamo avviato la simulazione su Provincie e Comuni, sulle Regioni non siamo pronti a dire cosa dare di fiscalita’ propria, lo sapremo a luglio.

Nuova Zelanda: le principali misure della nuova manovra fiscale

 La manovra 2010 introdotta dal governo della Nuova Zelanda è davvero ricca di novità in fatto di tematiche fiscali. Da Wellington sono infatti giunte disposizioni interessanti dal Taxation Budget Measures Bill: di cosa si tratta esattamente? La nuova legge della nazione oceaniana prevede una serie di misure fiscali di assoluto rilievo: anzitutto, le aliquote tributarie non saranno più le stesse, con quelle sui redditi societari che sono state ridotte di due punti percentuali, passando dal 30% al 28%. Questo provvedimento, inoltre, sarà valido anche per i Portfolio Investment Entity, mentre le società beneficeranno delle agevolazioni a partire dal 2011. Un altro elemento estremamente fondamentale è anche la cosiddetta “thin capitalization”, vale a dire la sottocapitalizzazione; in questo caso, in Nuova Zelanda è fatto assoluto divieto circa la deducibilità degli interessi passivi per quel che concerne la soglia del 75% del rapporto tra debito e assets finanziari (base consolidata), e quella che va oltre il limite del 110% in relazione allo stesso rapporto del gruppo multinazionale a cui la società appartiene.

 

A lezione di legalità fiscale in Sardegna

 Fisco & Scuola” é il progetto dell’Agenzia delle Entrate, nato per diffondere fra gli studenti il rispetto della legalità fiscale. Nel corso degli anni, l’Agenzia delle Entrate in collaborazione don il Ministero dell’Istruzione ha prodotto diversi materiali didattici per le scuole al fine di diffondere la cultura della legalità fiscale. Formare gli alunni al significato e all’utilità delle tasse nello stato di diritto, costituisce il legame tra l’educazione ad un giusto rapporto con il denaro e alla partecipazione sociale. Dal 2 al 4 luglio, disegni, filastrocche, giochi e racconti faranno bella mostra di sé nell’antica dimora “Sa Domo ‘E Tiu Maoddi”, mentre nel pomeriggio di sabato 3 luglio, all’invito “Entrate…entrate” il Referente regionale di “Fisco & Scuola”, presenterà uno spettacolo di burattini sul tema della fiscalità per far capire anche ai più piccoli cosa significa fisco e legalità.

Ires: gettito dello Stato in forte calo nel 2009

 Lo scorso anno, rispetto al 2008, il gettito dello Stato, relativamente alla sola Ires, l’imposta sul reddito delle società, è sceso del 23,1% a fronte di un calo del gettito da imposta regionale sulle attività produttive (Irap) del 13% e dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) del 6,7%. Sono questi alcuni dei dati resi noti dall’Istat nel Rapporto “Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche“, da cui è altresì emerso che la pressione fiscale complessiva, in rapporto al prodotto interno lordo, è cresciuta nel 2009 passando dal 42,9% del 2008 al 43,2% del 2009. In particolare, l’aumento della pressione fiscale si spiega anche con la caduta del Pil che è stata superiore a quella del gettito fiscale che, in particolare, ha fatto registrare un forte aumento per quel che riguarda le imposte di natura straordinaria tra cui lo scudo fiscale ed i versamenti una tantum di imposta a carico di alcuni settori della nostra economia, ed in particolar modo il comparto bancario.

Affitti: i dati catastali vanno inseriti nella richiesta di registrazione

 Il Provvedimento del 25 giugno scorso del Direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato il documento che ha reso possibile l’approvazione definitiva del Modello 69: si tratta, nello specifico, della versione innovativa destinata a quei contribuenti che devono necessariamente registrare gli atti immobiliari. Più precisamente, grazie a questo modello sarà possibile indicare i dati catastali obbligatori all’interno delle richieste stesse di registrazione, elemento fondamentale la cui assenza comporta una pena pecuniaria piuttosto severa. La novità tributaria in questione comincerà a espandere la propria efficacia a partire dalla giornata di domani, quando sarà resa più ardua la registrazione dei contratti di affitto e locazione per quel che concerne gli immobili che non risultano iscritti al Catasto (solitamente essi vengono identificati come immobili “fantasma”). A cosa bisognerà provvedere in questo senso? Le istruzioni e la grafica sono anch’essi nuovi, ma ciò che più conta è l’introduzione del Quadro D, nel quale andranno inseriti i dati immobiliari per cui si chiede l’atto.

 

Intesa Sanpaolo accetterebbe una Tobin tax su rendite finanziarie

 La pressione fiscale in Italia è aumentata in un solo anno (i dati si riferiscono al 2009) passando dal 42,9 al 43,2 (in rapporto fra pressione delle tasse e dei contributi e prodotto interno lordo) e secondo gli ultimi dati Istat hanno portato il Belpaese dal 7° al 5° posto nella classifica delle nazioni con le peggiori statistiche nei conti pubblici e della pressione fiscale. Pressione fiscale alle stelle e conti pubblici poco allineati per lo stato italiano, tuttavia, secondo Corrado Passera di Intesa Sanpaolo, c’è ancora lo spazio per ritoccare le tasse sulle rendite finanziarie, una sorta di Tobin tax (dal nome del premio Nobel per l’economia James Tobin, che la propose nel 1972, è una tassa che prevede di colpire, in maniera modica, tutte le transazioni sui mercati valutari per renderli più stabili) per rimediare agli eccessi della speculazione. Corrado Passera chiede però che il balzello sia minimo e quindi non crei disagi, non distorca il mercato e sia applicato a tutte le transazioni ed erga omnes.

Evasione fiscale: Parma, vacanze in yacht a spese dell’Erario

 S’era fatto bene i conti nel parmense, a spese dello Stato, un contribuente che andava in vacanza in yacht, intestato alla società di cui era l’unico legale rappresentate e socio, scaricandosi “tranquillamente” le spese. A darne notizia è la Direzione regionale delle Entrate dell’Emilia-Romagna che ha scovato l’evasione ed ha recuperato 300 mila euro. Nel dettaglio, il contribuente andava in vacanza a spese dello Stato grazie a due yacht in leasing intestati ad una società operante in prevalenza nel comparto della mediazione immobiliare, ma che poteva altresì operare, tra i rami di attività, anche in quello del noleggio di trasporto marittimo; con la conseguenza che negli anni tra il 2004 ed il 2006 la società aveva stipulato dei leasing per due yacht che, come emerso dai controlli, servivano per far andare in vacanza il socio unico dell’impresa. L’Agenzia delle Entrate, facendo presenti al contribuente i rilievi emersi, ha così incassato 301 mila euro a seguito dell’accertamento con adesione.

Rogito notarile informatico: sì definitivo dal CdM

 Il rogito notarile, uno dei documento notarili più importanti, soprattutto in ambito immobiliare, potrà beneficiare a partire da quest’anno di una interessante novità: in effetti, il governo italiano ha provveduto ad approvare in via definitiva nel corso dell’ultima settimana un nuovo decreto legislativo che dovrebbe modernizzare le norme relative agli atti pubblici informatici da parte di un notaio. Di cosa si tratta esattamente? Le innovazioni in questione si riferiscono, in particolare, agli atti informatici che devono essere utilizzati per l’acquisto di un’abitazione, ma anche quando si deve accendere un mutuo o dar vita a una nuova società. Ovviamente, bisogna precisarlo, l’atto in forma pubblica e redatto semplicemente su carta non scomparirà, ma chi ha la necessità di usufruire di un rogito potrà decidere quale modalità si addice maggiormente alle proprie esigenze.

 

Giochi online: ecco i nuovi codici tributo per il modello F24

 La passione per i giochi online e a distanza è divenuta sempre più una realtà concreta e in espansione: dunque, non ci si deve sorprendere se anche l’Agenzia delle Entrate deve adeguarsi a questa moda con degli appositi provvedimenti, volti ovviamente a disciplinare dal punto di vista fiscale le vincite in denaro collegate a questi stessi giochi. Come è noto, il documento tributario da utilizzare è il modello F24-Accise e in questo caso la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare la risoluzione 59/E proprio nel corso della giornata di ieri; in base a quanto emerge da tale testo, sono stati istituiti sei nuovi codici tributo da indicare appunto nel modello ai fini del versamento dell’imposta unica del 3%. I giochi presi in esame dal Fisco sono quelli a distanza e in cui conta molto di più l’abilità dei soggetti piuttosto che la fortuna. Tra l’altro, questa casistica è prevista, nello specifico, da una norma, il decreto legge 223 del 2006 (recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche’ interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”) che ne ha fissato appunto la disciplina fiscale.

Istat pressione fiscale: Italia al quinto posto in Ue

 Nel 2009 l’Italia ha registrato un aumento della pressione fiscale sul Pil del 43,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il quinto posto in Europa. La pressione fiscale è un indicatore medio, non misura quindi la se esiste una variazione del livello di tassazione all’interno della popolazione, puo’ quindi verificarsi che all’interno di un Paese alcune categorie di contribuenti possano avere un livello di tassazione molto superiore a quello rilevato. L’Italia registra un aumento della pressione fiscale su Pil, raggiungendo il quinto posto in Europa, risulta dai dati diffusi oggi dall’Istat sui conti pubblici sul 2009.

Pagare le tasse utilizzando il software F24 on line

 Siamo entrati nel vivo con il modello Unico 2010 visto che entro il prossimo 6 luglio 2010 scade il termine per il pagamento delle imposte senza maggiorazioni. E’ tempo quindi di predisporre l’F24 e, di conseguenza, occorre fare attenzione a non commettere errori; ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate in vista dell’appuntamento ha ricordato ai contribuenti come sia possibile cancellare i dubbi sul modello F24 utilizzando “F24 on line”, il software gratuito messo a disposizione dall’Amministrazione finanziaria dello Stato che è semplice da usare e che si compila in pochi minuti per poi stamparlo e pagare evitando gli errori molti dei quali sono “classici” come quelli relativi agli errori sui codici tributo e/o sulla corretta indicazione del codice fiscale o della partita IVA. L’Agenzia delle Entrate in data odierna, lunedì 28 giugno 2010, ha emesso una nota ufficiale fornendo consigli utili sulla compilazione del modello Unico 2010 Persone Fisiche al fine di sfuggire allo stress post dichiarazione quando alcuni contribuenti si accorgono di aver commesso degli errori.

Tabacco grezzo: niente accisa d’importazione per la Corte Ue

 Il tabacco grezzo e il suo trattamento fiscale sono stati gli elementi al centro di una delle ultime sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: in particolare, i giudici sono intervenuti in merito alla riscossione fiscale dei diritti doganali, partendo come base da una controversia che aveva visto coinvolte Germania e Francia e l’accisa sul prodotto al momento della sua spedizione. Che cosa era successo esattamente? In pratica, un’azienda aveva importato in territorio tedesco il tabacco proveniente da altri paesi in modo da provvedere poi alla lavorazione e alla successiva trasformazione: a questo punto, però, è intervenuto il Fisco teutonico, il quale ha espressamente richiesto il versamento fiscale dell’accisa relativa proprio al tabacco, anche perché la società non era riuscita a dimostrare la provenienza del deposito tributario. Dunque, la stessa azienda ha deciso di presentare ricorso al tribunale finanziario di Monaco di Baviera, il quale ha verificato la corretta applicazione della direttiva comunitaria 12 del 1992, in base alla quale la circolazione di beni nell’Ue può avvenire anche senza documento di accompagnamento.

 

Incontro Fisco-commercialisti: ecco i principali temi affrontati

 La circolare 38/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare qualche giorno fa (nello specifico il 23 giugno) ha approfondito in maniera esauriente tutti gli argomenti e le questioni che sono state dibattute nel corso dell’incontro che ha visto coinvolti commercialisti e esperti contabili a inizio mese; in particolare, gli appartenenti agli ordini in questione si sono confrontati sulle ultime innovazioni messe in campo in relazione al modello Unico 2010. I temi di questo stesso incontro sono stati davvero molti e, solo per fare qualche esempio, si possono citare le varie tipologie di oneri finanziari e il relativo trattamento fiscale degli interessi, lo scudo fiscale, la compilazione del quadro FC di Unico Persone Fisiche, gli aiuti di Stato, l’applicazione dell’Irpef al lavoro autonomo e gli studi di settore. Tra le pronunce più importanti vi sono, senza dubbio, quelle sul regime ordinario degli studi di settore per quel che concerne i cosiddetti “contribuenti minimi” e l’indeducibilità ai fini dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) sui leasing di tipo immobiliare.

 

Usa-Ue: pronto il progetto comune su commesse e ricavi

 Sono giunte delle novità davvero di rilievo dall’ultima pubblicazione dell’Exposure Draft, il documento redatto nel corso di questa settimana dallo Iasb (International Accounting Standards Board): l’operazione è avvenuta anche grazie alla collaborazione del Fasb e fa parte integrante del progetto che prevede la convergenza tra i principi contabili Ias e gli statunitensi Gaap. Gli ambiti su cui ci si è soffermati in questo caso sono stati, nello specifico, quello dei lavori su ordinazione (le cosiddette commesse) e i ricavi. A questo punto vi saranno altri quattro mesi di tempo per i relativi commenti alla bozza in questione, per poter poi arrivare finalmente al programma contabile definitivo entro il 2011. Ma procediamo per ordine: cosa c’è da dire in merito ai ricavi? In pratica, le società avranno l’obbligo di dare rilevanza a questa voce e a quelle che deriveranno dalla cessione di beni o dalla prestazione dei servizi, anche se l’ammontare preciso non è ancora noto.