Imprenditoria Femminile: finanziamenti a fondo perduto dal Comune di Genova

 Il Comune di Genova ha avviato un bando per l’assegnazione di un finanziamento dedicato esclusivamente all’imprenditoria femminile, sia per le nuove attività quanto per il consolidamento e la crescita di quelle esistenti. Nel dettaglio, si tratta di un contributo che andrà a coprire il 70% delle spese di cui il 50% è a fondo perduto e l’altra metà finanziata ad un tasso dello 0.50%, il tutto per coprire un investimento minimo di 15000 Euro (fino ad un massimo di 35000 Euro).

Le attività contemplate spaziano dalla produzione (anche di servizi) al commercio, dall’ingrosso all’e-commerce, escludendo solamente le attività di money transfer.

Il bando è dedicato a quei progetti che avranno una grande partecipazione femminile, includendo anche l’assunzione di donne disoccupate o con situazioni di lavoro precarie. Alle imprese che vinceranno il bando saranno assegnati i locali incubatore di  Bic Liguria indicati nel sito stesso, con un contratto triennale.

Agevolazioni fiscali: tagli pesanti in manovra

 Con l’approvazione della manovra triennale di correzione dei conti pubblici, finalizzata al raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014, i cittadini rischiano di dover andare a pagare svariati miliardi di euro di tasse in più. Tra le pieghe della manovra, infatti, la Cgia di Mestre, attraverso il proprio Ufficio Studi, stima che dai 48 miliardi di euro previsti i provvedimenti messi a punto potrebbero portare ad incassi per lo Stato pari a ben 59 miliardi di euro, ovverosia 11 miliardi in più di tasse. Questo scenario si può ancora evitare, ma a patto che entro la data del 30 settembre del 2013 venga approvato il disegno di legge inerente la riforma del fisco. E allora, come andrà a finire?

Irlanda: Bruxelles approva la nuova versione dell’air travel tax

 Se si associano i termini “Irlanda” e “aeronautica” si pensa immediatamente al celebre vettore low cost Ryanair, ma ultimamente la nazione nordeuropea è salita agli onori della ribalta anche per una procedura di infrazione: che cosa è successo esattamente? Il riferimento deve andare alla cosiddetta air travel tax, imposta che non aveva convinto la Commissione Europea a causa di alcuni elementi contradditori in merito ai viaggi aerei. Questa tassa è stata progettata dal governo di Dublino anche per sfruttare una certa leadership continentale nel settore e per gestire al meglio, quindi, la profonda crisi del debito. Sono ormai due anni che si lavora a una iniziativa simile e il funzionamento tributario è presto detto. In effetti, tutto dipende essenzialmente dalla distanza effettiva del collegamento aereo: l’impostazione di base prevede dieci euro per ogni passeggero che ha affrontato un volo di lunghezza superiore ai trecento chilometri, mentre le tratte più corte prevedono un esborso di due euro.

Bonus bebè: Agenzia Entrate estranea a domande restituzione

 Mille euro tondi tondi, da incassare agevolmente alla Posta, in presenza, in famiglia, di nuovi nati. Era questa la misura del cosiddetto bonus bebè attiva su tutto il territorio nazionale negli anni scorsi; tale bonus, tra l’altro, era stato promosso e pubblicizzato attraverso l’invio al domicilio delle famiglie di milioni di lettere attraverso le quali, nel rispetto dei requisiti, si veniva invitati ad incassare il bonus. Ora invece a quanto pare, così come denunciano da diversi giorni le Associazioni dei Consumatori, a carico di alcune di queste famiglie è scattata la richiesta di restituzione del bonus. Ma chi ha inviato queste lettere? Ebbene, al riguardo, con un comunicato ufficiale, l’Agenzia delle Entrate si è dichiarata totalmente estranea sia alle lettere inviate nel 2005 per l’accesso al bonus bebè, sia a quelle per cui in queste ultime settimane viene chiesta la restituzione.

Google tax: l’unione tra Fisco britannico e americano

 Due delle principali amministrazioni finanziarie a livello internazionale, quella americana e quella britannica, sono fortemente unite contro un unico, gigantesco contribuente: si tratta del celebre motore di ricerca Google, il quale avrebbe realizzato una vera e propria truffa fiscale ai danni delle due agenzie. Che cosa ha combinato esattamente il gigante di Mountain View? Nel dettaglio, si parla già diffusamente di centinaia di milioni di sterline che sarebbero stati nascosti al fisco, una evasione tributaria in piena regola, ed è per questo che Washington e Londra stanno collaborando in maniera tanto alacre. I bilanci del 2010 di Google hanno messo in luce un dato piuttosto ambiguo e da chiarire, vale a dire il totale dell’imposta sui profitti da versare alle casse di Sua Maestà, un ammontare troppo basso rispetto a quanto ci si aspetterebbe.

Familiari a carico: detrazioni e limiti di reddito

 Un reddito, al lordo degli oneri deducibili, pari nell’anno di imposta di riferimento a non oltre 2.840,51 euro. E’ questa la soglia di reddito per un familiare a carico, che non deve essere superata affinché un contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi possa fruire di eventuali detrazioni fiscali tra quelle ammesse. Le detrazioni per i carichi di famiglia, inoltre, il Fisco italiano le concede anche ai contribuenti non residenti; il tutto a patto che, in accordo con quanto riporta l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2011, il contribuente nel Paese in cui risiede non goda di un beneficio fiscale che risulti essere assimilabile proprio a quello per i carichi di famiglia.

Università di Macerata: studenti contrari all’aumento delle tasse

 L’Università di Macerata, ma soprattutto il suo rettore, Luigi Lacchè, si trovano a dover affrontare la forte protesta degli studenti iscritti: il motivi è presto detto, l’ateneo marchigiano ha di recente approvato un aumento delle tasse, con delle cifre che sono comprese tra i 30 e i 325 euro, ovviamente in base alle fasce Isee. Il Movimento degli studenti ha chiesto spiegazioni per un provvedimento simile, ritenendolo ingiustificato sia nel merito che nel metodo. L’accusa lanciata è grave, l’università in questione avrebbe deciso il ritocco al rialzo proprio in un periodo in cui molti studenti non sono in sede, ma soprattutto non vi sarebbe nessuna coincidenza con miglioramenti dell’offerta didattica e formativa. Un altro aspetto che ha fortemente indispettito sono le nuove norme che regolano l’erogazione delle borse di studio, definite troppo rigide rispetto al passato.

Tassa sul celibato, uno sguardo al passato

 Oggigiorno siamo soliti meravigliarci per l’aumento delle tasse, l’imposta sul cibo spazzatura e addirittura quella imposta dalle compagnie aeree sugli obesi. Eppure anche in passato ci sono state tasse perlomeno… che probabilmente oggi riterremo inconcepibili. Un esempio su tutti? L’imposta sul celibato fu un tributo in vigore in Italia durante il periodo fascista. Il proposito era quello di favorire i matrimoni e, di conseguenza, incrementare il numero dei bambini nati. Mussolini infatti puntava molto sui giovani e le giovani italiane e lo scopo era quello di aumentarne la popolazione. Secondo l’ideologia fascista infatti una popolazione numerosa era indispensabile per perseguire gli obiettivi di grandezza nazionale che l’Italia a quei tempi si era prefissata. L’aumento della popolazione inoltre avrebbe permesso di avere un esercito il più numeroso possibile.

Ticket sanitari: Cgil, sono da abolire

 Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici non sono passati di certo inosservati i ticket sanitari che sono stati introdotti per recuperare quelle risorse, assieme a tutte le altre misure, che permettano di blindare i conti pubblici e, di conseguenza, allontanare la speculazione da Piazza Affari e soprattutto dai titoli di Stato. L’introduzione dei ticket sanitari in Italia non è piaciuta a molte Regioni che, infatti, li hanno congelati nell’attesa di poter fare ordine, e soprattutto quattro conti, per capire se queste risorse possano essere reperite da qualche altra parte nel bilancio. Anche la Cgil ha ben accolto la decisione di alcune Regioni di congelare i ticket sanitari visto che, altrimenti, al posto della sanità pubblica si va a favorire il mercato della salute privato.

Gerico 2011, le ultime modifiche al software

 Novità in vista per gli studi di settore: gli aggiornamenti in questione hanno riguardato infatti il celebre software Gerico, il prodotto che viene utilizzato proprio per calcolare tali parametri fiscali. L’ammodernamento del 2011 riguarda ovviamente il periodo d’imposta dello scorso anno. Si tratta di una modifica piuttosto inattesa, visto che il lancio dello strumento era avvenuto poco più di un mese fa. Che cosa è cambiato di preciso? Anzitutto, bisogna prestare la massima attenzione al campo dei dati anagrafici: quando infatti si fa riferimento ai mesi di attività del periodo d’imposta, c’è da pochi giorni una nuova dicitura, vale a dire “vedere istruzioni”, in modo da far intendere che gli elementi da tenere in considerazione sono anche altri.

Tassa sugli sport estremi? In Ungheria ci pensano seriamente

 Non manca certo la fantasia all’Ungheria per quel che concerne la ricerca di nuove risorse fiscali, ormai la nomenclatura delle tasse si arricchisce di novità su novità: l’ultima in ordine temporale è quella che si riferisce agli sport estremi, visto che il governo di Budapest ha ricevuto una proposta formale in tal senso dall’Alleanza Strategica degli Ospedali. Quest’ultima associazione ha infatti suggerito di imporre un determinato carico tributario su quei contribuenti che sono soliti praticare quegli sport che vengono considerati particolarmente pericolosi. Gli esempi sono celebri, si va dal bungee-jumping fino al rafting, passando per il parapendio, l’arrampicata e perfino alcuni tipi di tuffi. Il progetto è piuttosto articolato: in effetti, l’obiettivo è quello di colpire coloro che mettono a serio repentaglio la loro vita e il loro corpo, con danni che possono diventare anche permanenti.

Tasse: pressione fiscale alle stelle nel 2014

 Meno tasse per tutti. Questo slogan di questo passo resterà tale visto che nel nostro Paese la pressione fiscale è tutt’altro che destinata a diminuire. La manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, infatti, attiverà una vera e propria stangata a base di maggiori tasse che, nel 2014, porterà la pressione fiscale in Italia al livello record del 44,1%. A stimarlo è l’Ufficio della CGIA di Mestre a conferma di come la manovra metta pesantemente le mani nelle tasche di milioni di italiani che, nel frattempo, hanno già pagato il salatissimo prezzo della crisi finanziaria ed economica in questi ultimi tre anni. Con la stretta che scaturisce dalla manovra del Ministro Giulio Tremonti, tra l’altro, dobbiamo attenderci il peggio anche a livello di Enti locali, con Comuni, Province e Regioni che, chiamate a finanziare i servizi, non esiteranno nei prossimi anni ad inasprire ulteriormente la pressione tributaria.

Fisco: la Cgil si smarca dai tavoli tecnici

 La CGIL ha scritto una lettera al Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti, nella quale tra l’altro viene portato a conoscenza il Ministro del fatto che il Sindacato non parteciperà più alle prossime riunioni nell’ambito dei tavoli tecnici su fisco ed assistenza. Questo perché secondo il più grande Sindacato italiano delle discussioni a livello di gruppo di lavoro è stato fatto un uso improprio, se non strumentale; ed il tutto nonostante i lavori fossero da considerarsi non conclusi. Non accettando, quindi, che un tavolo tecnico possa essere inteso come una “surroga di un confronto politico”, la CGIL nella lettera al Ministro Tremonti ha così ufficializzato il proprio smarcamento dai tavoli tecnici dopo tra l’altro una manovra finanziaria triennale che il Sindacato giudica inaccettabile, e che va a coinvolgere milioni di cittadini.

Ocse: liste aggiornate per Costarica, Vanuatu e Panama

 Il lavoro dell’Ocse in merito ai cosiddetti paradisi fiscali non è mai terminato, anzi è in costante aggiornamento: gli stati che sono pronti a collaborare dal punto di vista della trasparenza e dello scambio di informazioni tributarie è in aumento, dunque si può nutrire un certo ottimismo. Le ultime novità riguardano principalmente tre nazioni, vale a dire Panama, Vanuatu e Costarica, tutte inserite nella lista bianca. Il rapporto dell’organizzazione parigina è stato molto chiaro in questo senso: le due nazioni centroamericane e quella oceaniana sono riuscite a stipulare almeno dodici intese, vale a dire quelle richieste per far parte della lista in cui sono inseriti i paesi o le giurisdizioni che si sono attenute alle norme internazionali. Qualche dato negativo ancora resiste, come ad esempio il fatto che Nauru e Niue non abbiano ancora attuato i loro impegni, ma la strada finora intrapresa sta avendo successo.