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La nuova carta degli scontrini fiscali

Due giorni fa l’Agenzia delle Entrate ha espressamente disposto una modifica importante per gli scontrini e gli altri documenti fiscali degli operatori attivi nel commercio: la carta utilizza in questi casi, infatti, dovrà necessariamente cambiare le proprie caratteristiche, in particolare per quel che concerne i rotoli sfruttati solitamente nei vari registratori di cassa. Per quale motivo si è resa necessaria questa operazione? Le caratteristiche utilizzate finora per il rilascio di scontrini e ricevute vengono ormai considerate come superate e obsolete, anche perché esiste una tecnologia produttiva molto migliore che dà vita ad altre carte che però non sono omologabili e quindi utilizzabili da parte degli stessi operatori.

In pratica, si sono create diverse difficoltà in merito al materiale e alla sua produzione, anche perché bisogna sempre ricordare che gli scontrini e i loro dati vanno conservati nel tempo, in quanto rappresentano una garanzia fondamentale per i prodotti venduti e ovviamente nei rapporti con l’amministrazione finanziaria. Ora vi sono delle norme specifiche che bisogna seguire per omologare la carta termosensibile, le quali hanno ricevuto anche l’approvazione da parte della Commissione per l’approvazione dei modelli di misuratori fiscali. Inoltre, bisogna aggiungere quelle che sono le nuove caratteristiche della patina termosensibile della carta, sia dal punto di vista fisico che da quello meccanico: nel dettaglio, è obbligatorio che chi utilizza i registratori di cassa verifichino prima dell’uso stesso che la carta abbia presente sul retro tutte le caratteristiche idonee per la sua identificazione.

La carta termica è valida cinque anni dal momento in cui è stata certificata la sua conformità, mentre l’allegato E del Decreto Ministeriale del 23 marzo 1983 (obbligo del rilascio dello scontrino fiscale) deve essere aggiornato come minimo ogni tre anni. Le vecchie certificazioni, però, rimarranno ancora valide fino a quando non saranno esaurite le scorte in dotazione, più precisamente entro diciotto mesi dalla pubblicazione del provvedimento delle Entrate.