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Fisco, comincia la fase di controllo sulle carte di credito

Arriva finalmente l’approvazione da parte della Camera in merito al Pnrr 2. L’Agenzia delle Entrate, di conseguenza, riceverà in men che non si dica tutti i dati le informazioni che riguardano le transazioni che avvengono giornalmente in riferimento alle carte di credito.

Si tratta di un ok definitivo e tra le principali novità che sono state lanciate troviamo anche il fatto che i vari dati che si riferiscono alle carte di credito dovranno essere oggetto di segnalazione all’Agenzia delle Entrate.

Il decreto dello scorso 30 aprile, quindi, ha trovato conversione in legge. La votazione del testo finale ha comportato tutto fuorché uno snellimento, dal momento che dai 50 articoli e 168 commi si è passato a un testo composto da 72 articoli e ben 280 commi. Tra i provvedimenti che stanno destando il maggiore interesse troviamo anche l’articolo 18. Quest’ultimo non fa altro che introdurre una serie di modifiche e di cambiamenti nei confronti della disciplina che si riferisce alla comunicazione di tutti quei dati di pagamento in relazione a carte di credito, ma anche bancomat.

In poche parole, l’attività legata alla trasmissione dei dati si verificherà sia nel caso in cui il soggetto sia rappresentato da un consumatore finale che da parte di un operatore economico.

Così facendo, l’Agenzia delle Entrata avrà la possibilità di effettuare un vero e proprio incrocio tra i dati di pagamento digitali che sono stati effettuati con la carta insieme a quelli che si riferiscono agli scontrini elettronici che sono stati prodotti da parte degli esercenti. L’obiettivo, di conseguenza, è quello di poter mettere in atto delle vere e proprie verifiche in termini di congruità tra gli scontrini che sono stati oggetto di effettiva emissione con i pagamenti che sono stati ricevuti.

Stando a quanto è previsto dall’articolo 18, tra l’altro, c’è anche l’estensione della fattura elettronica pure per tutti coloro che hanno a disposizione una partita iva caratterizzata da un regime forfettario. A partire dal 1 luglio di quest’anno, tra l’altro, tutti quei soggetti che, nel corso del 2021, hanno ottenuto dei ricavi che sono andati oltre 25 mila euro, dovranno per forza di cose provvedere all’emissione di una fattura elettronica. Invece, per tutti gli altri lavoratori, tale termine prenderà il via a partire dal primo gennaio del 2024. Ci sono anche delle novità che riguardano la lotteria degli scontrini che potrà, a quanto pare, diventare istantanea grazie a dei provvedimenti che verranno assunti da parte del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, chiaramente dopo aver raggiunto un accordo in tal senso con l’Agenzia delle Entrate.