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Modifiche per lo spesometro

Slitta il termine per l’invio delle comunicazioni inerenti le operazioni rilevanti ai fini iva di importo oltre 3.600 euro effettuati con carte di credito, debito o prepagate nel periodo 6 luglio – 31 dicembre 2011. UN provvedimento emanato dal direttore centrale Attilio Befera ha infatti posticipato la scadenza (il termine era inizialmente previsto entro il 3 luglio 2013) e pertanto gli operatori finanziari potranno effettuare inviare le comunicazioni ai fini dello spesometro entro la data del 12 novembre.

Il provvedimento è stato deciso perché l’agenzia delle entrate ha bisogno di ulteriore tempo per giungere ad una situazione condivisa, con le varie associazioni di categoria, in merito alla struttura delle informazioni. Inoltre, al fine di attuare una maggiore semplificazione dei vari adempimenti, si punterà ad allineare il termine per l’invio delle altre comunicazioni.

In merito al pacchetto semplificazioni infatti è previsto a breve un incontro di vertice (con la presenza di esponenti del Ministero e dell’agenzia delle entrate) per varare il decreto con i provvedimenti in materia di semplificazioni fiscale.

Ritornando agli adempimenti in materia di spesometro gli addetti ai lavori chiedono maggiori semplificazioni. Infatti si potrebbe estendere le regole previste per i pagamenti con carta di credito (esonero dall’invio dei dati) anche ai pagamenti effettuati con bonifico bancario o assegno. Inoltre potrebbe essere estesa la possibilità di registrare in maniera cumulativa le fatture (non è chiaro se le operazioni sotto i 300 euro riepilogative di più operazioni saranno escluse dal novero delle comunicazioni). Modifiche anche in relazione ai contratti di leasing e noleggio visto che gli operatori chiedono di introdurre la possibilità di effettuare un’unica comunicazione.

In particolare a partire dal 1° gennaio 2012 tra operatori economici vi sarà l’obbligo di effettuare la comunicazione per tutte le operazioni rilevanti ai fini iva e non solo per quelle di ammontare apri o superiore a 3 mila euro (per le operazioni business to consumer rimane la soglia dei 3.600 euro per essere esonerati dall’invio della comunicazione).

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