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False mail provenienti dall’Agenzia delle Entrate, come evitare la “truffa”

Già durante gli ultimi giorni di agosto era trapelata la notizia, pubblicata su alcuni quotidiani, che l’Agenzia delle Entrate aveva ricevuto numerose segnalazioni di false e-mail che risultano provenienti dai suoi uffici, comunicazioni di accertamento fiscale o di rimborso per i quali vengono richiesti i dati personali nonché quelli della carta di credito.

Poiché le segnalazioni in questi primi giorni di settembre sono continuate, l’Agenzia delle Entrate ha ripetuto di non aver nulla a che fare con questo tipo di comunicazioni ed invita nuovamente gli utenti a cancellare le mail stesse, digitando il pulsante “elimina” senza aprirle. Si segnalano i tipi di mail, truffaldine, alle quali viene consigliato di non dar seguito.

La mail apparentemente proviene dall’indirizzo dell’Agenzia, con oggetto “Rimborso fiscale per 2014 – 2015“, con tanto di logo. Nel corpo del testo si invita il contribuente a cliccare sul link “Accedi al tuo rimborso fiscale” che porta a una pagina online dove inserire dati personali e sopratutto quelli della carta di credito. L’Agenzia delle entrate non richiede in alcun modo informazioni sui cittadini, né tanto meno quelli sulle carte di pagamento. Inoltre le comunicazioni sui rimborsi non vengono mai effettuate tramite posta elettronica, neppure certificata. L’unico modo per procedere a eventuali rimborsi e avviare la richiesta è quello di andare sul sito dell’Agenzia, sezione “Home”, cliccare “Cosa devi fare” sul menù in alto, nell’elenco che si apre, “Richiedi” e nel successivo “Rimborsi”: solo in quella pagina sono indicate le corrette modalità per ricevere un rimborso fiscale.

L’altra truffa concerne le mail con oggetto “Verifica tributaria“, che hanno in allegato un file eseguibile (ovvero .exe) da compilare. Il mittente risulta essere sempre l’amministrazione finanziaria. Anche in questo caso sono false ed è pure contraffatto l’indirizzo di posta elettronica certificata da cui provengono: [email protected]. Lo scopo è sempre quello di ottenere illecitamente dati personali. Vale la stessa raccomandazione: ignorare e cestinare il messaggio.