Home » Agenzia delle Entrate » Linee guida del fisco per il 2013

Linee guida del fisco per il 2013

La task force voluta dal governo redige, insieme a Guardia di Finanza e Agenzia Entrate, le linee guida del 2013 in materia di contrasto all’evasione e recupero fiscale. In particolare le direttrici per l’anno in corso riguarderanno il contrasto all’elusione internazionale e controlli mirati per chi ha un tenore di vita superiore al reddito dichiarato. In particolare gli ispettori del fisco si avvarranno delle nuove procedure telematiche per elaborare le liste in grado di selezionare i contribuenti più a rischio di accertamento. In quest’ottica assume sempre maggiore rilevanza il nuovo redditometro: l’agenzia delle entrate stima infatti che saranno oltre 35 mila i controlli da effettuare e le posizioni da controllare saranno selezionate con sempre maggiore accuratezza.

A partire dal 10 aprile inizieranno ad essere disponibili per fiamme gialle e agenzia entrate i primi dati inerenti le trasmissioni effettuate da istituti di credito, Sgr, Sim e assicurazioni in merito ai conti correnti ed ai rapporti finanziari che ha il contribuente. Inoltre l’amministrazione finanziaria continuerà a sondare il filone inerente le ispezioni ed i controlli per le grosse società di elettronica e di e – commerce. Si proseguirà pertanto a verificare che non vi siano evasioni internazionali da parte dei grossi gruppi (e pertanto si continuerà a verificare i conti di aziende come google, amazon, ecc.).

In quest’ambito viene ribadito che la selezione avrà un ruolo fondamentale anche perché sebbene si voglia continuare a proseguire la lotta all’evasione si mira ad evitare alcuni comportamenti come l’esportazione di capitali al di fuori dei confini nazionali. Occorrerà inoltre tenere sempre alta la guardia nei confronti dei professionisti in particolar modo nei settori che possono avere anche delle contiguità con altri illeciti: reati di riciclaggio, usura, contraffazione, ecc.

Nelle linee guida si ribadisce il compito di controllo dell’amministrazione anche nei confronti di altri reati particolarmente nocivi per la società: parliamo ad esempio di frodi alle pubbliche amministrazioni o di reati di peculato o concussione.