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Cartelle Equitalia: pagamento con Reti Amiche

Pagare le cartelle di pagamento di Equitalia attraverso il circuito “Reti Amiche” diventa realtà grazie al protocollo d’intesa che al riguardo è stato stipulato tra Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, e Attilio Befera, Presidente di Equitalia, nell’ambito degli obiettivi di semplificare ai cittadini l’accesso alla pubblica amministrazione. In questo modo con l’accordo Equitalia si impegna a permettere il pagamento dei tributi attraverso il circuito “Reti Amiche” andando ad adottare degli standard tecnologici in grado di far interagire la pubblica amministrazione con i soggetti creditori coinvolti nelle procedure di riscossione, ovverosia l’Agenzia delle Entrate, gli Enti Locali e l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps). A tal fine, in accordo con quanto recita una nota emessa da Equitalia, sarà il codice a barre inserito sul bollettino, unitamente allo scontrino che verrà rilasciato come garanzia di avvenuto pagamento, a permettere, nell’ambito dei pagamenti che avverranno attraverso il circuito “Reti Amiche”, una maggiore velocità ed una maggiore sicurezza.

Attualmente in Italia ci sono oltre 60 mila sportelli del circuito “Reti Amiche” grazie ad una serie di specifici accordi siglati con i Tabaccai, le Poste Italiane, le Coop, la Lottomatica ed i Gruppi bancari Unicredit ed Intesa Sanpaolo, che portano a ben 35 milioni i potenziali utenti raggiungibili per i servizi offerti; il tutto per garantire sempre più canali di accesso alla pubblica amministrazione per il cittadino e, quindi, per quest’ultimo anche minori tempi e minori costi.

Ad esempio, presso Poste Italiane, dove è presente lo sportello “Reti Amiche”, il cittadino, senza bisogno di recarsi all’Inps, può pagare i contributi per i lavoratori domestici, ma anche i contributi volontari e quelli per i riscatti e le ricongiunzioni, così come è possibile pagare l’assicurazione Inail obbligatoria per gli infortuni di soggetti che effettuano lavoro domestico, tra cui anche le casalinghe non iscritte ad altre forme assicurative/previdenziali obbligatorie.