I giudici europei si sono pronunciati in merito ad una norma che era stata ritenuta discriminatoria, per la precisione quella promulgata dai Paesi Bassi sui dividendi. La controversia era nata da un ricorso portato avanti dalla Commissione Europea: il punto di maggior contrasto riguardava i dividendi pagati da una società olandese ad un’altra azienda stabilita in uno Stato membro dell’Ue o al di fuori di essa, i quali, in base alla legge già menzionata, erano esentati dalla ritenuta alla fonte dell’imposta sui dividendi a carico della prima società. Questa discriminazione, a detta della Commissione, rappresenterebbe una evidente violazione del principio che sancisce la libera circolazione di capitali. Il ricorso alla Corte di Giustizia ha avuto proprio il preciso intento di far accertare che, non esonerando i dividendi pagati alle società stabilite in paesi come Islanda e Norvegia (i più discriminati dalla normativa) dalla ritenuta alla fonte dell’imposta sui dividendi, l’Olanda è venuta meno alle disposizioni relative all’accordo sullo Spazio Economico Europeo.