Il Consiglio dei Ministri vara il documento della delega fiscale ed il Governo Monti fa’ un altro passo avanti nella sua strada verso la ripresa economica. Con oggi si può dire che si chiude un porta nella storia del Governo Tecnico, guidato da una delle persone più in vista del Globo, e si apre un portone che spalanca i battenti proprio sulla crescita.
Il Premier garantisce che la pressione fiscale non cambierà (difficile a credersi, ma questo è stato detto) mentre quello che si è discusso fino ad oggi entrerà pienamente in vigore entro l’anno prossimo, con la diffusione delle norme attuative. Il capitolo più interessante di tutto il documento riguarda sicuramente la lotta all’evasione; la stretta è necessaria per risanare un Paese disastrato dai “furbetti” di turno, anche se la preoccupazione è che ancora una volta il Governo (e l’Agenzia delle Entrate) se la prenderà con le persone sbagliate, condannando i piccoli evasori (che pur sbagliando, rappresentano il male minore del Paese) e continuando ad ammettere storie incredibili come quelle di Maradona (a cui sono stati scontati milioni e milioni di euro di tasse e mora) oppure di Unicredit (stesso discorso) ma anche di Valentino Rossi e Simona Ventura.
L’aumento della pressione fiscale in Italia costringe a rivedere i conti nelle famiglie più numerose e con reddito più basso, ma visto che ci troviamo in tempi di crisi è quasi d’obbligo accettare (quasi) tutto quello che viene proposto, visto che le casse dello Stato necessitano di una revisione totale dopo anni di politiche sbagliate che ci sono quasi costate un default (non ancora del tutto scongiurato).
Dal 2007 in poi il Mondo finanziario e poi quello economico ha dovuto far fronte a ben due crisi; la prima dei sub-prime in America, che ha avuto conseguenze estese fino in Europa viste le esposizioni dei nostri istituti di credito. La seconda, più recente, riguarda invece il Vecchio Continente e non ha avuto ripercussioni sul resto del mondo che in questo momento può solo stare “alla finestra”.
Quanto ci costano gli investimenti nel 2012? In un momento di timida ripresa come è quello che stiamo attraversando ora è lecito pensare di investire, finalmente, i risparmi che si spera non diventeranno necessari nei prossimi anni per le famiglie Italiane. Con il clima positivo che si sta instaurando a Piazza Affari ha inizio lo stock picking ma bisogna pensare fin da subito quanto ci costa guadagnare in azioni Italiane.