Evasione fiscale con scontrini annullati e ristoranti fantasma

 Gli ultimi due casi di evasione fiscale hanno dell’incredibile; anche se ormai siamo abituati a sentirne di ogni colore, ci si riesce comunque a stupire ancora per le trovate fantasiose di chi proprio non vuole pagare le tasse. In un grande centro commerciale a Saronno, il proprietario, cinese, emetteva scontrini di fronte ai clienti che lo richiedevano ed anche di fronte alle Fiamme Gialle ma poi semplicemente li annullava. Un cittadino si è accorto del “trucchetto” ed ha avvertito le autorità che hanno effettivamente riscontrato la pratica descritta.

Se per certi casi esiste almeno una riserva sul “non sapere di dover fare qualcosa o dichiarare qualcosa”, in questo caso la frode è quanto mai palese; il commerciante sapeva i suoi doveri ed ha evaso con un trucchetto collaudato oltre 800 mila euro nell’ultimo anno.

Tasse introdotte nel decreto sulle semplificazioni fiscali

 L’aumento della pressione fiscale in Italia costringe a rivedere i conti nelle famiglie più numerose e con reddito più basso, ma visto che ci troviamo in tempi di crisi è quasi d’obbligo accettare (quasi) tutto quello che viene proposto, visto che le casse dello Stato necessitano di una revisione totale dopo anni di politiche sbagliate che ci sono quasi costate un default (non ancora del tutto scongiurato).

Con il decreto sulle semplificazioni fiscali si arriva a mettere mano anche ai conti deposito; questi sono generalmente di due tipi (liberi o vincolati) e rappresentano una semplicissima forma di investimento. La novità del Governo è in sostanza volta ad eliminare il tetto massimo dell’imposta sul conto deposito che ora è ferma a 1200 euro; ad esserne colpiti ovviamente sono i capitali più grandi che fino a questo momento beneficiavano di un tetto piuttosto ridotto.

Yacht ed evasione fiscale, 286 casi

 Controlli “a tappeto” sul territorio italiano per l’evasione fiscale; dopo che il Governo si è fatto carico tramite le parole di Passera di effettuare una stretta sotto questo punto di vista, le Fiamme Gialle arrivano finalmente ad indagare direttamente su un classico “all’italiana”; i beni di lusso che non ci si può permettere.

Come è possibile che senza avere i soldi necessari si possiedono beni di incredibile valore? Ville, terreni, auto di lusso e, ovviamente, lussuose barche. Solitamente queste vengono prese in leasing da aziende che evadono gran parte delle tasse e si arriva a casi limite in cui i soldi per pagare certi beni non sono mai entrati ma, evidentemente, sono usciti. Le contraddizioni in questo senso attirano l’attenzione della Guardia di Finanza, che negli ultimi giorni ha esaminato oltre 700 yacht in Puglia, evidenziando 286 casi sospetti (circa il 40% dei casi in esame).

Maradona deve solo 2 milioni di euro al fisco italiano

 Dopo le parole di Passera spese sull’evasione fiscale, il caso “Maradona” ci riporta alla dura e triste realtà; in Italia il 99% delle parole spese sono e restano chiacchiere. Solo la scorsa settimana questo era il clima quasi di “sfida” lanciato dal Ministro per lo Sviluppo Economico:

 E’ un tema che va risolto una situazione da aggiustare. Gli ultimi dati dicono che ci devono essere piu’ controllo e migliori norme, ma alla fine ci deve essere sanzione sociale. Certamente non puo’ essere piu’ considerata furbizia non pagare le tasse, non puo’ essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi puo’ contribuire in maniera adeguata non lo faccia

In sostanza la posizione di Passera si era dimostrata estremamente dura sia sotto il punto di vista delle sanzioni, sia sotto il punto di vista delle ripercussioni sulle persone che evadevano le tasse. Il danno causato in effetti ricade su un’intera nazione ed è giusto sotto un certo punto di vista “far pagare” chi sbaglia o chi vuole fare il furbo a spese di tutti.

Passera contro l’evasione fiscale

 Passera si scatena contro l’evasione fiscale. Il Ministro per lo Sviluppo Economico non si risparmia ed attacca duramente chi non adempie ai propri doveri di buon cittadino:

E’ un tema che va risolto una situazione da aggiustare. Gli ultimi dati dicono che ci devono essere piu’ controllo e migliori norme, ma alla fine ci deve essere sanzione sociale. Certamente non puo’ essere piu’ considerata furbizia non pagare le tasse, non puo’ essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi puo’ contribuire in maniera adeguata non lo faccia

Mancato pagamento bollo auto prescrizione

 Tra le più odiate tasse in Italia, secondo solo al canone RAI, c’è il bollo auto o meglio la “tassa automobilistica“. Questa viene corrisposta per il possesso di un veicolo (autoveicolo o motoveicolo) ogni anno e l’importo è determinato dalla classe di inquinamento insieme ai KW del mezzo. Oltre una certa soglia il bollo diventa super-bollo (per le auto di grossa cilindrata) e l’aumento della tassa, fino a certi livelli piuttosto esigua, è esponenziale.

L’unica agevolazione presente nel pagamento del bollo auto riguarda le auto storiche; oltre una certa soglia (20-30 anni a seconda delle regioni) il bollo diventa un mini-bollo che deve essere  corrisposto solo se il mezzo viene usato ed è nell’ordine di poche decine di euro.

Ultimata l’attivazione della Pec in Sardegna

 La posta elettronica certificata è una realtà con cui bisogna avere a che fare da un certo tempo a questa parte: un caso molto interessante da esaminare sotto questo punto di vista è quello della regione Sardegna, visto che proprio nell’isola in questione l’attivazione vera e propria della Pec relativa alla nostra amministrazione finanziaria è giunta a compimento soltanto nel corso di questa settimana, con il momento finale sancito dall’avvio del servizio in una delle direzioni provinciali più strategiche in questo senso, quella di Nuoro. Il canale a cui si sta facendo riferimento assume una rilevanza molto ampia per quel che concerne le vicende tributarie dell’intera regione.

La tassa sulle concessioni governative nei contratti telefonici

 Essere abbonati a un canone telefonico prevede uno specifico contratto per l’utilizzo degli apparecchi stessi: forse in pochi sanno che su questi stessi contratti vige una imposta ben precisa, la tassa sulle concessioni governative, richiesta a tutti gli utenti, senza alcuna distinzione tra i soggetti privati e gli enti e le amministrazioni pubbliche (i tipici esempi sono offerti dai Comuni e dalle Regioni). Questa constatazione deriva direttamente da una delle ultime risoluzioni che sono state rese note dalla nostra amministrazione finanziaria, la quale è dovuta intervenire per apportare qualche chiarimento alla vicenda. Nel dettaglio, questo stesso tributo è espressamente previsto dalla legge, vale a dire dal ventunesimo articolo della tariffa che è annessa al Dpr 641 del 1972 (“Disciplina delle tasse sulle concessioni governative”).

Blitz anti-evasione a Brescia

 Ancora blitz della Guardia di Finanza, questa volta a Brecia; dopo le manovre economiche del Governo Monti una delle discussioni più accese (ed interessanti) è quella volta a far emergere le abitudini poco “morali” di una certa fascia di cittadini italiani che, per anni, hanno vissuto alle spalle dei bravi contribuenti.

L’esercito di evasori fiscali è estremamente ampio; dal piccolo commerciante alla grande azienda sappiamo che i milioni tolti al fisco sono moltissimi, passando poi per i volti dello spettacolo ed i finti nullatenenti le cifre raggiungono importi spaventosi. Dal blitz di Cortina i controlli della Guardia di Finanza si sono intensificati e sono arrivati direttamente in prima pagina nella cronaca italiana, come se l’Agenzia delle Entrate volesse “scusarsi” per gli anni passati a tacere.

Studi di settore rivisti per la crisi già dal 2011

 Dal 2007 in poi il Mondo finanziario e poi quello economico ha dovuto far fronte a ben due crisi; la prima dei sub-prime in America, che ha avuto conseguenze estese fino in Europa viste le esposizioni dei nostri istituti di credito. La seconda, più recente, riguarda invece il Vecchio Continente e non ha avuto ripercussioni sul resto del mondo che in questo momento può solo stare “alla finestra”.

In ogni caso il risultato è che L’Europa ha sofferto due periodi “neri” a distanza ravvicinata (di cui uno non ancora del tutto finito) che si sono riversati sul mondo del lavoro in maniera incisiva. In tutti questi anni lo spettro degli studi di settore in Italia è peggiorato, visto che questi non hanno mai tenuto conto del periodo economico specifico. 

Entrate e Uiciechi rinnovano il loro protocollo d’intesa

 Cremona è stata ancora una volta la città prescelta per confermare con entusiasmo e decisione la partnership già attiva da anni tra la nostra amministrazione finanziaria e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (meglio nota con l’acronimo Uiciechi): si tratta, nello specifico, del servizio di assistenza e di informazione che è valido dal punto di vista tributario e che viene dedicato appositamente proprio agli associati dell’ente appena menzionato, una iniziativa senza dubbio meritoria. Il protocollo d’intesa in questione reca le firme della Direzione Provinciale cremonese della stessa Agenzia delle Entrate e della sezione locale dell’Unione.

Tassa su investimenti in borsa 2012

 Quanto ci costano gli investimenti nel 2012? In un momento di timida ripresa come è quello che stiamo attraversando ora è lecito pensare di investire, finalmente, i risparmi che si spera non diventeranno necessari nei prossimi anni per le famiglie Italiane. Con il clima positivo che si sta instaurando a Piazza Affari ha inizio lo stock picking ma bisogna pensare fin da subito quanto ci costa guadagnare in azioni Italiane.

Dopo l’ondata di tasse proposte dal Governo Monti è lecito fare un attimo i conti prima di buttarsi sul mercato credendo che sia facile guadagnare e grazie alle informazioni di seguito potremo capire quale sarà il guadagno reale di un qualsiasi investimento. Innanzitutto gli investimenti andati a buon fine (quindi finiti con una situazione positiva, di profitto) generano capital gain. Di seguito la descrizione del Capital Gain direttamente da Wikipedia:

Nessun limite di denaro contante per i cittadini stranieri

 Anche i cittadini stranieri sono soliti acquistare beni o servizi nel territorio del nostro paese: quindi una domanda sorge più che spontanea, la norma che impone dei limiti al trasferimento di denaro contante tra soggetti per un ammontare superiore a mille euro vale anche per loro? La risposta è negativa, tali soggetti verranno di fatto esclusi, una constatazione che deriva dalle semplificazioni fiscali che sono entrate in vigore appena due settimane fa, come anche confermato dall’Agenzia delle Entrate. Le operazioni citate in precedenza non sono altro che quelle cessioni di beni e quelle prestazioni di servizi che fanno riferimento a un settore specifico, vale a dire quello turistico, compreso quindi il commercio al minuto e le agenzie di viaggio.

Bollino Blu anti-evasori; le proteste dei commercianti

 Tra tutte le proposte anti-evasione, se ce n’è una che proprio non riesce a farsi apprezzare è quella sul bollino blu; la novità proposta da Attilio Befera (direttore dell’Agenzia delle Entrate) ha ricevuto pochi consensi e moltissime critiche, di cui alcune veramente esagerate, come quella dell’Ascom Confcommercio di Padova:

Il bollino blu di Befera per i negozi onesti mi ricorda tanto, anche se al contrario visto che verrebbero segnalati i “buoni”, la stella di David affissa nel ’38 sulle vetrine dei negozi gestiti dagli ebrei

Facendo un passo indietro e valutando obiettivamente la questione, applicare un bollino blu sui commercianti potrebbe risolvere qualche problema ma il gioco non vale la candela. Non è comunque puntando il dito verso i commercianti che si migliora la situazione; per quanto questi sappiamo riescano a creare molti problemi e grattacapi al fisco, il bollino blu creerebbe  più problemi di quelli che potenzialmente potrebbe risolvere, visto che una situazione di “meriti” e “premi” sarebbe poi soggetta stessa di controlli per evitare che tutto finisca, come sempre, in giri di mazzette, bustarelle e favori.