Il credito in compensazione per il lavoro in Friuli

La risoluzione 43/E è stata resa pubblica dall’amministrazione finanziaria lo scorso 4 maggio: si tratta di un documento fiscale molto importante, visto che è proprio con esso che si è istituito un codice tributo di una certa importanza, il 3721, utile per l’occupazione relativa alla regione Friuli Venezia Giulia. Di cosa si tratta esattamente? Questo stesso codice potrà essere sfruttato da tutti quei soggetti che hanno beneficiato o possono ancora beneficiare del contributo concesso dalla regione settentrionale, un incentivo per dar vita e anche mantenere i posti di lavoro all’interno di questo territorio, senza dimenticare la salvaguardia delle principali attività artigianali, così importanti nel nostro paese, tipica espressione della comunità locale.

Bergamo, Martinelli aveva debiti per mille euro

Ecco a cosa può portare l’avvento di una crisi economica; disperazione, suicidi ma anche rapimenti e tanta paura. Luigi Martinelli ha fatto irruzione nell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia con un fucile a pompa e diverse pistole, sparando anche qualche colpo al soffitto e scatenando il panico tra i presenti, presi in ostaggio. L’uomo pretendeva un colloquio con Monti, per spiegargli la sua situazione e mentre le trattative proseguivano si è appreso che Luigi aveva maturato un debito di mille euro con l’Agenzia, relativamente a somme da versare a cartelle esattoriali accumulatesi dal 2001 in avanti.

Il gesto disperato non trova spiegazione per i più; come si può per “soli” mille euro prendere ostaggi e scatenare una “guerra personale“? Questa è solo l’ennesima dimostrazione che le persone più in difficoltà sono quelle che dal punto di vista psicologico risentono di più della crisi che incombe ed anche per somme “modeste” perdono momentaneamente la ragione arrivando a gesti estremi.

Fisco recupera 1 miliardo di euro al mese

La lotta all’evasione comincia a dare i suoi frutti ed i numeri della Guardia di Finanza potrebbero finalmente scoraggiare i “furbetti” e rilanciare la lotta all’evasione. Per anni siamo stati abituati a far finta di nulla di fronte ad un problema che probabilmente ha causato quasi da solo la crisi di uno Stato, arrivato ad essere paragonato a Spagna e Grecia per via dei conti pubblici.

Il debito Italiano è gravato anche da questo aspetto, che ora viene combattuto con determinazione dalle più alte cariche dello Stato, con Napolitano in prima linea. I risultati dei primi quattro mesi di stretta fiscale (iniziati più o meno con il blitz di Cortina) sono incoraggianti; 4 miliardi di euro di frodi sono state scoperte e coinvolgono 2226 persone. Nel 27% dei casi queste avevano utilizzato fatture false, nel 19% dei casi le avevano invece emesse mentre il 17% non avevano presentato la dichiarazione ed infine il 14% aveva occultato o distrutto la contabilità per evadere l’iva.

Il “Fisco mette le ruote” fa tappa a Noale fino al 4 maggio

Noale, provincia di Venezia: è questo il primo comune in cui sta facendo tappa il camper dell’Agenzia delle Entrate, protagonista del tour previsto per “Il Fisco mette le ruote”. Si tratta dell’evento che è stato organizzato da tempo dalla nostra amministrazione finanziaria per raggiungere delle località del nostro paese che sono lontane da qualsiasi ufficio finanziario. La sosta veneta durerà fino a venerdì prossimo, con la possibilità di mettere a disposizione dei contribuenti locali la giusta assistenza di cui normalmente non possono beneficiare, in particolare quando si tratta di compilare la dichiarazione dei redditi. Non si tratta dunque di un camper qualsiasi, ma di un mezzo che è stato approntato e attrezzato come una sorta di ufficio itinerante.

Taglia sugli evasori fiscali, premio per chi li denuncia

Il decreto liberalizzazioni bis al vaglio dell’esecutivo potrebbe riservare sorprese al limite della comprensione e le polemiche non tardano ad arrivare. Sappiamo quanto il Governo attuale voglia puntare sull’evasione fiscale (anche se la critica di fondo resta invariata, visto che la pressione aumenta sugli evasori minori e sulle fasce più deboli) e per questo è lecito attendersi nuovi decreti che punteranno ad intensificare i controlli li dove è possibile.

Dopo la bizzarra idea di tenere traccia delle bollette telefoniche degli italiani per cercare gli evasori, arriva ora una proposta da “Far West”, con vere e proprie taglie sulla testa degli evasori fiscali che potranno essere “ricercati” dai cittadini comuni.

Campania: intesa Entrate-Inps sui codici fiscali per i residenti esteri

La Campania è stata protagonista di un importante accordo che ha visto coinvolti l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale: l’argomento su cui ci si è concentrati in questo senso è relativo all’attribuzione di codici fiscali a quei cittadini che risiedono all’estero. In effetti, questi ultimi potranno beneficiare di questa movimentazione grazie a un opportuno utilizzo degli strumenti tecnologici, in modo da rendere più veloci tutte le procedure di liquidazione delle domande di pensione o di trattamenti pensionistici. La firma del protocollo è stata sottoscritta da Enrico Sangermano, direttore regionale della direzione campana della nostra amministrazione finanziaria, e da Maria Grazia Sampietro, direttrice generale per quel che concerne la sezione locale dell’Inps.

Modello Unico 2012 da 110 pagine

Il contribuente italiano ha davanti a se una dichiarazione dei redditi decisamente difficile; la pressione fiscale è ormai arrivata a livelli insostenibili ed a complicare il quadro si hanno 110 pagine da compilare per il Modello Unico 2012 piene di elementi nuovi che porteranno l’incidenza delle tasse al 45% dello stipendio dei contribuenti.

L’esagerato livello raggiunto non sfugge all’attenzione della stampa internazionale ed in particolare il Presidente della BCE Mario Draghi commenta così quando si parla di tasse:

il consolidamento dei bilanci basato sull’aumento della tasse è recessivo

Il commento del numero uno della Banca Centrale Europea richiama strettamente la linea di pensiero espressa dalla Corte dei Conti solo qualche giorno fa’, quando la pressione fiscale dell’Italia è stata definita “fuori linea dal confronto Europeo”.

Conto pensionati a zero spese

La lotta al contante avviata con il decreto salva-Italia aggiunge un altro tassello alla vita di tutti i giorni di 850 mila pensionati. Il conto corrente a zero spese pensato per le fasce di italiani in difficoltà include i nuclei familiari con Isee inferiore a 7.500 euro ed è presente anche una variante per i pensionati fino a 1.500 euro al mese.

Il “Grande Fratello” necessita di controllare le transizioni monetarie e per questo ha praticamente costretto l’apertura di un conto corrente anche a chi non ne ha mai sentito il bisogno, per poter controllare direttamente tutte le transizioni dei cittadini. La lotta all’evasione fiscale richiede anche questo e dopo la proposta assurda sul conteggio delle bollette telefoniche è possibile che dovremo aspettarci in futuro provvedimenti ben peggiori.

Italiani sotto stretto controllo del fisco

Il Grande Fratello potrebbe diventare una terribile realtà; l’andamento difficile dei conti italiani sembra costringere il Fisco ad una stretta epocale che potrebbe alla lunga far scattare delle vere e proprie rivolte. Per assurdo sta succedendo quello che molti film di fantascienza ipotizzavano anni fa’; il fisco vuole controllare tutto e tutti, senza più fermarsi alle imprese ed esercizi commerciali ma entrando direttamente nella vita privata delle persone. Le scelte fatte ed in cantiere mirano a trovare i “furbi” come quelli che sfruttano invalidità inesistenti per percepire pensioni o simili, ma fino a che punto sarà tollerato dai cittadini?

Già solamente quello che si diceva pochi giorni fa’ sulle chiamate telefoniche è un’esagerazione; controllare il traffico telefonico e stimare se l’utente può permetterselo o meno vuol dire in effetti entrare nella vita delle persone ed il passo da qui ad aspetti più privati della vita è brevissimo.

Telefoni sotto controllo del fisco

Il fisco controllerà i telefoni degli Italiani? Si. Questa è l’ultima novità in fatto di evasione fiscale e tutto sommato l’idea non è male. Detta cosi potrebbe sembrare che l’Agenzia delle Entrate abbia deciso di ascoltare le chiamate degli italiani per cercare informazioni utili a trovare gli evasori, mentre invece si tratta di tutt’altro rispetto ad una violazione della privacy.

In tempi di crisi e di “stretta” sui consumi, una valutazione sui costi accessori delle famiglie italiane può aiutare il fisco a capire chi può permettersi il “lusso” di lunghe chiamate a pagamento e chi invece sbriga le faccende alla cornetta in maniera spedita.

L’agenzia delle Entrate ha spiegato che le utenze telefoniche dell’area business e dell’area domestica dovranno essere comunicate dagli operatori telefonici al fisco. Ma anche se le telefonate non vengono ascoltate e quindi non c’è una violazione della privacy in senso stretto, è giusto che il fisco abbia la possibilità di “farci i conti in tasca”? Per molti ovviamente no e la polemica non tarda a scoppiare sul web dove i commenti ancora una volta giudicano il provvedimento non all’altezza della situazione ed ai danni invece delle famiglie italiane, che si sentono sempre di più il “fiato sul collo”.

Evasione fiscale per 17.5 milioni di euro

Tanto è costata allo Stato Italiano la maxi-frode scoperta dalla Guardia di Finanza messa a punto da Luciano Grasso. Tramite tredici aziende collegate tra di loro, tutte di proprietà dell’imprenditori, quest’ultimo è riuscito ad evadere completamente il fisco alzando un giro di 50 milioni di fatture false. L’iva evasa ammonta a 5.8 milioni di euro e la zona si estende tra Alessandria, Cuneo ed Asti. Il tribunale ha disposto la confisca di 780 mila euro (di cui buona parte provenienti da Montecarlo) oltre che di beni mobili ed immobili.

L’ennesimo caso agli onori della cronaca per quanto riguarda l’evasione fiscale, ha ancora una volta dell’incredibile; vi erano infatti aziende che evadevano al 100% il fisco, non presentando alcuna dichiarazione e risultando quindi completamente “invisibili” presso l’Agenzia delle Entrate. L’incredibile giro di soldi sposta ancora una volta il dibattito sull’evasione fiscale; quanto è giusto prendersela con i piccoli evasori, quando un caso simile rispecchia almeno 50 piccoli imprenditori? Sicuramente a qualsiasi livello, evadere le tasse è sbagliato. Certo è anche che l’attenzione della Guardia di Finanza deve sicuramente concentrarsi nella ricerca di questi “casi limite” per girare immediatamente la situazione.

Consiglio dei Ministri approva legge Delega

Il Consiglio dei Ministri vara il documento della delega fiscale ed il Governo Monti fa’ un altro passo avanti nella sua strada verso la ripresa economica. Con oggi si può dire che si chiude un porta nella storia del Governo Tecnico, guidato da una delle persone più in vista del Globo, e si apre un portone che spalanca i battenti proprio sulla crescita.

Il Premier garantisce che la pressione fiscale non cambierà (difficile a credersi, ma questo è stato detto) mentre quello che si è discusso fino ad oggi entrerà pienamente in vigore entro l’anno prossimo, con la diffusione delle norme attuative. Il capitolo più interessante di tutto il documento riguarda sicuramente la lotta all’evasione; la stretta è necessaria per risanare un Paese disastrato dai “furbetti” di turno, anche se la preoccupazione è che ancora una volta il Governo (e l’Agenzia delle Entrate) se la prenderà con le persone sbagliate, condannando i piccoli evasori (che pur sbagliando, rappresentano il male minore del Paese) e continuando ad ammettere storie incredibili come quelle di Maradona (a cui sono stati scontati milioni e milioni di euro di tasse e mora) oppure di Unicredit (stesso discorso) ma anche di Valentino Rossi e  Simona Ventura.

Ultimi giorni per il concorso sull’evasione delle scuole piemontesi

L’evasione fiscale è un problema cronico del nostro paese, dunque la sua sconfitta può diventare reale soltanto con la partecipazione di tutti, in primis i cittadini: ma come possono i contribuenti onesti mettere a disposizione qualcosa di importante per rendere questa lotta utile e intransigente? Un contributo interessante, magari piccolo ma prezioso, è quello che stanno cercando di dare gli studenti del Piemonte, i quali hanno ancora tre giorni a disposizione per partecipare a un concorso indetto proprio dalla nostra amministrazione finanziaria, oltre che dall’Ufficio Scolastico Regionale. Il tema di questa manifestazione, la quale giungerà a scadenza appunto il prossimo 16 aprile, è incentrato su tutti i metodi sfruttati dai contribuenti disonesti per ridurre il prelievo tributario.

Evasione fiscale con scontrini annullati e ristoranti fantasma

Gli ultimi due casi di evasione fiscale hanno dell’incredibile; anche se ormai siamo abituati a sentirne di ogni colore, ci si riesce comunque a stupire ancora per le trovate fantasiose di chi proprio non vuole pagare le tasse. In un grande centro commerciale a Saronno, il proprietario, cinese, emetteva scontrini di fronte ai clienti che lo richiedevano ed anche di fronte alle Fiamme Gialle ma poi semplicemente li annullava. Un cittadino si è accorto del “trucchetto” ed ha avvertito le autorità che hanno effettivamente riscontrato la pratica descritta.

Se per certi casi esiste almeno una riserva sul “non sapere di dover fare qualcosa o dichiarare qualcosa”, in questo caso la frode è quanto mai palese; il commerciante sapeva i suoi doveri ed ha evaso con un trucchetto collaudato oltre 800 mila euro nell’ultimo anno.