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Fisco recupera 1 miliardo di euro al mese

La lotta all’evasione comincia a dare i suoi frutti ed i numeri della Guardia di Finanza potrebbero finalmente scoraggiare i “furbetti” e rilanciare la lotta all’evasione. Per anni siamo stati abituati a far finta di nulla di fronte ad un problema che probabilmente ha causato quasi da solo la crisi di uno Stato, arrivato ad essere paragonato a Spagna e Grecia per via dei conti pubblici.

Il debito Italiano è gravato anche da questo aspetto, che ora viene combattuto con determinazione dalle più alte cariche dello Stato, con Napolitano in prima linea. I risultati dei primi quattro mesi di stretta fiscale (iniziati più o meno con il blitz di Cortina) sono incoraggianti; 4 miliardi di euro di frodi sono state scoperte e coinvolgono 2226 persone. Nel 27% dei casi queste avevano utilizzato fatture false, nel 19% dei casi le avevano invece emesse mentre il 17% non avevano presentato la dichiarazione ed infine il 14% aveva occultato o distrutto la contabilità per evadere l’iva.

MARADONA TESTIMONIAL DEL FISCO IN ITALIA?

Tra i “classici” all’italiana ci sono società intestate a prestanome, falsi fallimenti, fatture false, ditte fantasma. Negli ultimi quattro mesi la Guardia di Finanza ha finalmente messo le mani sui giri più incredibili di evasione fiscale messi in piedi dai cittadini comuni, tralasciando però un aspetto importante; l’evasione fiscale è attiva a tutti i livelli e, come dimostra il passato, le cifre più importanti si scoprono facendo i conti in tasta ai VIP italiani. Il sistema favorisce l’evasione sopratutto sui grandi capitali ed è li che la Guardia di Finanza dovrebbe agire prima di tutto, cominciando a setacciare le grandi aziende italiane ma anche i VIP della televisione e dello sport.

MARADONA DRIBBLA IL FISCO ITALIANO?

Se questo è il ritmo che la Guardia di Finanza riesce a mantenere, allora non sarà impossibile assistere tra pochi mesi ad una revisione della stretta fiscale sui cittadini, oppressi da tasse ed imposte che servono anche a sanare i danni arrecati dai “furbetti”.