Sedici giorni esatti dividono i contribuenti italiani dall’invio del modello 770 relativo allo scorso anno e da considerarsi quindi come “tardivo”: c’è tempo, infatti, fino al prossimo 21 novembre per provvedere a tale adempimento fiscale, visto che sono stati fissati dei termini anche per i sostituti di imposta ritardatari. L’alternativa a questo invio è quella che riguarda la sostituzione di un modello che è già stato trasmesso, a causa di omissioni o errori al momento della compilazione. Come ha opportunamente specificato il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, si possono scongiurare sanzioni e violazioni gravi inviando il modello in questione dopo novanta giorni dalla scadenza originariamente prevista, un ravvedimento che permette di evitare l’omessa dichiarazione.
Redazione
Bonus ristrutturazioni: i documenti da conservare
Ormai è noto a tutti il funzionamento del cosiddetto “bonus ristrutturazioni”, l’agevolazione fiscale che prevede una detrazione dell’Irpef pari al 36% per le spese sostenute in relazione alle riparazioni degli edifici: l’Agenzia delle Entrate ha ora completato ulteriormente il quadro, ricordando ai contribuenti coinvolti quali sono quei documenti di cui non si può fare a meno in questo ambito. L’obbligo della conservazione e della esibizione è fondamentale per quel che concerne gli eventuali controlli, dunque bisogna conservare con cura tutte le abilitazioni amministrative, la domanda che è stata compilata per l’accatastamento degli immobili non censiti e la ricevuta di pagamento dell’Ici, anche se vi sono anche altri documenti da ricordare.
Irpef, Ires e Irap 2011: decorsi i termini dell’acconto
Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) e Imposta sul Reddito delle Società (Ires): sono questi i tre tributi per i quali da appena due giorni sono decorsi i termini relativi al pagamento dell’acconto, un adempimento fiscale che si riferisce ovviamente al 2011. Quali caratteristiche bisogna tenere a mente in questo senso? Per quel che concerne l’Irpef, c’è da sottolineare come l’acconto in questione sia pari al 99%, mentre l’Ires prevede una percentuale superiore, quindi il 100%. I soggetti interessati invece all’Irap devono far fronte alla misura del 99%, una percentuale che riguarda sia le persone fisiche che le società.
Piccola colonia: l’Inps introduce il canale telematico
Sono tre giorni ormai che l’invio delle dichiarazioni di iscrizione, di modifica e di prosecuzione della piccola colonia oppure della cosiddetta compartecipazione familiare deve avvenire avvalendosi soltanto del canale telematico: la novità in questione si rivolge a diverse tipologie di soggetti, come le imprese, i consulenti finanziari e le associazioni di categoria, i quali hanno la possibilità di sfruttare questa modalità avvalendosi del sito web dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Iva: richiamo formale dell’Ue su due direttive
Un nuovo richiamo formale dell’Unione Europea ha visto come protagonista principale l’Italia: per quale motivo si è reso necessario l’intervento di Bruxelles nei confronti del nostro paese? La Commissione Europea ha invitato in maniera formale a conformarsi a quanto previsto dalla legislazione comunitaria in merito al sistema comune di imposta sul valore aggiunto e al contrasto dell’evasione fiscale collegata alle importazioni. In pratica, la richiesta esplicita è andata nella direzione dell’adozione e della comunicazione delle misure nazionali che hanno come obiettivo questi due argomenti. Sono due anche i riferimenti che valgono dal punto di vista normativo.
Critiche alla Siae per la tassa sui trailer
È già stata ribattezzata come “tassa sui trailer”: ha suscitato un mare di polemiche l’indiscrezione in merito alla presunta tassazione che sarebbe stata imposta dalla Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori), un tributo che verrebbe applicato proprio ai trailer che i siti e i portali del nostro paese sono soliti pubblicare. La tassa rimarrebbe valida anche nel caso di un trailer relativo a un sito web non italiano. Tutto nasce dall’intesa posta in essere dalla stessa società con l’Associazione Generale Italiana Spettacolo (meglio nota come Agis), un accordo che ha come obiettivo principale quello di tutelare gli stessi trailer, ma anche le colonne sonore e tutto ciò che di registrato e tutelato venisse pubblicato. Nel dettaglio, si parla già di un versamento pari a 450 euro, un importo che beneficerebbe di una cadenza trimestrale, il che vuol dire che ogni anno i gestori dei siti sarebbero costretti a pagare ben 1.800 euro, un totale non certo indifferente.
Inps: chiarimenti sui congedi per maternità e paternità
I benefici e i vari congedi che sono concessi ai dipendenti in caso di maternità e paternità sono tra i più importanti di quelli che concede l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: non è quindi un caso se lo stesso ente ha deciso di rendere pubblici alcuni chiarimenti a tal proposito. Che cosa c’è da dire in questo senso. La circolare 139 di due giorni fa ha preso come punto di riferimento il recente Decreto legislativo del 18 luglio scorso, il quale ha avuto come obiettivo principale proprio quello di portare un po’ d’ordine in questa materia. Nello specifico, i casi che sono contemplati sono soprattutto quelli relativi al congedo di maternità in caso di una interruzione di gravidanza posteriore ai 180 giorni e al decesso del figlio al momento della nascita o nei congedi successivi al parto.
Cassazione: imposte valide anche per i mutui senza interesse
L’intervento della Corte di Cassazione rappresenta sempre un momento essenziale per la materia tributaria: questo stesso discorso, quindi, vale anche per le relative tasse immobiliari. Secondo i giudici di Piazza Cavour, infatti, le imposte di registro, quella catastale e quella ipotecaria devono essere applicate in maniera piena anche nel caso di un contratto di mutuo privo di interesse, con la sola garanzia dell’ipoteca e posti in essere con la Provincia Autonoma di Bolzano per quel che concerne l’acquisto di una determinata abitazione. La pronuncia risale alla scorsa estate, più precisamente al mese di giugno, ma si riferisce a una questione sempre molto attuale, se non altro perché anche la nostra amministrazione finanziaria aveva deciso allo stesso modo in precedenza.
Irpef: le detrazioni per i familiari a carico
I familiari a carico sono uno degli elementi che il contribuente deve tenere in maggiore considerazione quando si tratta di dichiarare i propri redditi; in effetti, sono previste delle specifiche detrazioni in tal senso, come previsto sin dal 2007 con la Legge Finanziaria di quell’anno. Quali aspetti vanno ricordati principalmente? Anzitutto, bisogna capire chi sono questi familiari a carico dal punto di vista tributario: l’elenco comprende il coniuge (non bisogna essere separati, né dal punto di vista legale né da quello effettivo), i figli (anche quelli riconosciuti, quelli affidati e quelli adottivi) e gli altri familiari (vi deve essere un legame di parentela dunque), a patto che siano conviventi con il soggetto dichiarante.
Iva al 21%: come evitare errori e sanzioni
La nuova aliquota dell’Iva (21%) ha debuttato ormai da un mese: quali disposizioni e accorgimenti bisogna ricordare per non incorrere negli errori più comuni e, di conseguenza, pagare sanzioni piuttosto salate? Secondo quanto stabilito dalla nostra amministrazione finanziaria due settimane fa, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali. Ad esempio, la correzione delle fatture che sono state poste in essere a partire dallo scorso 17 settembre con l’aliquota del 20% avrà un termine più lungo, in modo da consentire a una platea più ampia possibile di non pagare le relative multe. Nello specifico, le scadenze fiscali che vanno tenute bene a mente sono il 27 dicembre 2011 e il 16 marzo 2012, le quali si riferiscono, rispettivamente, all’acconto dell’imposta in questione e alla sua liquidazione annuale.
Iva e operazioni rilevanti: chiarimenti su clienti e fornitori
Si attendevano da tempo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in merito alle operazioni Iva di importo superiore ai tremila euro: i quesiti in questione si riferivano infatti al cosiddetto spesometro, lo strumento su cui molti operatori professionali e associazioni del settore avevano nutrito qualche dubbio. In particolare, si potrà fare affidamento sul software completamente gratuito, il quale è fondamentale per la compilazione di questa stessa lista; inoltre, non bisogna dimenticare che la scadenza fiscale in questione ha già subito un rinvio al prossimo 31 dicembre, mentre inizialmente si era pensato di fissare la data al 31 ottobre.
A che punto è il regolamento sulla tassa di soggiorno?
Da quando nel nostro paese si è cominciato a parlare di tassa di soggiorno, questa imposta è divenuta sinonimo di confusione e polemica: l’ultima in ordine temporale riguarda l’attuazione del regolamento nazionale, un testo molto atteso dalle parti chiamate in causa, in modo da capire l’applicazione reale e preciso di un tributo che è ancora piuttosto ambiguo. La Federturismo Confindustria, in particolare, ha dichiarato in questi giorni di essere ancora in attesa del regolamento in questione. Secondo quanto affermato dal numero uno della federazione, Renzo Iorio, il governo è pronto a esaminare il testo a cui si sta facendo riferimento, ma c’è il timore che l’approvazione delle regole relative all’imposta vada per le lunghe.
Rientro dei “cervelli”: ancora sei giorni per presentare la domanda
Sei giorni esatti: i cosiddetti “cervelli” che sono rientrati nel nostro paese devono infatti prestare la massima attenzione alla data del prossimo 29 ottobre, una scadenza fiscale che è stata istituita dalla nostra amministrazione finanziaria proprio per tali soggetti. Di cosa si tratta esattamente? Tutti quei lavoratori dipendenti che possono vantare una assunzione entro lo scorso 29 luglio sono interessati; inoltre, questi stessi contribuenti devono dimostrare il possesso di quei requisiti che sono previsti espressamente dalla Legge 238 del 2010 (“Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia”). Che cosa si chiede ad essi?
Uniemens: si avvicina la scadenza del 31 ottobre
La fine di questo mese di ottobre si avvicina in maniera molto rapida e con essa è sempre più prossima anche una scadenza fiscale che riguarda da vicino i sostituti d’imposta: si tratta della data del prossimo 31 ottobre, entro la quale i datori di lavori e i cosiddetti consulenti “intermediari” (attivi soprattutto in ambito assicurativo e previdenziale) è necessario presentare il flusso Uniemens individuale. Quest’ultimo va comunicato esclusivamente attraverso la modalità elettronica, avendo cura di aggregare in maniera corretta tutte le informazioni e tutti i dati che si riferiscono alla contribuzione del mese di settembre, quindi quello precedente a quello attuale.