Regno Unito: applicata tassa sui ricchi in vista delle elezioni

 Si avvicinano sempre di più le elezioni politiche che vedranno coinvolta la Gran Bretagna: il prossimo 6 maggio, infatti, vi sarà questo atteso appuntamento, il quale ha dei risvolti fondamentali, soprattutto dal punto di vista economico e fiscale. Sul versante economico, c’è da dire che è stata rimandata di qualche giorno la riunione del Comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra, prevista proprio in concomitanza con la tornata elettorale. Ovviamente, le questioni finanziarie decideranno questo voto: l’intera nazione sta tentando una faticosa risalita dai bassifondi della crisi, dunque non ci si dovrà stupire nel caso di annunci roboanti riguardanti questo ambito. Nel frattempo, già si comincia a parlare dell’ultima novità tributaria che riguarda l’Inghilterra; in effetti, a un mese dalle elezioni, il governo di Londra ha provveduto a introdurre una nuova imposta. La tassa appena entrata in vigore si riferisce sostanzialmente ai redditi di quei soggetti che ogni anno riescono a guadagnare somme superiori alle 150.000 sterline.

 

Russia: la Duma approva la riforma sul transfer pricing

 Sono ormai quasi due mesi che la Duma, camera bassa dell’Assemblea federale della Russia, ha posto il suo voto favorevole alla legge di riforma relativa al cosiddetto transfer pricing: sono previste, al momento attuale, altre due letture di questo tipo, ma il processo avviato è molto importante dal punto di vista fiscale per la vasta nazione europea. Tra le novità più rilevanti in questo senso possiamo citare, senza dubbio, l’estensione del requisito soggettivo: in effetti, sono ora considerate parti correlate al trasferimento di prezzi, oltre alle persone giuridiche e fisiche che partecipano per una quota superiore al 20%, anche le imprese con le società partecipate oltre il 50%, il soggetto che ha fondato un trust all’estero con i beneficiari e le varie entità gestite e le società dove l’amministrazione viene diretta da una stessa persona fisica. Per quel che riguarda, invece, le società che avranno aderito al consolidato russo, vi sarà l’esclusione dall’applicazione di questo specifico regime tributario.

 

Piano urbanistico particolareggiato: meno tasse per chi vende immobili

 I soggetti che provvedono a cedere immobili che fanno parte di piani urbanistici più particolareggiati avranno d’ora in poi un importante sostegno offerto dalle Commissioni tributarie: in effetti, in tale ipotesi, i contribuenti in questione potranno pagare meno tasse, così come è stato stabilito da una sentenza della Ctp di Perugia, la quale ha riconosciuto, di fatto, il rimborso delle imposte pagate in eccesso rispetto a quanto era previsto nel caso dei benefici tributari posti in essere dalla legge Finanziaria del 2008. Quest’ultimo testo normativo aveva previsto delle specifiche riduzioni fiscali per quel che riguarda le imposte di registro e quelle ipocatastali in relazione al trasferimento di immobili compresi in piani più particolareggiati, appunto.

 

Tessile: è online il modello per la richiesta del bonus fiscale

 Ci sono novità fondamentali per quel che riguarda il settore tessile e il suo relativo trattamento fiscale: in effetti, il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare l’apposito modello di comunicazione che dovrà essere utilizzato, seguendo con attenzione tutte le istruzioni del caso, per inviare in via telematica i vari dati che si riferiscono agli investimenti industriali, in modo da mettere in luce se una determinata compagnia ha diritto o meno di usufruire dell’agevolazione tributaria, vale a dire la detassazione dal reddito d’impresa. Tra l’altro, si tratta di un modello nuovissimo, visto che è stato approvato proprio ieri dal direttore della stessa amministrazione finanziaria. Il decreto di riferimento, in questo caso, è il Dl 40 del 2010 (“Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate”): in base a questo specifico testo normativo, il bonus in questione può essere ottenuto da quelle che imprese che hanno svolto le attività indicate nella tabella Ateco del 2007 riguardo gli investimenti nel settore tessile, relativamente al periodo d’imposta che scade il prossimo 31 dicembre.

 

Le card per trasporti e musei scontano l’Iva ordinaria

 La risoluzione 27/E dell’Agenzia delle Entrate è entrata nel merito dell’applicabilità dell’Imposta sul Valore Aggiunto in relazione alla cessione di beni e alla prestazione di servizi offerti dagli enti locali: in particolare, l’amministrazione finanziaria ha chiarito molti aspetti di queste complesse operazioni, quando, ad esempio, un determinato comune italiano promuove la vendita di card per il libero accesso a musei, mostre e trasporti, con tutte le conseguenze derivanti dalla soggettività passiva dell’Iva. Il documento delle Entrate si riferisce, nello specifico, a due di queste card, vale a dire la Museum e la Tourist; in base a tale progetto, infatti, una società per azioni offriva la propria consulenza, stipulando le varie convenzioni con musei e società di trasporto e versando, inoltre, per conto dello stesso comune, le somme di competenza dei rivenditori. Secondo l’Agenzia, occorre porre attenzione soprattutto sulla commercialità di queste attività, un fattore che le fa rientrare nel campo di applicazione dell’imposta.

 

Equitalia: semplificazione fiscale con la password unica

 Equitalia, la nota società di riscossione tributaria, prosegue diritta lungo la strada della semplificazione fiscale, grazie ad innovativi servizi dedicati appositamente agli enti: l’ultima novità riguarda il mondo del web e, più precisamente, una password unica che sia in grado di mettere in collegamento tutti gli enti locali (province, comuni e regioni), ma anche i consorzi e i vari ordini professionali, in modo di risparmiare un’enorme mole di tempo in relazione all’accesso ai servizi, oltre ad alzare la sicurezza di internet. Dunque, l’accesso online potrà avvenire in maniera più agevole, grazie anche a un supporto gratuito per quel che riguarda la cosiddetta riscossione a mezzo ruolo (ad esempio i provvedimenti). Come si procederà in questo senso? In pratica, sarà sufficiente accedere all’area riservata del sito internet della stessa Equitalia e, tramite un’operazione unica, l’ente che è interessato dai servizi sarà in grado di monitorare costantemente le riscossioni, o anche sottoporre a emissione gli sgravi e le sospensioni dei diversi ruoli che sono coinvolti.

 

Tonnage Tax: l’Ue approva la proposta di Cipro

 C’è dunque il via libera da parte dell’Unione Europea all’introduzione della cosiddetta tonnage tax all’interno dell’ordinamento di Cipro: Bruxelles ha infatti ritenuto che la proposta avanzata in proposito dal governo di Nicosia può diventare proficua per quel che riguarda il potenziamento della competitività della flotta della piccola isola, senza che vi siano ostacoli in questo senso alla concorrenza. In base a questa imposta, le compagnie marittime possono decidere di sottoporre a tassazione le attività che vengono svolte in relazione alla stazza della flotta, senza fare invece riferimento ad altri elementi, come ad esempio gli utili effettivi. I calcoli di Cipro parlano di un costo annuale della misura vicino agli 1,5 miliardi di euro; tra l’altro, la Commissione Europea ha fissato anche la data entro la quale rimarrà in vigore la tonnage tax, vale a dire il 31 dicembre del 2019, dunque un arco di tempo abbastanza ampio per consentire alla nazione europea di sostenere la propria caratterizzazione marittima.

 

Albo artigiani: niente bollo per la Comunicazione Unica

 La risoluzione 24/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha chiarito alcuni aspetti fiscali relativi al mondo dell’artigianato: in particolare, sono state messe in luce le modalità di applicazione del bollo sulla cosiddetta Comunicazione Unica. Il modello tributario ComUnica, infatti, prevede il bollo solamente in relazione alla presentazione al registro delle imprese, mentre tale operazione non deve essere effettuata sulle pratiche successive, vale a dire quelle che sono volte all’ottenimento dell’iscrizione all’albo degli artigiani. La pubblicazione del documento già citato in precedenza si è resa necessaria a seguito di uno specifico interpello della Regione Marche. Le conclusioni della risoluzione fiscale sono la diretta conseguenza della lettura del Dpr 642 del 1972, in base al quale l’imposta viene scontata dalle domande, dagli atti e dalle denunce che vengono presentate in via telematica o tramite il supporto informatico. Tra l’altro, altre importanti precisazioni in merito si possono rinvenire nella norma istitutiva della Comunicazione Unica: in effetti, l’articolo 9 prevede che l’imposta di bollo venga fissata in 17,50 euro per quel che concerne le ditte individuali rispetto ai precedenti 42 euro. Dunque, occorre fare dei chiarimenti precisi.

 

Decreto Incentivi: le principali novità fiscali del testo

 Come è ben noto a tutti, ormai, il Decreto legge 40 del 2010 (meglio noto come “Decreto incentivi”) è stato approvato dal governo e consentirà al Ministero dello Sviluppo Economico di avere delle precise linee guida per quel che riguarda la lotta alle frodi fiscali e la notifica degli atti ai cittadini non residenti: dunque, si tratta di un testo normativo che ha apportato numerose novità dal punto di vista tributario. Vediamo quali sono le più interessanti. Anzitutto, c’è la lotta all’evasione: quest’ultima verrà ulteriormente potenziata, prendendo anche spunto dalle normative comunitarie sulla fatturazione elettronica, costringendo pertanto i soggetti passivi Iva a comunicare alle Entrate, mediante la modalità telematica, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere con nazioni che fanno parte della cosiddetta “black list” dell’Ocse.

 

La Francia accantona la carbon tax e pensa all’imposta sui profitti

 Niente da fare per quel che riguarda l’introduzione della carbon tax in Francia: il paese transalpino ha infatti deciso di rinviare questa novità fiscale a una data futura, ancora da definire, a causa soprattutto dei tempi contabili che sta vivendo la nazione. Come sarebbe stata strutturata questa imposta? Il gettito sarebbe aumentato di ben quattro miliardi di euro, grazie, in particolare, al versamento di 17 euro per ogni emissione di tonnellata di anidride carbonica. I maggiori benefici sarebbero andati all’industria, visto che erano in previsione molte esenzioni volte ad agevolare i settori più inquinanti (ad esempio, l’agricoltura, le raffinerie e il settore aereo), mentre l’imposta avrebbe avuto un peso maggiore sulle famiglie francesi. Tra l’altro, la carbon tax è stata messa da parte anche per studiare in maniera più approfondita l’introduzione di una tassa simile; per il momento, a livello di Unione Europea, sono solamente quattro le nazioni che hanno messo a punto una misura di questo tipo, vale a dire la Finlandia, la Danimarca, l’Irlanda e la Svezia, ma più che di carbon tax si tratta di una tassazione che vuole espressamente salvaguardare l’ambiente.

 

California: sgravi fiscali per la produzione di tecnologia verde

 È una firma dagli importanti risvolti fiscali quella del governatore della California, Arnold Schwarzenegger, alla legge approvata ieri dallo stato americano; in effetti, in base a tale testo normativo, verranno introdotte nuove esenzioni fiscali, appositamente ideate per quelle compagnie che provvederanno ad acquistare energia rinnovabile o altra tecnologia “pulita” nell’ambito dei loro programmi di produzione. Si tratta di una misura fondamentale e che fa parte di una serie di proposte del governatore di origine austriaca, il quale è fortemente intenzionato a creare oltre 100.000 nuovi posti di lavoro, grazie proprio a queste tecnologie. I crediti tributari in questione, secondo le parole dello stesso Schwarzenegger, saranno in grado di espandere l’industria a tecnologia verde della California e di dare spazio a nuovi impieghi e imprese a basso impatto ambientale; partendo dalle energie rinnovabili, si tenta dunque di risollevare le sorti dell’intera economia federale.

 

Red/Est 2010: pronta la modulistica per la spedizione

 Attraverso la campagna denominata Red/Est 2010 (la sigla sta a indicare i redditi esteri), l’Inps si è impegnata a inviare ai pensionati che risiedono in stati esteri tutta la modulistica da compilare per le relative dichiarazioni dei loro redditi: in questo caso, la verifica dovrà appurare i diritti alle prestazioni aggiuntive, le eventuali maggiorazioni sociali e i trattamenti di famiglia. I documenti fiscali in questione si riferiscono ai redditi del 2009 e dovranno essere presentati entro il prossimo 30 giugno ai vari Consolati d’Italia o anche ai patronati, i quali, poi, a loro volta, li spediranno all’ente previdenziale. La maggiorazione sociale, in particolare, è stata prevista dalla legge 448 del 2001, in caso di presenza di determinati requisiti di reddito e anagrafici. Un altro importante intervento normativo in questa direzione è stato quello apportato dalla Finanziaria dell’anno successivo, quando è stato precisato che, per i pensionati che si trovano all’estero, l’incremento della maggiorazione deve consentire di ottenere un reddito proprio che garantisca un potere d’acquisto simile a quello relativo all’Italia.

 

Unico 2010: online le bozze dei modelli degli studi di settore

 L’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare sul proprio sito internet i 206 modelli relativi alla comunicazione dei dati utili per l’applicazione degli studi di settore: per essere più precisi, tali bozze, parte integrante di Unico 2010, sono composte dai 137 modelli degli studi di settore che fanno riferimento al periodo d’imposta 2009 e dai restanti 69 modelli che sono ancora in attesa di una pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale, dopo l’approvazione avvenuta con i decreti del ministero dell’Economia. C’è da dire, in questo senso, che gli studi presenteranno numerose novità quest’anno. Anzitutto, sono state apportate delle importanti modifiche ai quadri A (informazioni sul personale addetto all’attività) e F (elementi contabili): le innovazioni riguardano principalmente le informazioni sui soci amministratori delle società, mentre nel quadro F dei già citati 137 modelli in bozza, verrà mantenuta la sezione sugli “ulteriori elementi contabili”, sezione appositamente creata per indicare tali dati.

 

Ocse: Bahamas promosse per gli standard fiscali

 Le Bahamas sono conosciute in maniera diffusa soprattutto come rinomato centro turistico, con le sue isole che attirano ogni anno un flusso enorme di persone da tutto il mondo: ma lo stato insulare nordamericano è anche uno dei principali paradisi fiscali a livello internazionale e sede di svariate società offshore, una reputazione che è stata conseguita grazie, in particolare, al relativo benessere economico che si vive in questo territorio (il prodotto interno lordo, ad esempio, è il più alto dell’intera regione). Ma da un po’ di tempo le cose stanno cambiando, in questo senso, e i passi in avanti per uscire dalla famigerata lista stilata dall’Ocse in relazione proprio ai paradisi fiscali sono stati moltissimi: proprio pochissimi giorni fa, le Bahamas hanno ottenuto un importante traguardo, visto che è stata perfezionata l’uscita dall’elenco di nazioni che la stessa organizzazione parigina non considerava pronte ad implementare in maniera significativa gli standard fiscali, figurando, in tal modo, nella lista dei paesi virtuosi.