Quando si parla di Ryanair si pensa immediatamente alla compagnia aerea low cost per eccellenza: eppure, secondo alcuni questa bella favola sarebbe giunta al suo termine, se non altro per le nuove iniziative intraprese dal vettore irlandese. In effetti, nono sono soltanto previsti dei rincari importanti per quel che concerne le tariffe delle tratte, ma è stato annunciato il lancio imminente di due nuove tasse di cui dovranno farsi carico i passeggeri. Non è ancora dato sapere che tipo di imposizione tributaria verrà applicata, ma qualche indiscrezione sta già trapelando in tal senso. Quella che viene definita come “trovata fiscale” dovrebbe seguire molto da vicino il debutto della tassa di due euro relativa a una settimana fa, un tributo che è volto, in particolare, a finanziare i prezzi che vengono sostenuti per le cancellazioni o i ritardi dei voli.
Redazione
Lussemburgo: l’Ue indaga sulle agevolazioni fiscali
I sospetti fiscali della Corte europea di Giustizia sono andati nella direzione del Granducato del Lussemburgo: lo stato nordeuropeo, uno dei sei firmatari del Trattato di Roma del 1957, presenta attualmente un ordinamento tributario di favore, con abbuoni di imposta in relazione agli investimenti posti in essere dal punto di vista materiale nel territorio che offre in concessione la stessa agevolazione. Strasburgo sta indagando nel dettaglio su un caso che ha visto coinvolta una società navale con sede a Lussemburgo e soggetta a questa specifica imposizione per quel che concerne delle imbarcazioni usate per la navigazione su fiume. In questo caso, comunque, il Fisco nazionale aveva respinto la richiesta di sgravio fiscale proprio alla luce di quanto disposto dal punto di vista normativo.
Contribuenti.it: tutto pronto per il Fisco Tour 2011
“Fisco Tour 2011” sarà uno degli eventi più interessanti dal punto di vista tributario per quest’anno: si tratta delle kermesse che verrà organizzata dall’Associazione dei Contribuenti Italiani e che prenderà il via proprio nel corso della giornata di domani da Napoli. Di cosa si tratta esattamente? Si partirà con l’iniziativa “Fisco Porte Aperte”, la quale è volta soprattutto a fornire un’adeguata assistenza e informazione fiscale del tutto gratuita a coloro che vogliono saperne di più in merito alle pratiche più diffuse sul nostro territorio. Il tour in questione andrà a riguardare gran parte delle città italiane, con la possibilità di beneficiare dei servizi normalmente messi a punto dal cosiddetto “Sportello del Contribuente”; inoltre, le varie materie collegabili a tasse e imposte saranno approfondite nel dettaglio.
Contribuenti minimi: le regole in vigore nel 2011
Il regime dei contribuenti minimi è ormai noto nella sua conformazione e nelle caratteristiche, ma anche per il 2011 la nostra amministrazione finanziaria ha deciso di precisare tutti gli elementi: in questa particolare categoria rientrano tutti coloro che lo scorso anno sono riusciti a conseguire determinati obiettivi dal punto di vista lavorativo e tributario. Quali fattori devono sussistere? Anzitutto, i contribuenti minimi devono aver ottenuto dei ricavi e dei compensi che non oltrepassino il limite reddituale dei trentamila euro; inoltre, elemento non meno importante, non devono essere state effettuate delle vendite all’esportazione. Ma il lungo elenco non si limita soltanto a questo: in effetti, non devono essere state poste in essere delle spese per i lavoratori dipendenti e per quelli a progetto.
Farmaci omeopatici: ecco come attuare la deduzione fiscale
Una delle citazioni più celebri sull’omeopatia mette in luce come i professionisti di questa particolare medicina siano gli “umoristi della professione medica”: in realtà, però, le spese mediche di questo tipo assumono un’importanza fondamentale soprattutto quando si tratta di affrontare la relativa disciplina fiscale. In effetti, in questo caso è possibile attuare una detrazione pari al 19% del totale, una volta dedotti i 129,11 euro della franchigia. Tutte queste somme, poi, devono essere necessariamente indicate nel modello 730 di quest’anno, più precisamente all’interno del rigo RP1. Come è ormai noto, i farmaci omeopatici vengono identificati come quelli alternativi alla medicina tradizionale: la detrazione tributaria va a riguardare anche le abbreviazioni della confezione del farmaco stesso, ma bisogna sempre ricordare che lo scontrino fiscale in questione deve chiarire qual è la natura del bene, oltre alle sue qualità e quantità, senza dimenticare il codice fiscale del beneficiario.
Entrate: precisazioni sul reverse charge relativo ai cellulari
La giornata odierna assume una rilevanza fondamentale per quel che concerne la cosiddetta inversione contabile, o “reverse charge”: da oggi, infatti, tale applicazione fiscale va a riguardare da vicino anche la cessione di dispositivi a circuito integrato. In effetti, quando il cellulare viene ceduto e questa cessione è accessoria alla fornitura di traffico, allora non si applica l’inversione, altrimenti quest’ultima rimane valida nell’ipotesi di server destinati alle aziende. Tutte queste precisazioni possono essere facilmente rinvenute nella risoluzione 36/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare ieri, un documento che si è reso necessario alla luce di una consulenza giuridica richiesta da un’associazione in tal senso. Quindi, occorre demarcare in maniera precisa la distinzione tra telefoni cellulari e dispositivi a circuito integrato.
ComUnica festeggia un anno di vita con ottimi risultati
Il primo “compleanno” rappresenta sempre un appuntamento importante: i festeggiamenti in questione riguardano Comunicazione Unica, la procedura elettronica messa a disposizione esattamente un anno fa (per la precisione il 1° aprile scorso) nel nostro paese, al fine di comunicare le modifiche aziendali che hanno coinvolto le imprese; si tratta di un’operazione piuttosto semplice, visto che il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio può in questo modo trasmettere i dati di propria spettanza, attribuendo al contempo la partita Iva, il codice fiscale e l’iscrizione previdenziale. Quali vantaggi comporta un sistema telematico di questo tipo? Anzitutto, bisogna precisare che i principali benefici sono quelli che vengono conseguiti dalle imprese e dai professionisti coinvolti a vario titolo, dato che le operazioni possono essere svolte in modo diretto da un ufficio, tagliando in maniera consistente i costi e le difficoltà che spesso sono insite in simili procedure.
Zone di confine, pronti i modelli Cdc e 69 in versione bilingue
Le zone di confine del nostro paese, in particolare quelle a diretto contatto con l’Austria e la Slovenia, si trovano spesso ad affrontare problemi non indifferenti di comprensione linguistica: questo ostacolo diventa ancora di più insormontabile quando si tratta di parlare di dichiarazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate ha quindi deciso di aggiornare le versioni in tedesco e in sloveno dei modelli Cdc e 69, alla luce delle ultime disposizioni normative che sono intervenute nel settore. Che funzionalità hanno questi modelli? Il Cdc viene sfruttato per comunicare i dati catastali relativi alla cessione o alla proroga dei contratti posti in essere alla data del 1° luglio del 2010; il modello 69, invece, è stato ideato per venire incontro a chi deve richiedere la registrazione dei contratti di locazione e affitto. Dunque, si tratta di due adempimenti che riguardano da vicino il comparto immobiliare.
California: il governatore Brown punta al referendum fiscale
Jerry Brown, governatore dello stato della California, ha un pensiero fisso nella sua mente, quello di dar vita a un referendum fiscale da 9,3 miliardi di dollari: l’intenzione è quella di assestare il deficit di bilancio del vasto stato federale, in modo da anticipare la tornata elettorale che si terrà a giugno. Brown sta dunque cercando di ottenere il sostegno dei Repubblicani per quel che concerne alcuni aumenti relativi alle imposte sul reddito e alla cosiddetta “vehicle tax”. Mantenere due tributi di questo tipo potrebbe infatti significare un bilancio più solido e meno tagli a servizi come l’istruzione e la pubblica sicurezza. Il “Partito dell’Elefante” vorrebbe anche adottare misure per smantellare l’attuale sistema pubblico di pensioni, il quale garantisce livelli di beneficio senza far alcuna distinzione per quel che riguarda i rendimenti, puntando invece su un piano più tradizionale.
Alberghi: l’Iva è dovuta nel paese del committente
Anche quando si tratta di parlare di camere d’albergo ha senso introdurre la disciplina relativa all’Imposta sul Valore Aggiunto: più in particolare, nell’ipotesi di prestazioni di intermediazione, allora l’Iva è dovuta nella nazione del committente, ma solo se quest’ultimo è anche un soggetto passivo dal punto di vista tributario. Cosa succede invece se lo stesso soggetto è un privato? L’imposta in questione è sempre dovuta, ma nel paese in cui viene posto in essere il servizio alberghiero, vale a dire nel posto in cui è ubicato con esattezza l’immobile coinvolto. Inoltre, i pasti e le bevande dell’albergo vengono a essere fornite, ma non come normale prestazione di ristorazione o di catering, se al contempo non si presenta anche un supporto per quel che concerne il consumo da effettuare in maniera immediata. Tutte queste disposizioni possono essere facilmente estrapolate da uno specifico testo normativo, il Regolamento 282 di quest’anno del Consiglio dell’Unione Europea.
Contribuenti.it: l’Italia si segnala per la lentezza dei rimborsi
Lo Stato italiano non può certo essere catalogato come un buon pagatore in questo preciso momento storico: anzi, i versamenti fiscali, ma non solo, vengono effettuati in costante ritardo da parte delle nostre amministrazioni finanziarie. In effetti, secondo quanto rilevato da un’indagine di Krls Network of Business Ethics per contro di Contribuenti.it, il tempo necessario per il rimborso di tasse e imposte è addirittura superiore ai quattordici anni (14,1 per la precisione), di gran lunga superiore alla media che viene invece registrata nel Vecchio Continente (dodici mesi). La classifica in questione non fa certo onore al nostro paese, il quale occupa la prima posizione dei paesi più lenti per quel che concerne i rimborsi tributari appunto; seguono a ruota altre nazioni, tra cui possiamo elencare la Turchia (4,2 anni), la Grecia (3,8 anni) e la Spagna (2,3 anni), mentre stati importanti come la Francia, l’Inghilterra e la Germania sono senz’altro più virtuosi, visto che sono in grado di pagare gli indennizzi, rispettivamente, in 1,6, 1,2 e 0,8 anni.
La Finlandia applicherà il reverse charge all’edilizia
L’inversione contabile, meglio conosciuta con il termine anglosassone “reverse charge”, è un particolare meccanismo che prevede una specifica eliminazione della detrazione fiscale dell’Iva sugli acquisti: l’imposta non viene dunque applicata nel momento in cui il cliente viene a qualificarsi come professionista o imprenditore nei confronti dei fornitori. Nell’ipotesi, poi, di una qualifica come consumatore finale, la detrazione viene ad essere esclusa allo stesso modo. Nel nostro paese questo strumento si addice perfettamente al settore dell’edilizia, ma l’Italia non è l’unica ad adottarlo; in effetti, anche la Finlandia sta provvedendo in tal senso, visto che i soggetti Iva della nazione scandinava sono tenuti ad emettere una sorta di autofattura, soprattutto quando si ha a che fare con i subappalti del comparto in questione.
Inventari: in caso di assenza scattano gli studi di settore
La sentenza di due giorni fa della Corte di Cassazione ha chiarito alcuni aspetti relativi all’applicazione degli studi di settore: in base a questa pronuncia, infatti, l’accertamento posto in essere mediante questi specifici strumenti tributari diventa automatico nel momento in cui una società non riesce a provare l’esistenza del libro degli inventari. Questo documento ricostruisce in maniera precisa tutto l’imponibile aziendale, anche attraverso delle presunzioni o con l’inversione dell’onere della prova a carico del contribuente che viene coinvolto. La precisazione si era resa necessaria alla luce di un ricorso della nostra amministrazione finanziaria, la quale voleva riconosciuto come valido un accertamento di questo tipo. Piazza Cavour ha preso spunto direttamente da un testo normativo, il Dpr 600 del 1973 (“Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”), visto che l’ufficio delle imposte ha la facoltà di ricavare il reddito d’impresa partendo dalle stime e dalle informazioni che sono state raccolte, decidendo se è opportuno o meno prescindere da quanto risulta dal bilancio e dalle scritture della contabilità.
Elusione fiscale: una questione di famiglia a Milano e Vicenza
L’elusione fiscale è un fenomeno di cui si parla meno diffusamente rispetto all’evasione, eppure anch’esso rappresenta una piaga da contrastare nella maniera più efficace possibile: come è noto, si tratta di una serie di tentativi di ridurre il carico tributario attraverso lo sfruttamento opportuno di agevolazioni, esenzioni e facilitazioni. Uno degli ultimi accertamenti posto in essere dalle direzioni provinciali di Milano e Vicenza della nostra amministrazione finanziaria ha consentito di portare alla luce proprio una vicenda di questo tipo. In effetti, quattro fratelli che risiedono nelle due province avevano posto in essere una operazione elusiva piuttosto complessa; al termine dei controlli di rito è stato possibile accertare il mancato versamento di ben quindici milioni di euro nelle casse statali, pagamento a cui i contribuenti coinvolti hanno provveduto immediatamente.