Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso la circolare numero 3/DF con cui chiarifica una volta per tutte gli aspetti dell’IMU, la nuova tassa che va’ a sostituire il vecchio ICI tolto dal precedente Governo.
Innanzitutto l’IMU si pagherà in tre o due rate; nel primo caso la prima e la seconda rata vanno corrisposte al 18 giugno ed al 17 settembre rispettivamente e ciascuna è pari ad 1/3 del valore totale dell’imposta, calcolato applicando l’aliquota di base e la detrazione. La terza rata è da versare il 17 dicembre e costituisce il saldo dell’anno in corso.
Nel caso invece si sceglierà il pagamento in due sole rate allora saranno rispettivamente da versare il 18 giugno ed il 17 dicembre, ed in entrambi i casi l’importo sarà pari al 50% del totale. calcolato come sopra.
L’argomento del momento è sicuramente l’evasione fiscale; dopo anni di completo silenzio si è finalmente fatta luce su una delle peggiori questioni italiane che probabilmente da sola ha causato l’affondo dell’economia ed ha gettato lo Stato nella posizione di rischio che conosciamo tutti.
Addio Equitalia e benvenuta Aequa Roma; questo è l’annuncio per il 2013 del sindaco di Roma Alemanno. Con la pressione fiscale alle stelle, quanto è corretto il lavoro di Equitalia? Molto poco, se consideriamo tutti gli aspetti. Non viene fatta alcuna distinzione nel regime attuale tra chi evade perchè vuole evadere le tasse facendosi beffa dello Stato Italiano, e chi invece ha famiglia a carico e deve arrivare a fine mese con un mercato del lavoro distrutto ed una pressione fiscale fuori controllo.
La lotta all’evasione comincia a dare i suoi frutti ed i numeri della Guardia di Finanza potrebbero finalmente scoraggiare i “furbetti” e rilanciare la lotta all’evasione. Per anni siamo stati abituati a far finta di nulla di fronte ad un problema che probabilmente ha causato quasi da solo la crisi di uno Stato, arrivato ad essere paragonato a Spagna e Grecia per via dei conti pubblici.
Oggi il commissario per la spending review Enrico Bondi ha incontrato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda e si iniziano ad intravedere le linee guida del provvedimento.