Maxievasione, la fabbrica in nero

Ma la Mastrotto Group é un’azienda che produce l’un per cento della produzione mondiale di pelle e dove le Fiamme Gialle hanno scoperto ben 800 dipendenti irregolari. Ma anche tutti gli altri numeri sono sconvolgenti: 106 milioni di euro evasi, 1,3 miliardi di redditi occultati, un milione e mezzo di versamenti Irpef di contributi Inps non pagati perchè appunto i lavoratori erano in nero, tonnellate di pellame vendute in nero, per un valore intorno ai 10 milioni, per un totale di Iva evasa per due milioni. Un’azienda che é finita nel mirino delle fiamme gialle e che dovrà pagare per questa irregolarità. Irregolarità che per alcuni sono quasi “naturali” o “necessarie”, per sopravvivere in un Paese dove la tassazione raggiunge livelli altissimi rispetto agli altri Paesi, quasi il 50%, un vero e proprio salasso.

Lavoro nero: la Cassazione specifica la sanzione delle Entrate

La sentenza che la Corte di Cassazione ha prodotto in merito a una specifica sanzione irrorata dall’Agenzia delle Entrate risale allo scorso 22 giugno, ma essa è stata depositata in Cancelleria soltanto tre settimane fa: il riferimento, in questo senso, va a una decisione della nostra amministrazione finanziaria per quel che riguarda il lavoro irregolare ed è stata resa possibile dall’applicazione del Decreto legge 12 del 2002 (“Disposizioni urgenti per il completamento delle operazioni di emersione di attività detenute all’estero e di lavoro irregolare”). In particolare, il testo normativo appena citato prevede espressamente che venga inflitta una pena pecuniaria compresa tra il 200% e il 400% del costo del lavoro, una somma che viene calcolata mediante i contratti collettivi nazionali.

Evasione imposte regionali: Toscana, metà delle tasse ai Comuni

Grosse novità sono state annunciate in materia di lotta e di contrasto all’evasione fiscale nella Regione Toscana. L’On. Riccardo Nencini, Assessore regionale al Bilancio, ha infatti reso noto che è stata siglata con l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, un’importante intesa che permetterà agli Enti locali aderenti di incassare il 50% delle imposte regionali che saranno recuperate. L’obiettivo è chiaramente quello di contrastare in maniera efficiente l’illegalità economica sul territorio, specie in quelle aree, a partire dal distretto di Prato, dove esiste un vero e proprio intreccio che, come messo in risalto dalla Guardia di Finanza, coinvolge le “economie etniche” con operatori economici del nostro Paese. L’Assessore Nencini ha inoltre colto l’occasione per sottolineare come questa novità in materia di lotta all’evasione fiscale permetterà di recuperare una quota parte di risorse che con la manovra finanziaria lo Stato centrale ha tagliato a scapito degli Enti locali e delle Regioni italiane.

Regolarizzazione badanti: oggi scadenza presentazione domande

Chi intende regolarizzare i lavoratori domestici clandestini deve affrettarsi e farlo oggi, non saranno infatti previste proroghe.

Quel che è fatto è fatto – afferma deciso il ministro dell’Interno, Roberto Maroni – non c’è alcuna possibilità di fare proroghe. Per quanto riguarda le stime, si tratta di stime fatte a casaccio, sbagliato basarsi su di esse per giudicare.

Continua riferendosi al flop annunciato dal centrosinistra, affermando che dal momento che erano attese 700mila richieste, pare ne siano arrivate 266mila.ù

Evasione fiscale Sardegna: finti circoli nel mirino delle Entrate

Anche nella Regione Sardegna, ed anche nel periodo estivo, continua l’azione di contrasto ai fenomeni di evasione fiscale sia da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sia da parte degli undici Uffici locali dell’Amministrazione Finanziaria. In particolare, per il periodo estivo gli ispettori stanno provvedendo ad effettuare controlli sui “finti circoli” e sui locali notturni, riscontrando molto spesso sia irregolarità, sia violazioni alla normativa fiscale vigente. Ad esempio, gli “007” dell’Agenzia delle Entrate, nell’effettuare un’ispezione notturna presso un locale, hanno riscontrato irregolarità nella gestione e nell’utilizzo dei cosiddetti “ingressi gratuiti su invito“, ma anche gravi violazioni per quanto riguarda il servizio di posteggio auto, gestito sia da persone che sono risultate lavorare totalmente in nero, sia con l’emissione di ricevute non aventi alcuna validità ai fini fiscali; addirittura, il personale in nero adibito alla gestione del posteggio aveva delle divise con il logo del locale e richiedeva prezzi per il posteggio dell’auto pari a ben 20 euro.

Fisco d’estate: ispettori all’opera sulle spiagge e nelle discoteche

Quest’anno per gli “evasori estivi” la stagione si fa sempre più “complicata”. E’ in corso già da qualche settimana, da parte degli ispettori del Fisco, una raffica di controlli su tutte le coste ed i litorali del nostro Paese al fine di accertare eventuali posizioni evasive da parte degli operatori economici che, in questo periodo, fanno buoni affari. Trattasi, nello specifico, degli stabilimenti balneari, ristoranti che operano nelle località turistiche e nelle città d’arte, ma anche società di noleggio, parcheggi e proprietari di beni di lusso a partire dalle barche. Nei giorni scorsi, ad esempio, è stata scovata nel Lazio una maxi-evasione, nel settore del noleggio con conducente, riguardante la cessione delle autorizzazioni senza effettuare alcuna dichiarazione al Fisco. Ma nel mirino delle Entrate ci sono anche i night club, le discoteche ed i “party estivi” spesso organizzati senza le necessarie autorizzazioni e senza alcuna dichiarazione degli introiti della serata al Fisco.

Regolarizzazione contributiva per le badanti

A breve sarà presentato al Parlamento un emendamento al decreto anticrisi per la ‘regolarizzazione selettiva’ di colf e badanti, allo scopo di far emergere il lavoro nero.

Per regolarizzare i propri badanti occorrerà denunciare la ‘sussistenza del rapporto di lavoro‘, versando un contributo forfettario che per ora e’ stato fissato in 500 euro. L’autodenuncia esclude le ‘sanzioni penali, civili e amministrative connesse al rapporto di lavoro irregolare’: viene quindi sanato il pregresso. Ogni famiglia potrà regolarizzare al massimo una colf e due badanti. Regolarizzare significa che occorrerà pagare, a favore del dipendente, i contributi previdenziali, ferie e Tfr e tutte le altre voci previste dai contratti di categoria, disponibili presso l’Inps.