Fisco spagnolo contro Eto’o

Arriva agli onori della cronaca l’ennesimo caso di evasione fiscale agli alti livelli. Questa volta è il turno dell’ex attaccante dell’Inter Eto’o, che durante il periodo compreso tra il 2006 ed il 2009 avrebbe evaso 3,5 milioni di euro di tasse sui diritti di immagine relativi al periodo.

Il famoso sportivo sarebbe nel mirino del fisco Spagnolo, visto che gli illeciti riguardano diritti di immagine corrisposti da Barcellona e Puma su due società di comodo, Bulte 2002 Empresarial e Tradesport and Marketing KFT.

Se l’accusa dovesse essere fondata allora il calciatore rischierà fino a 5 anni di carcere ed una multa che ammonta a sei volte tanto la cifra evasa.

La manovra porta le tasse in Italia al 45%

Un aumento della pressione fiscale pari al 45 per cento del Pil potrebbe portare a una riduzione del prodotto interno lordo, secondo il sillogismo meno denaro a disposizione-meno consumi-diminuzione della produzione, in una spirale vorticosa a cui si accompagnera’ la contrazione del ricavato delle imprese, valutabile a circa mezzo punto percentuale. Un dato significativo che e’ emerso dalle audizioni del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, di fronte alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

Con la manovra Monti le tasse per salvare l’Italia

Il nuovo esecutivo ha finalmente presentato in conferenza stampa tutte le novità contenute nella manovra anti-crisi. Il premier ha spiegato ai cronisti che questo potrebbe essere chiamato “decreto salva-Italia”, le cifre rispecchiano in toto le richieste della Commissione Europea, che nutre parecchie speranze sul nostro Paese. Meno di un mese fa, i governatori di Francia e Germania avevano sottolineato che se l’Italia avesse dichiarato default, per l’euro non ci sarebbero state più speranze. La sintesi? L’Italia é costretta a prendersi questa responsabilità e il nuovo premier, nella cosiddetta manovra “salva Italia” ha inserito una serie di provvedimenti per rimpinguare le magre casse dello Stato.

Tasse ecologiche per 41 miliardi, ma solo 1,1% va alla tutela ambiente

Gli italiani pagano ogni anno 41,29 miliardi di euro in tasse ecologiche ma solo l’1,1% di questa percentuale pagata dagli italiani viene speso per la protezione dell’ambiente (dati Cgia Associazione artigiani piccole medie imprese) di Mestre. L’associazione sottolinea che questa serie di tasse e imposte ambientali che grava sugli italiani è lunghissima e pesano soprattutto su energia, trasporti ed inquinamento. La Commissione europea inoltre sta lavorando per definire le regole di base per colpire i possessori di veicoli, come sempre il presupposto sarà quello che chi inquina pagherà di più.