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Svizzera, la riforma fiscale comprende anche le bevande

Le ultime riforme normative approntate dalla Svizzera riguardano molto da vicino alcuni rilevanti aspetti fiscali: il riferimento, infatti, va alle cosiddette bevande “spiritose” e all’alcool. In particolare, nel primo caso si provvederà a semplificare enormemente il sistema e i controlli tributari del relativo mercato, mentre la seconda novità si riferisce alla separazione degli interessi fiscali da quelli più prettamente sanitari. Cerchiamo ora di comprendere cosa vuole ottenere la nazione elvetica con questi due testi. I principali benefici che si potrebbero ricavare dalla nuova legge sull’alcool sono sostanzialmente una rinnovata efficacia della politica federale nel comparto in questione e un raggruppamento significativo delle relative disposizioni di tipo commerciale. Le politiche appena citate sono soprattutto quelle volte a tutelare i consumatori più giovani di bevande alcoliche, assoggettando il commercio a delle disposizioni che tengano conto degli effetti nocivi che sono compresi in questo caso.


In effetti, in base a quanto è trapelato dallo stesso governo svizzero, nel 2009 è stato registrato un calo importante del consumo medio di queste bevande, casualmente in concomitanza con i primi dieci anni dell’aliquota unitaria di tassazione. Questo vale per quel che concerne, come già ribadito, l’alcool: e il secondo testo normativo sulle bevande spiritose? In pratica, si è deciso di disciplinare in modo più rigido il consumo e la relativa tassazione dell’etanolo, liberalizzando in larga misura il segmento commerciale di riferimento. Inoltre, i monopoli di fabbricazione verranno soppressi, così come moltissime autorizzazioni in vigore fino ad oggi in relazione alla riscossione dell’imposta, riducendo, di conseguenza, gli oneri di tipo amministrativo.

Altri elementi che si possono citare e che inquadrano meglio la novità in questione, sono l’uso di strumenti innovativi (peraltro già sperimentati con successo in altri settori), in modo da istituire un apposito registro pubblico dell’alcool, così come è accaduto per la legge sull’imposizione della birra e per la legge sull’imposizione degli oli minerali, altri due monopoli fondamentali della Confederazione.