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Risoluzione delle Entrate su spese e ricavi non giustificati

La risoluzione 83/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a rendere pubblica nel corso della giornata odierna ha riguardato, in particolare, la nuova disciplina che coinvolge la base imponibile. Nello specifico, in queste situazioni è possibile estromettere da essa tutti quei redditi che derivano da una ipotetica cessione di beni e servizi, più precisamente quelli per cui è stata fornita un’ampia dimostrazione per quel che concerne la mancata acquisizione. Ovviamente, tutto questo si riferisce al momento in cui viene perfezionato l’accertamento vero e proprio.

Il documento reso noto dall’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha spiegato come la sanzione pecuniaria possa essere pagata al fine di eliminare tutti gli importi, sia quelli attivi che quelli passivi. Il testo normativo di riferimento in tal caso è il recente decreto numero 16 di quest’anno (“Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”). Volendo essere ancora più precisi, il secondo comma dell’articolo 8 prevede che chiunque utilizzi dei componenti negativi che non sono in alcun modo comprovabili ha la possibilità di escludere dalla formazione del reddito anche i ricavi, ma limitatamente all’importo effettivo che non è ammesso in deduzione. Quindi, si sono affrontate con maggiore efficacia e chiarezza le vendite di beni e servizi di dubbia veridicità.

Per completare il quadro in questione, è necessario ricordare quali sono i totali delle sanzioni dal punto di vista amministrativo: nel caso in cui si voglia riportare l’imponibile al netto di spesa e di ricavo in relazione all’operazione che non è riconosciuta, si va da un minimo di venticinque a un massimo cinquanta punti percentuali del componente negativo di reddito che è stato evidenziato all’interno della dichiarazione dei redditi. In aggiunta, non va dimenticato nemmeno il codice tributo di riferimento, vale a dire 9695, da sfruttare per mettere in evidenza il pagamento delle multe dovute attraverso il consueto modello F24.