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Le polemiche sulla tassa di soggiorno valdostana

Il Cpel valdostano (Consorzio Permanente degli Enti Locali) ha ricevuto ufficialmente la delibera relativa all’applicazione nel 2013 e negli anni successivi della tassa di soggiorno: anche nella regione settentrionale si fanno ora i conti con questa discussa imposta e le polemiche, come accade di consueto in questo caso, non mancano. La proposta è giunta sul tavolo del consorzio in questione, ma cosa è stato previsto nello specifico? Il documento dovrà essere valutato nel corso della giornata di domani dai sindaci della Valle d’Aosta, con il passaggio successivo che sarà rappresentato dal licenziamento da parte della giunta regionale.

Nel dettaglio, sono state disciplinate tutte le modalità di attuazione per quel che concerne il tributo, cercando di mantenere una certa uniformità a livello regionale: in aggiunta, la misura dell’imposta e le varie modalità della sua determinazione sono stati fissati in maniera vincolante per tutti i settantaquattro comuni che si trovano in questo territorio. La situazione non piace assolutamente agli albergatori locali. In effetti, questi ultimi avevano lanciato una loro proposta personale: nel dettaglio, si trattava di alcune esenzioni specifiche destinate a soggetti particolari, vale a dire i minori d’età, i disabili e anche i gruppi, ma di tutto questo non c’è traccia.

Come ha voluto sottolineare Silvana Perucca, numero uno dell’Adava (Associazione degli Albergatori Valle d’Aosta), si è scoperto con grande disappunto che nella delibera non esiste la proposta di lasciare ai sindaci la facoltà di stabilire le esenzioni da introdurre sul territorio. La richiesta dell’associazione, dunque, è molto chiara, ovvero l’assessorato e lo stesso Cpel devono tornare indietro sulle loro decisioni e consentire ai primi cittadini di esentare determinate persone. La tassa di soggiorno valdostana è stata introdotta in modo sperimentale nel periodo compreso tra giugno e agosto, tre mesi in cui le casse dei comuni sono state in grado di accogliere circa 551mila euro (la fase ufficiale comincerà a gennaio).