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Turismo: cancellazione tassa di soggiorno in Sardegna

Riteniamo che la tassa di soggiorno sia stata un grande successo là dove è stata applicata. Nel comune di Villasimius sono stati raccolti 500mila euro che sono andati per la gran parte a piccole cooperative locali che si occupano di pulizia delle spiagge, servizi ambientali o intrattenimento dei turisti. Insomma, è un’imposta che crea reddito.

Così difendeva la tassa di soggiorno Chicco Porcu, consigliere regionale del Partito democratico.

Roberto Capelli dell’Udc sin da subito a sfavore:

Siamo contrari a penalizzazioni del turismo, cancelleremo quelle tasse che sono state riproposte nelle finanziarie precedenti, così come speriamo nel prossimo futuro di cancellare diversi provvedimenti che non abbiamo condiviso nel corso della gestione precedente della Regione.

Un invito a cancellare la tassa di soggiorno anche da Giorgio Macciocu, presidente Federalberghi-Confturismo delle province di Sassari e Gallura:

Se questa gabella dovesse rimanere avrebbe effetti assolutamente negativi sul comparto turistico sardo, già penalizzato dagli elevati costi di trasporto sostenuti da chi viene in vacanza sull’isola. C’è poi la concorrenza sempre più agguerrita dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo quali Spagna, Grecia, Croazia e Nord Africa dove l’offerta si muove sui riferimenti tariffari del tipo low cost, che noi non siamo in grado di proporre a causa degli oneri sociali che incidono sulla gestione delle aziende turistico-ricettive

Gli ultimi due hanno avuto la meglio: l’assemblea regionale isolana ha anche abrogato l’imposta comunale facoltativa di soggiorno, prevista con la Finanziaria 2007 per il periodo da metà giugno al 15 settembre. Ma non solo, l’imposta sul possesso e la compravendita di immobili adibiti a seconde case, nel 2008 era stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale e sempre Chicco Porcu ne aveva chiesto il mantenimento. Scompare definitivamente dalla normativa della Regione Autonoma della Sardegna la cosiddetta ‘tassa sul lusso’ estiva sugli attracchi delle barche da diporto di grandi dimensioni e sullo scalo di aerei privati.

Inoltre il Consiglio regionale ha iniziato a votare i commi e gli emendamenti dell’art. 2 della Finanziaria. L’agenzia Sardegna Entrate riscuoterà i crediti di pertinenza della Regione, degli enti e delle agenzie mentre sarà la Giunta a definire le norme attuative.