Conai e Autogrill per una corretta gestione dei rifiuti

 Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi che persegue l’obiettivo di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea. Conai garantisce il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.

Autogrill e Conai hanno lanciato solo poche settimane fa “Destinazione Ambiente”, un progetto che invita il viaggiatore a fare la raccolta differenziata anche in autostrada, separando i rifiuti da destinare al recupero e al riciclo. Sono 200 milioni le persone che ogni anno sostano nelle aree Autogrill.

Niente fermo contabile per sospendere il rimborso Iva

 Nel caso venga presentata un’istanza di rimborso ai sensi del Dpr 633 del 1972, il Fisco non può avvalersi dell’istituto del “fermo contabile” (lo strumento amministrativo introdotto dal Regio decreto 2440 del 1923), visto che la disciplina relativa all’Iva impone alcune garanzie nei confronti dell’Erario per proteggerlo da eventuali indebiti rimborsi d’imposta. Questa disposizione è quanto si evince dall’ordinanza che la Cassazione ha provveduto a pubblicare lo scorso 1°luglio. La sentenza si riferisce a un ricorso presentato contro la sospensione del rimborso del credito Iva relativo al 2005; la Commissione tributaria ha accolto il ricorso esulla stessa linea di pensiero si è “schierata” anche la sentenza dei giudici di appello, motivando il tutto con la violazione dell’articolo 69 del Regio decreto. La Cassazione ha invece respinto lo stesso ricorso prendendo a riferimento il fatto che in tema di rimborsi, esistono specifiche garanzie nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, una condizione, dunque, che preclude il ricorso all’istituto del fermo amministrativo.

 

Evasione fiscale Sardegna: finti circoli nel mirino delle Entrate

 Anche nella Regione Sardegna, ed anche nel periodo estivo, continua l’azione di contrasto ai fenomeni di evasione fiscale sia da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sia da parte degli undici Uffici locali dell’Amministrazione Finanziaria. In particolare, per il periodo estivo gli ispettori stanno provvedendo ad effettuare controlli sui “finti circoli” e sui locali notturni, riscontrando molto spesso sia irregolarità, sia violazioni alla normativa fiscale vigente. Ad esempio, gli “007” dell’Agenzia delle Entrate, nell’effettuare un’ispezione notturna presso un locale, hanno riscontrato irregolarità nella gestione e nell’utilizzo dei cosiddetti “ingressi gratuiti su invito“, ma anche gravi violazioni per quanto riguarda il servizio di posteggio auto, gestito sia da persone che sono risultate lavorare totalmente in nero, sia con l’emissione di ricevute non aventi alcuna validità ai fini fiscali; addirittura, il personale in nero adibito alla gestione del posteggio aveva delle divise con il logo del locale e richiedeva prezzi per il posteggio dell’auto pari a ben 20 euro.

Irlanda: nuovi accordi per combattere le pratiche fiscali dannose

 La lotta che l’Irlanda ha posto in essere nei confronti delle pratiche fiscali nocive connesse ai fenomeni di evasione internazionale è davvero molto intensa; la strategia delle autorità del paese britannico è quella di prevenire tali fenomeni mediante l’utilizzo di strumenti normativi che siano in grado di svelare le pratiche fiscali in quei paesi che, a causa di un regime tributario particolarmente conveniente, sono i più “adatti” ad operazioni artificiose come quelle sopracitate. È indubbio che in questo momento la lotta ai paradisi fiscali sia giunta in una buona fase e continui ad attirare sempre più consensi. I mezzi usati finora si riferiscono soprattutto alla diplomazia e alla cooperazione internazionale. Gli ultimi trattati che l’Irlanda ha provveduto a firmare in questo senso consentiranno di ottenere maggiori informazioni, in particolare con riferimento alle indagini bancarie: il numero delle intese è ora giunto a otto, dopo la conclusione degli accordi con le Isole Cayman e Gibilterra (giugno 2009), Guernsey e Jersey (marzo 2009) e con le Isole di Man. La lotta riguarda anche i fenomeni di dividend washing e dividend stripping.

 

Come regolarizzare colf e badanti

 Arriva finalmente la possibilità di regolarizzare il badante con una sanatoria. Ogni famiglia che vorrà regolarizzare il rapporto di lavoro dovrà pagare 500 euro che sanano il lavoro clandestino dal 1° aprile al 30 giugno così come chiesto dalla legge 102. A partire da oggi fino al 30 settembrepotrete recarvi alla posta, alla banca oppure online, attraverso l’agenzia delle Entrate, con il modello F24 potrete procedere alla regolarizzazione.

La presentazione del modello F24 é quindi disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate dove troverete tutte le specifiche istruzioni ed esempi di compilazione. I codici da indicare per il pagamento sono RINT per la regolarizzazione di lavoratori italiani e comunitari e REXT per i lavoratori extracomunitari. Nel nuovo campo ”elementi identificativi” dovrete indicare il codice fiscale del lavoratore o almeno i primi 17 caratteri del numero di un valido documento di identita’.

Tasse locali: crescita a due cifre negli ultimi dieci anni

 Nel nostro Paese il gettito fiscale dei Comuni è aumentato negli ultimi dieci anni ma decisamente meno rispetto al passato; la CGIA di Mestre, infatti, ha reso noto uno studio da cui è emerso come negli ultimi dieci anni le tasse comunali abbiano fatto registrare un incremento di poco superiore al 30%, di certo non confrontabile con il decennio precedente, quanto il tasso di incremento delle tasse locali registrava rialzi dell’ordine del 100%. Giuseppe Bertolussi, segretario della CGIA di Mestre, ha sottolineato come le Amministrazioni comunali in questi anni abbiano incassato meno imposte derivanti dai tributi locali, ma anche meno risorse legate ai trasferimenti provenienti dal Governo centrale. Tutto ciò, tra l’altro, ha comportato spesso un taglio ai servizi locali ma anche, altrettanto spesso, ad un aumento delle tasse comunali senza il riscontro dell’offerta di servizi pubblici adeguati.

Aosta può vantare l’Ici meno cara sulle seconde case

 La città di Aosta sembra non seguire, caso forse più unico che raro, la tendenza del resto delle città italiane per quel che riguarda l’Ici sulle seconde case: in effetti, il capoluogo della Valle d’Aosta è l’unico che ha optato per l’aliquota minima dell’Imposta Comunale sugli Immobili, vale a dire il 4 per mille. Al contrario, se si vanno ad esaminare gli altri capoluoghi di provincia, ci si accorge che in oltre il 70% dei casi l’aliquota ordinaria che è stata scelta dal Comune per il tributo in relazione al 2009 è la più elevata, ovvero il 7 per mille. A Roma così come a Firenze, a Caltanisetta come a Treviso la scelta dell’aliquota è sempre quella massima: solamente per quel che concerne la città di Milano vi è un applicazione diversa, un’aliquota Ici del 5 per mille. Questa eccezione del capoluogo lombardo non deve comunque sorprendere; infatti, esso è stato recentemente interessato a una revisione della classificazione degli immobili nelle cosiddette “zone di pregio”, un’operazione che ha avuto come diretta conseguenza anche e soprattutto un aumento del valore del catasto e un importante recupero di gettito fiscale.

 

Eurofisc: regole comuni in Ue per contrastare le frodi

 In questi giorni é stata presentata dalla Commissione Ue una proposta articolata di riforma della disciplina sulla cooperazione nel settore Iva. La novità della riforma è la creazione di Eurofisc: una struttura operativa comune in grado di supportare gli Stati membri a una più efficiente comunicazione e una rapida azione di contrasto alle frodi Iva intracomunitarie.

Nell’odierna situazione economica è più importante che mai contrastare le frodi fiscali con effettività ed una cooperazione amministrativa tra le Amministrazioni Fiscali pienamente funzionante è lo strumento principe in argomento – ha affermato Laszlo Kovacs, Commissario europeo per la Fiscalità e le Dogane. Il mio obiettivo è di assicurarmi che le Autorità Fiscali abbiano tutti gli strumenti operativi e giuridici idonei per operare contro le pervasive frodi comunitarie Iva e che ciascuna Amministrazione possa efficacemente collaborare.

Economia sommersa: l’imponibile evaso continua ad aumentare

 Nel nostro Paese anche quest’anno l’imponibile evaso sta aumentando con un ritmo di crescita che, da gennaio a luglio 2009, sfiora il 10%; a rilevarlo è KRLS Network of Business Ethics, che ha effettuato in merito una stima per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani. Nel dettaglio, l’imponibile su base annua evaso nel nostro Paese sfiora oramai il livello dei 350 miliardi di euro, con conseguenti minori introiti per l’Erario stimati in ben 135 miliardi di euro; trattasi di cifre che, se recuperate, non solo darebbero una bella sistemata ai conti pubblici, ma garantirebbero più servizi ai cittadini, più sostegno alle famiglie e più aiuti ai più deboli, in special modo ai disabili ed ai non autosufficienti. E invece, il “vizietto” di evadere le tasse, nonostante i recenti risultati comunicati dalla Guardia di Finanza per l’anno in corso in materia di lotta e contrasto all’evasione, a quanto pare tra gli italiani, quelli furbi, resta ben radicato.

Ustioni e traumi: l’Iva al 4% li rende meno costosi

 La risoluzione 230/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare proprio oggi è entrata nel merito dell’applicazione fiscale a determinate terapie mediche: nel dettaglio, il documento si riferisce in particolare alle terapie cellulari avanzate, vale a dire quelle volte a curare menomazioni funzionali che derivano da patologie degenerative e che, come dice anche il nome, utilizzano i tessuti ottenuti dalle cellule. Negli anni recenti, per quel che riguarda appunto queste particolari cure e in relazione alle cessioni dei prodotti si andava ad applicare l’aliquota ordinaria dell’Iva al 20%. L’interpello che ha portato alla pubblicazione del documento delle Entrate si riferisce proprio all’applicazione dell’aliquota. Nel 2004, infatti, il ministero della Salute aveva riconosciuto a questi prodotti il loro inquadramento nella specifica classe dei medicinali; tre anni dopo, poi, sono arrivate anche le indicazioni per la proposta di regolamento che è stata successivamente approvata dal Consiglio europeo. È a questo punto che la società che ha provveduto alla produzione di tali prodotti specifici si è rivolta all’Amministrazione finanziaria, al fine di richiedere l’assoggettamento agevolato all’aliquota dell’Imposta sul Valore Aggiunto.

 

Ecopass di Milano sospesa perchè inefficace

 Per disincentivare l’ingresso con autoveicoli privati, per ridurre il traffico e l’inquinamento, le fee measures dovevano quindi servire a rarefare gli ingressi e a incentivare l’uso dei mezzi pubblici. L’ecopass riguardava le agevolazioni per i non residenti nella Cerchia dei Bastioni.

La sperimentazione a pagamento inizierà il 2 gennaio e questo consentirà di avere il 10% in meno delle macchine nella Cerchia dei Bastioni e una riduzione del 30% delle polveri sottili. A ciò si affianca il fatto che vi sarà un miglioramento per il trasporto pubblico – spiego a suo tempo Letizia Moratti – la sperimentazione durerà un anno e verrà seguita da un monitoraggio periodico.

Ristrutturazioni edilizie: aumentano i beneficiari dello sconto Irpef

 Anche quest’anno agli italiani, in materia di ristrutturazioni edilizie, piace lo sconto Irpef al 36% sui costi sostenuti. Questo in virtù del fatto che l’Agenzia delle Entrate ha rilevato nello scorso mese di marzo un aumento del 25%, rispetto allo stesso mese del 2008, dei contribuenti che hanno dichiarato l’avvio di lavori di ristrutturazione al fine di ottenere il beneficio fiscale; ad aprile, invece, la crescita è stata, sempre rispetto allo stesso mese del 2008, del 5%, il che comporta, per i primi quattro mesi del 2009, una crescita dell’8,7% di richieste rispetto al primo quadrimestre del 2008. Complessivamente, da gennaio ad aprile 2009, i contribuenti che hanno avviato i lavori di restauro edilizio in Italia sono stati ben 115 mila, con incremento di diecimila unità rispetto allo stesso periodo del 2008, ma comunque tremila in meno rispetto al 2007 che, lo ricordiamo, in materia di richieste di bonus fiscali per le ristrutturazioni edilizie è stato un anno record.

Le liste dell’Ocse si svuotano, ma per ora non hanno effetti sull’Italia

 L’attività di adeguamento agli standard internazionali imposti dall’Ocse in materia di trasparenza fiscale prosegue a gonfie vele. In effetti, risale a pochi giorni fa l’annuncio, da parte della stessa organizzazione, di un altro importante risultato, vale a dire il raggiungimento di 12 convenzioni relative allo scambio di informazioni anche per quel che riguarda le Isole Cayman e le Isole Vergini, e la conseguente cancellazione dei due stati dalla cosiddetta black list. La “lista bianca”, ovvero quella che raggruppa i paesi maggiormente trasparenti, comprende ora 46 nazioni, con una progressiva riduzione dei paradisi fiscali più accaniti. Per quel che riguarda gli altri paesi che mirano ad uscire dalla lista nera, salvo i casi di Antigua e Barbadua e Antille Olandesi (le quali hanno già stipulato sette accordi), la maggior parte risulta ancora molto lontana dall’obiettivo.

 

Pagare le tasse é come mangiare una fetta di torta

 Bill Harbaugh, uno scienziato dell’Oregon, insieme a un’equipe di ricercatori, ha condotto uno studio sulle sensazioni che proviamo dopo aver pagato le tasse. Potrete anche non crederci ma non stiamo parlando nè di infarti, nè svenimenti. La sensazione che procura l’esborso di denaro destinato ai tributi é quella di piacere. La ricerca ha rivelato che adempiendo al nostro dovere di bravi contribuenti, nel cervello si attiva una zona del cervello che ci da un senso di benessere, come quella che proviamo mangiando un dolce o dialogando piacevolmente con un amico. Questo perchè pagando le imposte sentiamo di aver fatto il nostro dovere e siamo a posto con la coscienza.

Possiamo dire lo stesso nel nostro Paese in cui le tasse non sono solo alte, ma anche difficili da pagare? File, procedure burocratiche, tempi lenti. E’ quanto emerge da una ricerca di Pricewaterhouse e Banca mondiale. Il rapporto, denominato “Paying Taxes” 2009, su 181 Paesi afferma che l’Italia è 128° nella classifica degli Stati dove è più facile adempiere agli obblighi fiscali.