Rispetto ai 513 milioni di euro incassati nel 2008, lo scorso anno in Emilia-Romagna le somme riscosse dalle attività di contrasto e di lotta all’evasione e all’elusione fiscale sono cresciute del 22% a 630 milioni di euro circa. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando in particolare come le attività antievasione abbiano riguardato l’intera platea dei contribuenti: dalle persone fisiche ai liberi professionisti e passando per le piccole e medie imprese ed i cosiddetti “grandi contribuenti”, ovverosia quelle aziende con un fatturato oltre la soglia dei cento milioni di euro annui. Nel dettaglio, lo scorso anno in Emilia-Romagna il controvalore delle maggiori imposte accertate ha toccato il livello dei 3,8 miliardi di euro a fronte di accertamenti che sono aumentati del 20% migliorando anche in qualità; a carico delle grandi imprese gli accertamenti sono stati 211, 35.939 hanno riguardato le persone fisiche, 18.392 tra piccole imprese e professionisti, mentre 974 sono state aziende di medie dimensioni per un totale di 55 mila accertamenti.
Studi di settore e crisi delle libere professioni
Sebbene anche per quest’anno in materia di studi di settore ci siano i cosiddetti correttivi anticrisi, l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi, e quindi con Unico 2010, non sarà dei più agevoli per il mondo delle libere professioni. Anche con l’applicazione dei correttivi, infatti, il rischio è che molti liberi professionisti non risultino “congrui” agli occhi del Fisco in materia di studi di settore, ragion per cui oltre ai danni causati dalla crisi potrebbe scattare anche la “beffa” relativa all’avvio di accertamenti finalizzati a verificare se effettivamente il contribuente abbia oltremodo risentito della crisi rispetto allo strumento presuntivo dello studio di settore. D’altronde, le ultime rilevazioni rilasciate nei giorni scorsi da Contribuenti.it non lasciano molto spazio alle interpretazioni e non permettono facili ottimismi; il calo di fatturato per le libere professioni, infatti, è stato in media pari al 37% a fronte di una bella fetta, pari al 19%, di studi che addirittura hanno chiuso.
Alimenti made in Italy: credito d’imposta con l’F24
L’Agenzia delle Entrate ha provveduto a chiarire alcuni concetti relativi al trattamento fiscale da riservare a quelle imprese italiane che operano nel settore agroalimentare. Per essere più precisi, il testo di riferimento è un documento della stessa amministrazione finanziaria, vale a dire la risoluzione 30/E, la quale è stata pubblicata cinque quattro giorni fa; ebbene, in base a quanto statuito dal Fisco, tutte quelle imprese che riescono a realizzare degli investimenti volti a potenziare e incentivare gli acquisti dei prodotti made in Italy di maggiore qualità al di fuori dei confini della nostra penisola, potranno beneficiare di un fondamentale credito d’imposta (il quale ammonta al 50% delle spese che vengo supportate), una sorta di riconoscimento per l’attività svolta. Dunque, la sponsorizzazione di prodotti alimentari tipici dell’Italia assume i contorni di un’importante agevolazione tributaria che si riferisce ai tre periodi d’imposta che precedono quello in cui vengono svolti gli investimenti stessi.
Equitalia: riscossione, aumentano casse e sportelli
Al fine di accorciare in materia di riscossione e relative richieste di informazioni, la distanza con i cittadini, lo scorso anno nel nostro Paese c’è stato un aumento sul territorio del numero delle casse e degli sportelli. A darne notizia è Equitalia nel far presente al riguardo, infatti, come rispetto all’anno 2008 il numero di punti consulenza e di casse, a quota 1.431, siano saliti del 16%, mentre gli sportelli su tutto il territorio nazionale sono ora 360 con un incremento del 6%. E così nelle grandi città, ed in particolare a Roma ed a Napoli, ora ci sono rispettivamente cinque ed otto sportelli rispetto invece agli anni scorsi, ed in particolare al 2005, prima della nascita di Equitalia, quando sia nella Capitale, sia a Napoli, di sportelli per la riscossione se ne potevano contare solo uno. Equitalia nel contempo sottolinea come sia stata ridotta la distanza sul territorio tra uno sportello è l’altro; la distanza media è ora pari a sedici chilometri ma per il futuro uno degli obiettivi è quello di ridurre le distanze presenti nelle zone montuose dove chiaramente i percorsi sono meno agevoli e c’è quindi bisogno di una maggiore densità.
Rateizzazioni ingenti: pronto il codice per l’individuazione
Le rateizzazioni che si riferiscono a quelle somme che devono essere pagate per i controlli automatici delle dichiarazioni dei redditi sono consentite ormai dal momento dell’introduzione della legge Finanziaria del 2008; in particolare, occorre ricordare che si tratta di pagamenti piuttosto ingenti, dato che queste stesse somme devono superare la soglia dei 50.000 euro. Solamente in quest’ultima ipotesi, infatti, i contribuenti avranno l’obbligo di garantire quanto è dovuto in termini di denaro, senza escludere comunque la sanzione pecuniaria. La rateizzazione in questione può essere effettuata in diversi modi dai soggetti che sono interessati: anzitutto, si può porre in essere una polizza fideiussoria, vale a dire quella che non realizza la consegna immediata di una somma al creditore, ma anche la fideiussione bancaria o l’autorizzazione dell’ufficio all’accensione di un’ipoteca volontaria su un immobile sono delle opzioni possibili in questo senso.
Agenzia delle Entrate: nuove caselle per la PEC
L’Agenzia delle Entrate ha finalmente reso disponibili le prime caselle di PEC (acronimo che sta a indicare la Posta Elettronica Certificata): si tratta di uno strumento molto importante per la nostra amministrazione finanziaria, visto che l’obiettivo principale in questo senso è quello di diminuire in maniera sensibile i costi e la tempistica relativa ai diversi adempimenti tributari, digitalizzando al massimo le attività. Tutte le Direzioni Regionali che sono presenti sul territorio italiano hanno già provveduto a comunicare quelli che sono i nuovi riferimenti di questo specifico servizio di posta elettronica, al quale potranno affidarsi i contribuenti recandosi presso gli uffici che si occupano della gestione delle imposte. La posta elettronica certificata sarà molto utile quindi agli intermediari che svolgono il loro lavoro in quelle regioni d’Italia che sono interessate dalla novità informatica in questione; in particolare, sarà possibile effettuare importanti richieste dal punto di vista fiscale, come, ad esempio, l’autorizzazione per quel che concerne il visto di conformità, il quale è fondamentale per le compensazioni dell’Iva che superano il limite dei 15.000 euro annui.
Detrazione interessi mutuo: chiarimenti Entrate
L’Agenzia delle Entrate, con una Circolare, la numero 21/E di ieri, venerdì 23 aprile 2010, ha passato ai raggi X gli sconti fiscali in vista dell’appuntamento con la dichiarazione dei redditi; sono stati in particolare sciolti alcuni dubbi relativamente alle modalità di fruizione delle detrazioni Irpef, a partire da quelle riguardanti la possibilità di “scaricare” gli interessi passivi pagati sul mutuo. Ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate ha precisato che gli interessi passivi pagati sul finanziamento immobiliare per la prima casa possono essere detratti anche nel caso in cui si passa da un mutuo intestato ad un solo coniuge ad un altro finanziamento immobiliare, sostitutivo, intestato invece a marito e moglie. Allo stesso modo, il contribuente non perde il diritto alle detrazioni sugli interessi passivi pagati per il mutuo prima casa nel caso in cui questo, per motivi di lavoro, sposta la sua dimora abituale non nello stesso Comune in cui si trova la sede lavorativa, ma in uno limitrofo; questo, in ogni caso, a patto che il cambio di residenza sia strettamente connesso alle mutate esigenze lavorative del contribuente.
Cinque per mille 2010: via libera alle domande dei contribuenti
Il 2010 apre le proprie porte agli adempimenti fiscali relativi alla quota di cinque per mille che i contribuenti italiani possono destinare. In effetti, è stata posta proprio nel corso della giornata di ieri la firma all’apposito Decreto che ha chiarito quali sono gli enti che possono usufruire del beneficio in questione, ma anche il modo con cui ci si può iscrivere e il riparto delle varie tipologie: sarà poi uno specifico compito dell’Agenzia delle Entrate quello di dar vita agli elenchi in cui figureranno i vari enti, operanti soprattutto nell’ambito dello sport dilettantistico e del volontariato. La modalità telematica è l’unica possibile per quel che riguarda la presentazione di queste stesse domande, quindi i soggetti interessati dovranno provvedere da soli in questo senso, oppure potranno avvalersi dell’operato degli intermediari autorizzati.
Le Entrate incontrano gli studenti: Fisco e Scuola arriva a Crotone
Continuano in maniera proficua e con successo le visite tra gli studenti italiani e il progetto promosso dall’Agenzia delle Entrate come “Fisco e Scuola”. Questi ultimi giorni di aprile sono stati l’occasione per diffondere l’iniziativa della nostra amministrazione finanziaria in tre scuole di Crotone, grazie anche all’operato congiunto con la Direzione Provinciale del comune calabrese; in particolare, sono stati coinvolti l’Istituto Tecnico Commerciale Donegani, l’Istituto Tecnico Commerciale Lucifero e l’Istituto Tecnico Nautico Ciliberto, i quali hanno aderito al programma per diffondere in maniera decisa la cultura della legalità fiscale e della responsabilità civile per quel che concerne i giovani all’interno della società. Come è noto da qualche tempo, Fisco e Scuola punta soprattutto su un linguaggio semplice ed immediato per far breccia nelle menti più giovani.
Centralismo fiscale: risultati CGIA Mestre
Nella nostra penisola, su 100 euro di entrate tributarie ben 77,5 vanno all’Amministrazione centrale e solo 22,5 agli Enti locali. Su 457,4 miliardi di euro di entrate tributarie totali, 354,6 vanno all’erario italiano e 102,7 miliardi a Regioni, Province e Comuni. Sono i risultati emersi dall’elaborazione effettuata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre riferiti al 2008 (ultimo anno disponibile per poter eseguire un confronto omogeneo tra i principali paesi Ue).
I dati sono commentati dal segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, che ha messo a raffronto le entrate statali e quelle locali di Italia, Francia, Spagna e Germania.
La cosa che ci preoccupa di più – afferma Bortolussi – è che dalla lettura di questi dati emerge una forte correlazione tra il livello di centralismo e la pressione tributaria. Vale a dire che la quantità di imposte, tasse e tributi che i contribuenti versano in percentuale del Pil è direttamente proporzionale al grado di centralismo fiscale.
Fmi: si lavora alla cooperazione sulle due tasse bancarie
Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, ha le idee molto chiare per quel che concerne la riforma del settore finanziario da attuare: le ipotesi che l’organizzazione sta prendendo maggiormente in considerazione si riferiscono alle due nuove tasse da applicare nei confronti degli istituti di credito, un’operazione fiscale ben vista da paesi come Germania e Francia, ma apertamente contrastata dal Canada. L’intento principale è quello di ottenere la massima cooperazione internazionale: le due nuove imposte sono state studiate proprio per tentare di limitare il più possibile il rischio sistemico dal punto di vista finanziario. Entrando nel dettaglio di queste proposte, vi è anzitutto un contributo per la stabilità finanziaria, il quale deve essere usato per la copertura dei salvataggi bancari più costosi e per evitare il nuovo carico dei costi della crisi. In questo caso, il gettito tributario conseguente potrebbe andare a rappresentare una percentuale compresa tra il 2 e il 4% del prodotto interno lordo della nazione che avrà applicato la tassa.
Civis Lazio: assistenza via web agli intermediari
Dal 14 gennaio ad oggi, grazie a Civis, il canale di assistenza agli intermediari, sono state portate a termine oltre 4.500 lavorazioni. A darne notizia è la Direzione regionale del Lazio dell’Agenzia delle Entrate, la quale in merito ricorda come Civis, il servizio di “Assistenza su comunicazioni di irregolarità”, permetta agli intermediari di abbattere i costi di spostamento, e quindi tempo e denaro, interpellando il Fisco direttamente via Web. Dall’attivazione del servizio sono pervenute nel Lazio complessive 4.629 richieste di assistenza; di queste, con una percentuale pari al 98%, 4.541 hanno ottenuto una risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate del Lazio. A livello provinciale, nella provincia di Roma gli Uffici del Fisco hanno risposto a 1.721 richieste conseguendo una percentuale di lavorazione pari al 96,2%.
Tassa su internet per salvare l’editoria
Il presidente della Fieg, la Federazione degli editori dei più grandi giornali italiani, Carlo Malinconico ha formulato nel corso di un convegno dedicato alla crisi dell’editoria una proposta di “mini tassa” per chi ha la connessione a internet e quindi si avvale dei contenuti anche editoriali della rete, ovviamente per sostenere il settore in forte crisi. A legittimare la proposta, Malinconico ricorda come in Germania sia stata creata una “tassa sul computer” e propone un prelievo di entità modesta, dal costo di un caffè al mese, un piccolo contributo da tutti per un settore che risente della congiuntura economica.
Evasione fiscale: Entrate, Inps ed Equitalia fissano gli obiettivi
Nella giornata di ieri, mercoledì 21 aprile 2010, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), la società di riscossione Equitalia e l’Agenzia delle Entrate, si sono riunite sul tema dell’evasione fiscale fissando, per la prima volta, un target comune e complessivo in merito agli incassi da evasione fiscale per quel che riguarda le tasse, le imposte ed i contributi non pagati da conseguire nel corso del 2010. Ebbene, questo target è stato fissato a 16,6 miliardi di euro, ovverosia in rialzo del 20% rispetto alle somme complessive incassate da Entrate più Inps più Equitalia nel 2009; trattasi, tra l’altro, di un target e di un traguardo ambizioso se si considera che gli incassi da evasione dell’Inps nel 2009 sono cresciuti del 66% rispetto al 2008, mentre quelli dell’Agenzia delle Entrate, a 9,1 miliardi di euro, sono balzati lo scorso anno del 32%. L’incontro tra Entrate, Inps ed Equitalia ha portato non solo a definire il target di incassi 2010 da evasione, ma anche a tracciare degli obiettivi comuni nella lotta ai fenomeni evasivi attraverso sia un coordinamento a livello territoriale, sia anche mediante un’azione coordinata a livello centrale.