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Liquidazione di gruppo: promosso il modello Iva 26

La liquidazione di gruppo è una delle fattispecie economiche che riguarda più da vicino l’Imposta sul Valore Aggiunto: in pratica, si tratta dell’opzione messa a disposizione dall’articolo 73 del Dpr 633 del 1972 (il testo unico che disciplina l’Iva appunto: l’articolo in questione riguarda le modalità e i termini speciali), in base al quale determinate società possono compensare i crediti e i debiti derivanti dalle liquidazioni periodiche. Ebbene, proprio questa casistica può ora beneficiare della versione definitiva del nuovo modello Iva 26: il documento fiscale in questione può essere utilizzato facilmente accedendo nell’apposita sezione relativa alla modulistica del sito web dell’Agenzia delle Entrate, con le relative istruzioni ovviamente. I vecchi modelli cartacei Iva 26 e Iva 26-bis finiscono pertanto in soffitta. Quali sono i contribuenti che sono tenuti a questo specifico adempimento tributario?


Gli enti e le società controllanti sono i protagonisti assoluti, anche perché la liquidazione di gruppo necessita della comunicazione delle modifiche eventuali che si sono verificate in seguito all’atto di adesione; in effetti, bisogna ricordare che Iva 26 contiene tutte le informazioni che sono utili all’amministrazione finanziaria per poter comprendere la presenza dei requisiti essenziali, nonostante tale tipo di scelta non possa essere posta in essere mediante il comportamento concludente. Optando per la liquidazione di gruppo, le società e le aziende sono vincolate per un intero anno solare in relazione alla presentazione dell’adesione, a patto che non vi sia il decadimento dei vari presupposti.

La procedura esatta, comunque, rimane una sola: il modello deve essere trasmesso attraverso la modalità telematica entro termini ben precisi, vale a dire il 16 febbraio del 2011, mentre c’è un mese di tempo nel caso in cui sono intervenute delle variazioni immediatamente dopo la dichiarazione di adesione. Il frontespizio del documento indica tutti i dati relativi a società ed enti, con una seconda pagina che è invece dedicata alle compensazioni fiscali e alla partecipazione alla catena di controllo.