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Detrazioni al 55 % in caduta libera

Richieste per fruire del 55 % in materia di riqualificazione energetica in caduta libera (leggi anche detrazione fiscale 55 per interventi risparmio energetico). Infatti secondo i dati comunicati recentemente dal rapporto Cresme- Legambiente sui regolamenti edilizi la concorrenza con il bonus ex 36 % per ristrutturazioni edilizie (leggi anche agevolazioni fiscali) (ora elevato al 50 %) e la crisi hanno comportato una drastica ricaduta delle agevolazioni riconosciute in materia di lavori per la riqualificazione energetica. Basti pensare che nel 2011 le domande di accesso al bonus del 55 % erano state circa 396 mila , mentre quest’anno le domande dovrebbero attestarsi intorno a quota 220 mila con una drastica ricaduta di circa il 44 %.
Il rapporto Cresme – Legambiente fornisce dati di questo tenore e insieme al numero delle domande stima anche il costo fiscale delle intere misure: nei 15 anni di esistenza dell’agevolazione 36 – 50 % il costo per l’erario è stato di circa 25,7 miliardi di euro, mentre 11 miliardi di euro sono stati spesi dallo Stato per la misura del 55 % che ha avuto una esistenza di circa 6 anni). Una cifra troppo esigua secondo Legambiente, per poter raggiungere l’ambizioso progetto di risparmio energetico ribattezzato 20 – 20 – 20. Infatti per raggiungere l’obiettivo occorrerebbe spendere circa 6,5 miliardi l’anno che alla fine del 2020 consentirebbero di non emettere in atmosfera circa 2,8 miliardi di Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalente).
Il bonus del 55 % ha sicuramente avuto un deciso declino da quando è stato innalzato il bonus in materia di ristrutturazioni edilizie dal 36 al 50 % (decreto sviluppo Dl 83 del 2012). Infatti molti contribuenti preferiscono perdere un 5 % di sconto fiscale a beneficio di una pratica di richiesta di agevolazioni molto meno complessa ed onerosa. Per il 50 % occorre infatti solo pagare le spese tramite bonifico mentre per il 55 % occorre inviare la pratica all’Enea, insieme alla documentazione attestante il risparmio energetico.
Tuttavia la crisi ha fatto la sua parte visto che alle 196 mila domande perse in un anno non si è avuto un bilanciamento di richieste in merito al bonus del 50 % (in questo caso le domande sono salite di circa 30 mila unità, con un calo totale di 166 mila domande).