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Campania: intesa Entrate-Inps sui codici fiscali per i residenti esteri

La Campania è stata protagonista di un importante accordo che ha visto coinvolti l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale: l’argomento su cui ci si è concentrati in questo senso è relativo all’attribuzione di codici fiscali a quei cittadini che risiedono all’estero. In effetti, questi ultimi potranno beneficiare di questa movimentazione grazie a un opportuno utilizzo degli strumenti tecnologici, in modo da rendere più veloci tutte le procedure di liquidazione delle domande di pensione o di trattamenti pensionistici. La firma del protocollo è stata sottoscritta da Enrico Sangermano, direttore regionale della direzione campana della nostra amministrazione finanziaria, e da Maria Grazia Sampietro, direttrice generale per quel che concerne la sezione locale dell’Inps.

CODICE FISCALE: IL CASO DEI CITTADINI RESIDENTI ALL’ESTERO
L’interscambio dei dati sarà molto utile in futuro, in particolare per quel che riguarda l’attività formativa. I vantaggi che si potrebbero ottenere sono presto detti: anzitutto, l’intero tracciato da percorrere sarà molto più rapido di quanto sperimentato finora, dato che la Posta Elettronica Certificata (meglio nota con l’acronimo Pec) la farà da padrona. Essa sarà sfruttata dalle strutture presenti sul territorio per comunicare con la Direzione Provinciale delle Entrate, così da rendere possibile la richiesta cumulativa per quel che concerne il rilascio dei codici fiscali dei soggetti coinvolti. Il rilascio riguarda ovviamente da vicino tutti quei contribuenti che sono privi di questo documento così essenziale dal punto di vista tributario e previdenziale.

CODICE FISCALE ONLINE: NUOVO SERVIZIO DI VERIFICA

Un utile riferimento è senza dubbio quello della risoluzione 91/E dell’Agenzia, pubblicazione che ormai risale al 19 settembre scorso. Sarà dunque compito dell’amministrazione verificare il possesso o meno dei codici presso l’Anagrafe Tributaria, trasmettendo poi i certificati all’indirizzo Pec delle strutture che ne faranno richiesta, il tutto con un notevole risparmio di tempo, visto che saranno sufficienti appena sei giorni lavorativi. In questa maniera, l’aggiornamento delle variazioni anagrafiche dei residenti all’estero diventerà un fatto concreto.