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Fisco e imprese: evitare il fallimento col concordato preventivo

L’approccio collaborativo tra il Fisco e l’impresa può portare, nell’ambito e nella tutela degli interessi in gioco da entrambe le parti, a soluzioni soddisfacenti in grado di garantire la sopravvivenza e, quindi, la continuità aziendale. Questo è quanto, in estrema sintesi, mette in risalto la Direzione regionale Campania dell’Agenzia delle Entrate a seguito della decisione di una società campana, operante nel settore della produzione della pasta, che davanti alla scelta tra il fallimento ed il concordato preventivo, ha optato per quest’ultima soluzione andando a spalmare negli anni il debito accumulato nei confronti dell’Erario. In particolare, la società che ha optato per il concordato preventivo, a seguito di ripetuti accertamenti da parte dell’Ufficio di Casoria, ed in virtù delle somme iscritte a ruolo per la riscossione da parte di Equitalia, ha potuto così spalmare i debiti in più anni ed ha permesso al Fisco allo stesso modo di poter recuperare buona parte delle somme che, altrimenti, con il fallimento sarebbe stato difficile ottenere.

La società di produzione di pasta può così salvaguardare i propri livelli produttivi e quelli occupazionali potendo altresì accedere al beneficio della CIG, la Cassa Integrazione Guadagni magari nell’attesa che il quadro congiunturale migliori e si possano incrementare gli affari. Nel dettaglio, la procedura di concordato preventivo, su proposta dell’Ufficio delle Entrate di Casoria, è stata approvata dalla Direzione regionale Campania dell’Amministrazione finanziaria dello Stato che porterà la società che si occupa della produzione di pasta a pagare, in base alla transazione fiscale, importi per 1,4 milioni di euro circa entro l’anno 2013.

Secondo quanto dichiarato da Enrico Sangermano, Direttore Regionale delle Entrate Campania, quello della transazione fiscale rappresenta uno strumento efficace ma che comunque è da utilizzare con molta cautela ed in casi di crisi economica che va a colpire certi settori specifici della nostra economia; il Fisco così può andare a recuperare le somme senza passare attraverso le procedure fallimentari che, oltre che essere molto lunghe, sono anche incerte.