Giordania e Algeria, la leva fiscale per calmare le proteste

 Algeria e Giordania sono due nazioni piuttosto vicine in questo momento, soprattutto se si effettua un ragionamento prettamente tributario: in effetti, gli stati in questione sono accomunati da un utilizzo strategico della cosiddetta “leva fiscale”, la quale può consentire di affrontare in maniera migliore la crisi finanziaria, oltre al rincaro di materie prime, generi alimentari e quant’altro. Si tratta di un indicatore dell’intensità della politica fiscale adottata, calcolato attraverso la misura dell’impatto della stessa sul livello del reddito. Ebbene, i governi di Algeri e di Amman hanno pensato bene di sfruttare a fondo tale opportunità, visto che le tensioni sociali e politiche continuano a riempire le loro piazze. Partendo dalla nazione africana, c’è da dire che di fronte all’incremento delle tariffe di beni come olio e farina si è intervenuti sospendendo i diritti doganali, le tasse e i tributi relativi a olio e zucchero, una misura che rimarrà in vigore almeno fino al prossimo 31 agosto.

Friuli Venezia Giulia: disponibile il 730 in lingua slovena

 Come accade di consueto, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di venire incontro alle esigenze linguistiche di quei contribuenti che risiedono nella regione Friuli Venezia Giulia, ma che parlano in sloveno: Obrazec 730/2011 e le sue relative istruzioni sono già presenti online, all’interno del sito web della nostra amministrazione finanziaria, insieme alle istruzioni per la compilazione del documento relativo alla dichiarazione dei redditi pensato appositamente per questa minoranza presente in Italia. L’obiettivo è quello di rendere ancora più semplice questo adempimento tributario. Tra l’altro, il sito internet delle Entrate diventa in questo modo ancora più internazionale e globalizzato, con una gamma di prodotti e software a disposizione di un vasto novero di contribuenti. Cosa c’è da dire in merito a questi nuovi documenti redatti appositamente in sloveno? Il 730 in questione deve essere usato da quei soggetti che sono lavoratori dipendenti o anche dai pensionati, in modo che abbiano l’opportunità di dichiarare i redditi che sono stati percepiti e guadagnati nel corso dell’ultimo anno.

Fisco e Risorgimento: a Torino premiati i migliori elaborati scolastici

 Il Risorgimento e l’Unità d’Italia hanno trionfato anche sul versante del fisco: in effetti, il tema dei tributi dopo l’Unità ha rappresentato proprio il concorso che è stato indetto dall’Agenzia delle Entrate del Piemonte, dall’Ufficio Scolastico della stessa regione settentrionale e dall’Istituto per la storia del Risorgimento in memoria di Urbano Rattazzi. In particolare, questa iniziativa è stata pensata appositamente per gli studenti delle scuole piemontesi, affinché fossero in grado di elaborare degli scritti propositivi e stimolanti. Come si è svolto dunque questo premio? La selezione ha riguardato i ragazzi delle classi superiori ed è stata un’ottima occasione per avviare una riflessione sugli elementi peculiari dell’unificazione del nostro paese, ricollegando questo tema alla necessità della creazione di un sistema tributario nazionale che si pose proprio nel 1861 per superare la logica della frammentazione fiscale.

Trasferimento proprietà aziendale: la prova spetta alle Entrate

 Quando si parla di cessione di una determinata azienda o di un suo ramo, bisogna considerare nel dettaglio anche tutti gli aspetti fiscali collegati a questa operazione: l’accertamento della compravendita, infatti, presenta numerosi aspetti di difficile interpretazione, specialmente se si tratta di portare a rettifica i valori che sono stati dichiarati. Questa stessa rettifica non comprende soltanto l’imposta di registro in forma indiretta, ma anche quella diretta e questo lo si può evincere con una certa nettezza dalle pronunce della Corte di Cassazione, la quale ha più volte ribadito il concetto. Comunque, c’è anche chi la pensa in maniera diversa: ad esempio, alcune Commissioni Tributarie Provinciali sono orientati verso pareri contrari. Nello specifico, secondo la Suprema Corte nell’ipotesi di un trasferimento di proprietà aziendale è legittimo l’accertamento da parte dell’amministrazione finanziaria dello Stato.

Australia: dal forum di imprese una nuova tassa sulle miniere

 L’Australia si appresta a ospitare un forum ad ampia partecipazione e di primario interesse dal punto di vista fiscale: in effetti, saranno presenti imprese, unioni lavorative, comunità e università per discutere di una possibile modifica del sistema tributario, visto che il governo di Canberra punta con decisione a guadagnare il sostegno del Parlamento per una nuova imposta sulle miniere. L’intento principale è quello di massimizzare le opportunità offerte dalle risorse primarie della nazione. Il primo ministro Julia Gillard ha sottolineato come il suo esecutivo abbia bisogno di un supporto pubblico importante per le sue ultime proposte in ambito fiscale, tra cui appunto quella che prevede di applicare una tassa sui profitti delle compagnie attive nel comparto minerario, oltre a un tributo volto a finanziare la ricostruzione del paese dopo i devastanti cicloni degli ultimi mesi.

Cassazione: nessun vincolo dalle circolari del Fisco

 L’ultima sentenza dal forte carattere fiscale che è stata emessa dalla Corte di Cassazione risale a quattro giorni fa: si tratta, nello specifico, dell’ordinanza 6056, la quale ha chiarito il reale valore delle circolari e risoluzioni che periodicamente la nostra amministrazione finanziaria è abituata a rendere pubbliche. Ebbene, questi documenti, in base a quanto deciso dalla stessa Suprema Corte, non sono in alcun modo vincolanti per i contribuenti interessati, anzi non rappresentano nemmeno delle fonti o diritti a cui fare riferimento, tanto che nell’ipotesi di un soggetto che si è conformato all’interpretazione di una circolare che poi è stata modificata, allora si deve scongiurare la sanzione, dato che in caso opposto si andrebbe contro il principio di tutela dell’affidamento. La pronuncia è dunque molto chiara e bisognerà tenerne conto in futuro. Quali scenari si possono prevedere?

Fisco e Scuola: l’iniziativa approda negli istituti siciliani

 La Sicilia, e in particolare la città di Trapani, saranno le protagoniste della prossima tappa dell’iniziativa Fisco e Scuola: il progetto dell’Agenzia delle Entrate, finalizzato ad educare gli studenti al rispetto della cultura e della legalità fiscale, beneficia infatti di tre nuovi protocolli siglati tra la Direzione Provinciale della nostra amministrazione finanziaria e la “città del sale e della vela”. Di cosa si tratta esattamente? Gli istituti coinvolti da questa tappa sono il Professionale Gesualdo Bufalino, la scuola secondaria Nunzio Nasi e il Liceo scientifico Vincenzo Fardella, i quali accoglieranno in questi giorni le consuete iniziative ideate dagli uffici finanziari. In particolare, si è già cominciato con un ampio dibattito con i funzionari delle Entrate che ha preso spunto dalla visione di un dvd, altro strumento di supporto fondamentale al kit “Insieme per la legalità fiscale”.

Prima casa: eredi esclusi dal bonus in caso di falsa dichiarazione

 Una delle ultime risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate è stata piuttosto chiara in merito alla disciplina fiscale della prima casa: si tratta, per la precisione, della circolare 33/E che è stata pubblicata giusto due giorni fa e che ha contemplato una fattispecie particolare, vale a dire la falsa dichiarazione collegata all’agevolazione fiscale dell’abitazione. In effetti, nell’ipotesi di dichiarazione non veritiera, il bonus in questione viene inevitabilmente a decadere in relazione all’immobile, ma ciò non vale soltanto per chi ha dichiarato, ma anche per tutti coloro che sono coinvolti nella successione o nella donazione. Il falso è quello viene espresso in merito al possesso dei requisiti per conseguire il beneficio tributario, quindi le sanzioni pecuniarie del caso operano ad ampio raggio. La differenza con gli altri casi di decadenza è notevole: quando la residenza non viene sottoposta a trasferimento entro il termine di un anno e mezzo, o quando la casa viene ceduta nei cinque anni senza un contemporaneo riacquisto, l’imposta maggiorata della sanzione riguarda soltanto il dichiarante e non anche gli altri contribuenti menzionati in precedenza.

Entrate, inaugurazione per la nuova sede di Trieste

 La Direzione Regionale delle Entrate del Friuli Venezia Giulia sta vivendo un momento di importanti novità in questi giorni: oltre alla pubblicazione ufficiale dei risultati che sono stati ottenuti nel corso dell’anno precedente, l’amministrazione finanziaria potrà ora contare su una nuova sede nella città di Trieste, visto che è stata decisa l’istituzione in via Giulia. Qualcosa già si muoveva in tal senso, ma il trasferimento ufficiale è avvenuto soltanto in questi ultimi giorni, tanto che il passaggio di consegne dalla vecchia sede di viale Miramare è avvenuto alla presenza del direttore generale dell’Agenzia, Attilio Befera. Quest’ultimo ha molto apprezzato la velocità con cui sono stati condotti i lavori per l’edificio, ma ha analizzato anche nel dettaglio quella che è la situazione attuale sull’ambito socio-economico dell’Italia, sulla lotta e il contrasto all’evasione del fisco, sugli atteggiamenti che le stesse Entrate devono assumere in merito al controllo tributario e sui servizi.

Pensioni al femminile: l’Inpdap non ha ancora scelto

 L’articolo 12 del Decreto 78 del 2010 è stato introdotto dal governo circa nove mesi fa: eppure, dopo un lasso di tempo così ampio, il riferimento agli interventi in materia previdenziale non ha consentito all’Inpdap di chiarire alcuni aspetti relativi a quelle donne che optano per il contributo pensionistico, le cosiddette “donne optanti”. Dubbi e riserve su questa specifica disciplina sono stati avanzati da più parti, ma nulla è stato svelato per il momento, un compito che spetta appunto all’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica. L’articolo in questione parla di fattispecie ben diverse dal trattamento pensionistico di dodici mesi che viene posto in essere rispetto alla maturazione del requisito per le pensioni di anzianità e vecchiaia, le quali prevedono 65 anni per gli uomini e 61 per le donne. Nel novero delle pensioni di anzianità, poi, rientrano anche quelle casistiche di liquidazione al momento del raggiungimento dei quaranta anni di contributi o per effetto delle quote.

Avviamento: aumentate le annualità dell’ammortamento

 Le operazioni straordinarie delle nostre aziende beneficeranno di un periodo più lungo per quel che riguarda l’avviamento ammortizzato: in effetti, in base a quanto previsto da una modifica del Decreto Milleproroghe, gli esercizi (o annualità) relativi a questo specifico periodo non saranno più nove, bensì dieci. Il riferimento in questione va anche all’affrancamento dei marchi. La novità fiscale è di sicuro rilievo e comincerà a produrre i suoi effetti già a partire dal periodo d’imposta che è in corso al momento dell’approvazione dello stesso decreto, dunque questo anno sarà già decisivo. Tra l’altro, la deroga era stata introdotta dallo Statuto del Contribuente. Il Decreto 185 del 2008 (“Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”) prevede espressamente che si possano affrancare dal punto di vista tributario i maggiori valori che vengono attribuiti in sede di bilancio all’avviamento e ai marchi aziendali appunto, nell’ipotesi di operazioni come scissioni, fusioni e conferimenti, quelle che il diritto commerciale identifica come “straordinarie”.

Lussemburgo: nuove disposizioni sul transfer pricing

 Risale ormai a quasi due mesi fa una importante circolare emessa dall’amministrazione finanziaria del Lussemburgo: si tratta, per la precisione del “Traitement fiscal des sociétés exerçant des transactions de financement intra-groupe”, documento che mette in luce quali sono le disposizioni per il trattamento tributario dei finanziamenti infragruppo tra più nazioni. Cerchiamo dunque di comprendere quanto è stato stabilito nel piccolo Granducato, uno dei perni dell’Unione Europea sin dal momento della sua costituzione. In particolare, il trattamento si riferisce alle cosiddette imprese associate, vale a dire quelle che partecipano, anche in maniera indiretta, al controllo e alla gestione del capitale di un’altra società. Questa fattispecie va a rappresentare di fatto il presupposto soggettivo del transfer pricing. Inoltre, la circolare lussemburghese prevede che tra i finanziamenti di specie si possa ricomprendere anche i prestiti e le anticipazioni elargiti in favore delle stesse imprese associate.

F24: le Entrate introducono il codice tributo per le stock option

 Quando si parla di stock option, ci si riferisce a quei prodotti finanziari, in particolare call europee o statunitensi, che consentono di acquistare azioni societarie al cosiddetto “strike price”, il prezzo d’esercizio: si tratta, in pratica, delle opzioni relative alle spa che sono quotate in Borsa. Il loro conferimento, inoltre, è gratuito e la stessa stock option perde completamente il suo valore al momento della scadenza. Ebbene, queste opzioni presentano anche degli importanti risvolti dal punto di vista tributario, in particolare quando si parla di compilazione del modello fiscale F24. A partire proprio da questo mese, i contribuenti del nostro paese potranno beneficiare di una novità di rilievo in tal senso: l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato tre giorni fa un apposito documento, la risoluzione 29/E, la quale introduce di fatto un nuovo codice tributo che deve appunto essere utilizzato per l’addizionale sulle stock option.

Immobili storici: il canone può essere ignorato nel 730

 La categoria degli immobili di interesse storico presenta molto spesso dei dubbi e delle difficoltà di interpretazione dal punto di vista fiscale: è proprio per questo motivo che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare la risoluzione 28/E due giorni fa, cercando di portare un maggiore ordine e una migliore chiarezza in relazione al reddito di quei fabbricati che sono soggetti a un vincolo di interesse storico o artistico. Come era già noto in base alla legge 413 del 1991, questo specifico reddito viene a essere determinato applicando la minore tariffa d’estimo relativa alle abitazioni. Che cosa bisogna tenere bene a mente per quel che concerne le dichiarazioni di questo anno? Le principali perplessità derivavano proprio dal testo normativo di venti anni fa, tanto che già nel 2005 si è arrivati a una importante pronuncia da parte della Corte di Cassazione.