Fisco e tributi: fedeltà fiscale degli italiani in calo

 Dal mese di luglio del 2005 al luglio di quest’anno, ovverosia nell’arco di cinque anni, la fedeltà fiscale dei cittadini/contribuenti italiani è crollata di ben 11 punti percentuali, passando dal 28,94% al 17,83%. A rilevarlo è stata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani nel far presente come tale dato, in quanto indice della cosiddetta Tax Compliance, misuri la qualità del rapporto tra i Fisco ed i contribuenti. Più di norma tale indice sale, più sulla carta dovrebbero diminuire sia le evasioni fiscali, sia il contenzioso tributario; ma chiaramente la tendenza in forte calo legittima l’aspettativa che le cose stiano andando in senso diametralmente opposto. Ma cosa incide sulla fedeltà fiscale degli italiani? Ebbene, al riguardo Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani ha posto l’accento sul fatto che a concorrere sul peggioramento dell’indice della Tax Compliance è la burocrazia che ai soli contribuenti in possesso di partita Iva viene a costare complessivamente nel nostro Paese la bellezza di 19,2 miliardi di euro all’anno.

Milano: abolire le tasse dei negozi di vicinato

 Eliminare le tasse comunali per i negozi di vicinato, soprattutto per gli esercenti che decidono di lasciare l’insegna accesa anche di notte, lo propone l’assessore regionale al Commercio e Turismo Stefano Maullu al Comune di Milano per agevolare i piccoli commercianti milanesi e dare una boccata d’aria in tempi di crisi agli imprenditori milanesi. I negozi di vicinato, secondo l’art..4 del D.Lgs. 114/1998 sono esercizi aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10 mila abitanti o a 250 mq nel comuni con popolazione superiore.

Rimborsi fiscali: il punto nella Regione Basilicata

 Nei primi sette mesi di quest’anno sono stati erogati nella Regione Basilicata a favore dei contribuenti, pensionati, lavoratori dipendenti, liberi professionisti, lavoratori autonomi ed imprese, oltre 30 milioni di euro in rimborsi fiscali. A comunicarlo martedì scorso è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, specificando in particolare che oltre 6,9 milioni di euro hanno riguardato 11.486 rimborsi per imposte dirette, mentre oltre 23 milioni di euro sono stati complessivamente i rimborsi, 338 per la precisione, sull’imposta sul valore aggiunto (Iva). A completare la raffica dei rimborsi a favore dei contribuenti lucani, sempre nei primi sette mesi del 2010, ci sono 948 bonus per complessivi 393 mila euro, e 490 rimborsi per oltre 266 mila euro legati alle imposte indirette. In termini numerici anche nella Regione Basilicata, in linea con la tendenza a livello nazionale, i maggiori rimborsi sono andati ai pensionati ed ai lavoratori dipendenti, mentre in termini di controvalore erogato il grosso delle somme è stato riconosciuto a favore dei lavoratori autonomi e delle imprese.

Bonanni e riforma fiscale: occorre tassare i consumi

 Allo scopo di sostenere i redditi, Raffaele Bonanni, sindacalista italiano segretario nazionale della CISL, propone l’abbassamento delle aliquote ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Per compensare il mancato gettito fiscale, propone di spostare la tassazione sui consumi, per un intervento ispirato dall’equità perché chi consuma di più ha anche di più, sottolinea il segretario. Ma non solo aumenti, il leader ritiene che siano necessarie misure per bloccare il caro benzina agendo sull’Iva in modo da abbassarla quando il prezzo del carburante sale, ma anche intervenendo sulla tasse fisse che dobbiamo pagare sulla benzina, ovvero le accise, molte delle quali pesano sulla benzina da lungo tempo.

Rimborsi fiscali: boom erogazioni a famiglie ed imprese dell’Emilia-Romagna

 Nei primi sette mesi di quest’anno in Emilia-Romagna è caduta una vera e propria pioggia di rimborsi fiscali. A metterlo in evidenza nei giorni scorsi è stata la Direzione regionale in virtù del fatto che sono stati erogati alle imprese ed alle famiglie emiliano-romagnole, nel periodo da gennaio a luglio 2010, rimborsi fiscali per complessivi 735 milioni di euro, corrispondenti addirittura al 12,2% del totale nazionale di rimborsi erogati nello stesso periodo dalle Entrate in tutta Italia. Nel dettaglio, oltre 5.800 sono stati nel periodo i rimborsi sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) per un controvalore pari ad oltre 671,7 milioni di euro; oltre 55.200 sono stati i rimborsi di imposte dirette per un controvalore pari ad oltre 54 milioni di euro, mentre oltre 2.800 sono stati i bonus erogati per un controvalore pari ad oltre 1,1 milioni di euro.

Fisco: secondo la Cgia più tasse e meno benessere

 Che in Italia le tasse siano piuttosto alte sono d’accordo un po’ tutti. Su questo argomento si discute ormai da tempo e alcuni sostengono sia una delle cause dell’evasione: come si può aspettare che un cittadino “doni” quasi la metà dei suoi guadagni allo Stato? Ma i cittadini italiani, rispettosi della legge, pagano, pur storcendo il naso, sapendo però che saranno “ricompensati” da una spesa sociale degna di tale balzello. I resoconti però non sono così felici, parla la Cgia di Mestre: su ciascun italiano grava un peso tributario annuo di 7.359 euro, mentre in Germania la quota pro capite tocca i 6.919 euro.

Evasione fiscale: giro di vite sulle scommesse a rischio zero

 L’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale, ha annunciato una nuova offensiva attraverso il cosiddetto progetto “Rischio Scommessa” (Ri.Sco) che in particolare mira a colpire quelle imprese che, per quel che riguarda i contratti di prestito titoli, stipulano false scommesse con il preciso scopo di andare a truffare il Fisco. Al riguardo, citando operazioni sospette con aziende estere, nella rete della task force Antifrode dell’Agenzia delle Entrate sono cadute oltre 200 aziende italiane, di dimensioni medio piccole, nell’ambito di controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale ed in prevalenza nelle Regioni del Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Nel mirino dell’Amministrazione finanziaria dello Stato sono così finiti i cosiddetti “stock lending“, contratti stipulati facendo un vero e proprio gioco sporco sulle puntate in virtù del fatto che, a fronte di un esito scontato della scommessa, l’unica puntata è contro il Fisco al fine di trarne dei vantaggi.

Equitalia: le tasse si pagano a rate

 Il cosiddetto decreto milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri permette ai soggetti privati e alle imprese in serie difficoltà economiche (a causa soprattutto della crisi) di pagare le tasse e le imposte al Fisco mediante rateazione. Le tasse si pagano a rate per scelta ma soprattutto per necessità, visto che a tale formula accedono famiglie ed imprese in difficoltà economica che possono dilazionare i pagamenti anche fino a ben 72 rate mensili, ben sei anni. In molti casi, proprio grazie alla rateizzazione si salvano molte imprese dal fallimento. La facoltà di accesso alla rateizzazione è collegata ovviamente a uno stato di temporanea situazione di obiettiva difficoltà del destinatario della cartella di pagamento a causa di una carenza temporanea di liquidità finanziaria, crisi aziendale o altro motivo.

Evasione: Marche, operazione il fisco tra le onde

 A cavallo con il Ferragosto, in molte Regioni d’Italia, gli “007” dell’Agenzia delle entrate non sono andati in vacanza; è stata infatti messa in atto nei giorni scorsi, e continuerà anche per i prossimi, una massiccia campagna antievasione lungo le coste ed i litorali del nostro Paese con controlli su tutte quelle attività economiche che traggono buona parte dei propri ricavi annui nel periodo delle ferie estive. Stiamo parlando di bar, ristoranti, discoteche e stabilimenti balneari, ma anche i gestori delle attività portuali al fine di andare letteralmente a scovare contribuenti che sono nella realtà ad alta capacità contributiva mentre al Fisco dichiarano redditi bassi, spesso irrisori o addirittura nulli. Ebbene, questa campagna di controlli nei giorni scorsi c’è stata anche sul litorale della Regione Marche nell’ambito di un’operazione antievasione denominata “Il fisco tra le onde“.

Credito di imposta: nuovi codici tributo per il cinema

 Con una risoluzione, la numero 85/E pubblicata nella giornata di ieri, mercoledì 18 agosto 2010, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato il debutto di tre codici tributo affinché i beneficiari possano fruire del credito d’imposta; il bonus fiscale, in particolare, è a favore dell’industria del cinema in virtù dell’istituzione dei codici tributo “6826”, “6827” e “6828” per le imprese interessate. I bonus, in particolare, sono stati introdotti con la Legge numero 244 del 2007, ovverosia la “Finanziaria 2008”, e per la loro fruizione le imprese del settore interessate dovranno indicare il credito di imposta nel modello F24, ed in particolare nella sezione “Erario” in corrispondenza della colonna dove c’è scritto “Importi a credito compensati”. Il codice tributo per il credito di imposta legato agli apporti in denaro a beneficio della produzione di opere cinematografiche è “6826”; “6827” è il codice tributo per la fruizione del credito di imposta per i costi sostenuti dalle imprese di distribuzione cinematografica; “6828” è invece il codice tributo da utilizzare per la fruizione del credito d’imposta per i costi che l’impresa cinematografica sostiene al fine di digitalizzare le sale.

Agenzia Entrate Emilia-Romagna: semplificazione rapporto fisco – contribuente

 Anche nella Regione Emilia-Romagna gli ultimissimi dati forniti dall’Agenzia delle Entrate indicano che il rapporto tra il Fisco ed il contribuente si sta sempre di più sviluppando sul territorio sulla via della semplificazione. Nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, in accordo con quanto ha comunicato la Direzione regionale delle Entrate dell’Emilia-Romagna, sono stati erogati quasi mezzo milione di servizi; di questi, ben 84.225 hanno riguardato nel semestre gli interventi in materia di comunicazioni e di cartelle di pagamento, con un rialzo pari a quasi il 20% rispetto ai 71.708 interventi dei primi sei mesi del 2009. Luce verde, con un’ascesa del 7%, anche per gli interventi riguardanti le registrazioni di denunce di successione e di atti con ben 150 mila richieste, mentre gli interventi sulle partite Iva, in materia di cessazioni, rilascio e variazioni, sono più che raddoppiati passando da quota 18.155 del primo semestre 2009 ai 38.484 del periodo gennaio – giugno 2010.

Vip nel mirino del fisco: da Boldi a Vasco Rossi

 Sembra che i vip non possano avere pace: la Guardia di Finanza punta il mirino contro chi problemi di soldi non ne ha e a quanto ipotizzato non paga le tasse. Si tratta ovviamente per il momento di supposizioni sulla base di indagini delle autorità competenti ma il tutto resta ancora da verificare, ci tengono a precisare gli interessati. Caso della vita: era il 1992 e Massimo Boldi si preparava alle vacanze di Ferragosto in compagnia di un amico e due modelle bionde, era il set di “Sognando la California” quando le Fiamme Gialle fecero irruzione dullo yacth affermando che la barca fosse intestata a una società svizzera.

Evasione fiscale: giorni caldi in Toscana

 Gli ultimi, ma anche i prossimi giorni nella Regione Toscana sono stati e saranno molto ma molto caldi per quel che riguarda le azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale. La Direzione regionale delle Entrate ha infatti reso noto venerdì scorso che i funzionari del Fisco, che non vanno in vacanza, stanno passando al setaccio sul territorio regionale i bar, i ristoranti e gli stabilimenti balneari presso quelle zone e quelle aree ad elevata vocazione turistica. Non solo bar, ristoranti e stabilimenti balneari sono finiti sotto la lente del Fisco visto che i controlli sul territorio toscano riguardano e riguarderanno nei prossimi giorni, quelli più “caldi” per fare affari nelle zone di mare, anche i campeggi, gli alberghi, i locali notturni, i porti, le gelaterie e le trattorie.

A Roma Alemanno propone tassa sui cortei

 Alemanno propone un balzello che scatena non poche polemiche. Ha proposto una sorta di tassa sui cortei. Ha rivelato che é allo studio una delibera apposita per introdurre un contributo ai servizi nel caso delle grandi manifestazioni nazionali. La ratio della nuova tassa é un senso di equità: nelle grandi manifestazioni nazionali ci deve essere anche il pagamento dei servizi, ha sottolineato il sindaco.