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Arriva la super banca fiscale

È in dirittura d’arrivo il decreto direttoriale per l’integrazione delle banche dati del sistema informativo della fiscalità, derivante dall’unione con diversi archivi amministrativi. Lo ha dichiarato il direttore del Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, Fabrizia Lapecorella, intervenuta in audizione presso la commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria.

La Banca dati fiscale è fondamentale per il funzionamento di una serie strumenti per la lotta all’evasione, come il famoso redditometro che metterà a confronto il reddito dichiarato con le spese sostenute dal contribuente, le spese pluriennali e quelle quotidiane calcolate sulla media Istat per famiglia e area geografica.

La super banca dati fiscale è stata pensata con la Finanziaria del 2007, nell’ambito di una disciplina che stabiliva l’interoperabilità degli archivi informatici. L’articolo 1, comma 56 della legge n. 296/2006 ha previsto l’istituzione del sistema integrato delle banche dati in materia tributaria e finanziaria, per la condivisione e lo scambio di informazioni dell’intero settore pubblico.  L’obiettivo è far «dialogare» i sistemi informativi in possesso delle singole strutture dell’amministrazione finanziaria.

La super banca dati del Fisco in arrivo, vedrà collaborare Agenzia delle entrate, agenzia del territorio, agenzia delle dogane e Fiamme Gialle, per effettuare controlli fiscali, basandosi su una super banca dati fiscali da cui attingere informazioni. La super banca permetterà anche di operare in maniera più veloce e agile.

Per l’attuazione delle strategie di integrazione è stata coinvolta anche Sogei, la società Ict del Mef. «In questi anni, dal 2008 ad oggi, sono state intraprese diverse azioni, per far fronte ad alcune criticità del sistema informativo del fisco. Avere a disposizione un archivio integrato con un’alta qualità dei dati costituisce un aspetto fondamentale per facilitare la lotta all’evasione fiscale, e per avere un controllo sui conti correnti da parte del Fisco», ha concluso Fabrizia Lapecorella.