Home » Imponibile » Umbria contraria al ticket sanitario: è una tassa ingiusta

Umbria contraria al ticket sanitario: è una tassa ingiusta

Tra le varie regioni che si stanno opponendo all’introduzione dei ticket sanitari a partire dalla giornata odierna, l’Umbria è sicuramente una delle più agguerrite: la misura in questione, come è noto, è stata introdotta dalla manovra finanziaria approvata la scorsa settimana, ma sta già incontrando numerosi malumori. Che cosa non convince gli enti locali? Il no della giunta umbra è stato netto, quindi dovrebbero essere scongiurati i dieci euro che sono previsti per le prestazioni specialistiche. Il governatore Catiuscia Marini non ha usato mezzi termini per definire questo provvedimento, parlando chiaramente di una tassa totalmente ingiusta e iniqua, visto che i principali contribuenti che vengono colpiti sono i cittadini medi e in cambio non si dà loro alcun tipo di miglioramento o potenziamento del servizio stesso.

Quello che ha spiazzato la regione, in particolare, è la mancata distinzione tra il costo del ticket, una vera e propria imposta da aggiungere al già pesante gravame tributario che sopporta la gente, e il reddito delle persone che hanno bisogno di queste prestazioni sanitarie, senz’altro necessarie, ma che devono sempre essere commisurate alle capacità economiche dell’individuo. Il problema verrà comunque approfondito proprio nel corso di questa giornata, in modo da comprendere quali provvedimenti sono i più giusti da adottare in questo momento.

C’è un altro dettaglio che poi non bisogna trascurare; in effetti, le regioni italiane non hanno alcun obbligo di imporre il pagamento del ticket sanitario, una delle opzioni possibili è quella della non applicazione, ma al contempo deve essere assicurata una misura alternativa che sia in grado di mantenere l’equilibrio economico-finanziario. Il settore sanitario umbro, tra l’altro, non vive uno dei suoi momenti migliori: le Asl, in particolare, devono far fronte a una vera e propria fuga di pazienti (soprattutto a Foligno e Terni), segno che il bacino d’utenza non intende premiare il funzionamento delle varie aziende.

2 commenti su “Umbria contraria al ticket sanitario: è una tassa ingiusta”

I commenti sono chiusi.