Ticket sanitari differenziati in Toscana

In Toscana è stato introdotto il  ticket sanitario differenziato in base al reddito. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare come il ticket sulla farmaceutica venga introdotto in Regione per la prima volta, e come al riguardo siano già in corso i contatti con le farmacie al fine di rendere pienamente operativa la misura. In particolare, per tutti i cittadini della Regione Toscana che non sono esenti, il pagamento del ticket sarà modulato sul proprio reddito, con le aziende farmaceutiche che in merito faranno di tutto per rendere la procedura quanto più semplice possibile. A giorni, inoltre, partirà anche una campagna informativa che coinvolgerà proprio le farmacie attraverso l’affissione di locandine e manifesti; e lo stesso dicasi anche per gli studi medici, ed i presidi di pronto soccorso al fine di informare nel modo migliore possibile tutti i cittadini.

Ticket sanitari: Cgil, sono da abolire

Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici non sono passati di certo inosservati i ticket sanitari che sono stati introdotti per recuperare quelle risorse, assieme a tutte le altre misure, che permettano di blindare i conti pubblici e, di conseguenza, allontanare la speculazione da Piazza Affari e soprattutto dai titoli di Stato. L’introduzione dei ticket sanitari in Italia non è piaciuta a molte Regioni che, infatti, li hanno congelati nell’attesa di poter fare ordine, e soprattutto quattro conti, per capire se queste risorse possano essere reperite da qualche altra parte nel bilancio. Anche la Cgil ha ben accolto la decisione di alcune Regioni di congelare i ticket sanitari visto che, altrimenti, al posto della sanità pubblica si va a favorire il mercato della salute privato.

Umbria contraria al ticket sanitario: è una tassa ingiusta

Tra le varie regioni che si stanno opponendo all’introduzione dei ticket sanitari a partire dalla giornata odierna, l’Umbria è sicuramente una delle più agguerrite: la misura in questione, come è noto, è stata introdotta dalla manovra finanziaria approvata la scorsa settimana, ma sta già incontrando numerosi malumori. Che cosa non convince gli enti locali? Il no della giunta umbra è stato netto, quindi dovrebbero essere scongiurati i dieci euro che sono previsti per le prestazioni specialistiche. Il governatore Catiuscia Marini non ha usato mezzi termini per definire questo provvedimento, parlando chiaramente di una tassa totalmente ingiusta e iniqua, visto che i principali contribuenti che vengono colpiti sono i cittadini medi e in cambio non si dà loro alcun tipo di miglioramento o potenziamento del servizio stesso.