Home » Agevolazioni Fiscali » Zone franche esentasse per 22 città italiane

Zone franche esentasse per 22 città italiane

Il governo ha fornito il suo assenso per il via libera alle cosiddette “Zone Franche Urbane”: per essere più precisi, la decisione è stata presa dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il quale provvederà a firmare i relativi contratti nel corso della giornata di domani, alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In sostanza, si tratta di 22 zone dell’Italia e, per l’appunto, i contratti verranno posti in essere con i sindaci dei 22 comuni interessati dal progetto. Cosa sono queste “zone franche”? L’annuncio è arrivato direttamente dallo stesso ministero, il quale ha spiegato che l’iniziativa va a inserirsi nell’ambito del piano straordinario approntato dal Governo per il sud del nostro paese.

 


Tornando dunque a parlare di economia e Mezzogiorno (ma non solo di esso), l’intento è quello di offrire una valida possibilità di rilancio a quei quartieri caratterizzati da un forte degrado socio-economico, attraverso sostegni alla nascita di imprese di piccole dimensioni, grazie soprattutto ad alcune esenzioni fiscali e previdenziali che dureranno vari anni. Tali zone esentasse, pertanto, avranno l’obiettivo di formare e lanciare migliaia di posti di lavoro. Bisogna inoltre precisare che la selezione delle zone franche urbane è stata effettuata prendendo a riferimento un numero molto alto di indicatori macroeconomici.

 

L’iniziativa riguarderà ben undici regioni italiane: le zone esentasse sorgeranno infatti in Sicilia (nei comuni di Catania, Gela ed Erice), in Calabria (Crotone, Rossano e Lamezia Terme), in Basilicata (comune di Matera), in Puglia (Taranto, Lecce e Andria), in Campania (Napoli, Torre Annunziata e Mondragone), in Molise (Campobasso), in Sardegna (Cagliari, Iglesias e Quartu Sant’Elena), nel Lazio (Velletri e Sora), in Abruzzo (Pescara), in Toscana (Massa Carrara) e infine in Liguria, nel comune di Ventimiglia. La cerimonia per la firma dei contratti, come già anticipato, si terrà domani mattina alle 11:30, presso il Ministero dello Sviluppo Economico a via Veneto.