Tasse rendite e transazioni finanziarie

Aumentare, con la sola esclusione dei titoli di Stato, le tasse sulle rendite finanziarie, portandole dal 12,5% al 20%. Introdurre una tassa sui patrimoni sopra i due milioni di euro, tassare le transazioni finanziarie, ed inasprire la lotta all’evasione fiscale. Questo è quanto, in estrema sintesi, sono tornate a chiedere ed a ribadire congiuntamente l’Adusbef e la Federconsumatori che nel frattempo hanno fatto i calcoli sugli effetti che i rincari e la manovra finanziaria avranno sulle tasche dei cittadini solo per il corrente anno. Ebbene, tra rincari nei trasporti, e quelli per alimentari, servizi bancari, assicurazioni e tariffe varie, la stangata 2001 è pesante, pesantissima, e pari a ben 1.461 euro medi a famiglia.

Ma non finisce qui visto che bisogna aggiungere anche 1772 euro medi a famiglia di salasso “grazie” alla manovra triennale di correzione dei conti pubblici del Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti. Ragion per cui, complessivamente, la mazzata supera ampiamente i 3.200 euro annui a famiglia per effetto, considerando solo la manovra, dei tagli alla sanità, l’aumento delle accise sulla benzina e sul diesel, il bollo sul deposito titoli bancario sopra i 50 mila euro di patrimonio, il blocco della rivalutazione delle pensioni, ma anche la stangata sulle detrazioni e sulle deduzioni fiscali secondo l’odiata logica dei tagli lineari.

Insomma, per blindare i conti pubblici, e per allontanare la speculazione sul nostro debito pubblico, il risultato è quello di un progressivo impoverimento degli italiani. Si sarebbe potuto evitare tutto ciò? Ebbene, secondo Adusbef e Federconsumatori, per voce dei rispettivi presidenti, Elio Lanutti e Rosario Trefiletti,  buona parte di questi soldi, se non tutti, si potevano trovare con il coraggio della politica, partendo dall’abolizione delle Province, e passando per la vendita delle riserve auree, l’accorpamento dei piccoli Comuni, ed il taglio, stavolta sì indiscriminato, dei privilegi a partire dagli stipendi esosi dei manager pubblici.