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Tasse: pressione fiscale più elevata in Lombardia

In Italia, quando si parla di tasse e di pressione fiscale, sono i contribuenti lombardi quelli ad essere più tartassati. A rivelarlo è uno studio della Cgia di Mestre che al riguardo ha effettuato un confronto su scala regionale sul gettito fiscale derivate dalle tasse versate dall’intera platea dei contribuenti, siano essi imprese, pensionati, lavoratori dipendenti o lavoratori autonomi. Analizzando le 20 Regioni italiane, e prendendo a riferimento gli ultimi dati ufficiali e consolidati, relativi all’anno 2007, l’Associazione degli artigiani mestrina ha rilevato come i contribuenti lombardi versino ogni anno in media sia allo Stato centrale, sia ai governi locali, un ammontare complessivo di tasse pari a ben 12.456 euro, corrispondenti ad una media di 1038 euro al mese. Al secondo ed al terzo posto di questa speciale classifica dei contribuenti più tartassati ci sono poi la Valle d’Aosta, dove si pagano in media ben 11.708 euro di tasse, e poi l’Emilia-Romagna con 10716 euro. Al quarto, al quinto ed al sesto posto ci sono poi il Trentino Alto Adige, il Piemonte ed il Veneto con, rispettivamente, 9.854 euro pro-capite, 9.784 euro e 9.507 euro.

Si evince quindi come l’ammontare maggiore di tasse pro-capite in Italia sia pagato dai contribuenti del Nord, mentre è al Sud che i valori crollano rispetto ad una media nazionale di 8.662 euro pro-capite. Nel dettaglio, la Cgia di Mestre ha rilevato come in fondo alla classifica ci siano i contribuenti pugliesi, quelli lucani e quelli calabresi con un ammontare di tasse pro-capite pari, rispettivamente, a 5.206 euro, 5.182 euro e 4.953 euro rispetto invece ad una media pro-capite che nel Nord Italia è più che doppia e pari a 10.790 euro pro-capite; nel Centro Italia la media scende a 9.454 euro mentre al Sud il valore crolla a 5.470 euro pro-capite.

Questo forte divario in termini di contribuzione tra Nord e Sud dovrebbe in teoria andare a ridursi con il federalismo fiscale sulla cui attuazione nell’immediato, comunque, sorgono forti dubbi visto che nei primi anni la riforma dello Stato in senso federalista necessita probabilmente di una copertura finanziaria.