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Tassa passi sull’Adriatica e sulla Romea: rivolta degli imprenditori

Siamo alla ricerca di un posto da mezz’ora, iniziamo a innervosirci, ma si sa, il traffico cittadino genera nervosismo che dobbiamo cercare di tenere a bada se non vogliamo rovinarci la giornata…Durante questi ragionamenti però il posto non sbuca…invece no, eccolo lì, sembra proprio ci stia aspettando, ci avviciniamo prima che qualche altro automobilista noti la preda e siamo lì pronti ad effettuare la manovra. Delusione: é un passo carrabile. Croce per gli automobilisti costretti a continuare la loro ricerca e croce e delizia dei proprietari di casa che hanno sì il posto libero ma sono costretti a pagare la tassa.

E le tasse aumentano vertiginosamente. Parla Ermano Chieregatti, titolare di un noto bar di Polesella, che si affaccia sul territorio extraurbano della Statale 16 Adriatica, dai primi anni 2000 e che, per una legge del 1997, ha visto un aumento esponenziale della tassa di concessione dell’Anas che lo ha messo in condizioni di non riuscire più a pagare.

Ha ben 60mila euro di arretrati da pagare per il suo passo carraio:

All’improvviso la somma è passata da 1.500 euro a 10mila all’anno — ha affermato Chieregatti —. Una cifra che non posso permettermi di pagare. Nella mia stessa situazione ci sono anche molte altre persone e, tutti assieme, abbiamo deciso di fare squadra perché qualcosa possa cambiare. Sappiamo che, anche per i privati, c’è stato un notevole incremento della tassa e facciamo appello anche a loro per proseguire nella nostra battaglia.

E’ nato infatti il Comitato Passi Carrai che si estende in tutto il Veneto ma si spera l’estensione anche ad altre città d’Italia che si affacciano sulla statale Adriatica.

Si stanno registrando molte segnalazioni anche lungo la Romea, nei comuni di Rosolina e Porto Viro, testimonianza che il problema sta crescendo. Sia chiaro, non chiediamo di non pagare, ma quantomeno che questo avvenga in maniera equa e non con importi che non opprimano tutti coloro che risiedono lungo la Statale 16 – conclude Chieregatti.