Un unico sito web per Entrate e Territorio

Non più due siti internet separati, ma uno solo: il web ha profondamente modificato l’Inps e i suoi servizi, ora tocca anche all’Agenzia delle Entrate e all’Agenzia del Territorio (vedi anche Riforma del catasto e tempi per effettuarla). I due enti hanno perfezionato questa sorta di fusione, la quale prevede che tutti i servizi messi a disposizione online siano fruibili direttamente dal portale della nostra amministrazione finanziaria. L’intera operazione a cui si sta facendo riferimento non è altro che una conseguenza dell’integrazione tra i vari siti istituzionali che è stata richiesta dai provvedimenti di revisione di spesa (la cosiddetta spending review per la precisione).

Comincia oggi la stagione dedicata al cinque per mille

Da oggi e fino al prossimo 7 maggio si “svolgerà” l’intera stagione dedicata al cinque per mille di quest’anno (vedi anche Il 1° ottobre scadono alcuni termini del cinque per mille). Si tratta dell’arco temporale scelto per essere ammessi al beneficio in questione, la celebre quota dell’Irpef. In pratica, la nostra amministrazione finanziaria si è rivolta con la circolare 6/E alle associazioni sportive dilettantistiche e agli enti di volontariato, prendendo spunto da quelle che sono state le dichiarazioni dei redditi dello scorso anno.

Sciopero contro spending review guidato da Cgil

Scendono in piazza i lavoratori del settore pubblico guidati da Cgil e Uil contro i tagli al settore contenuti nel decreto sulla spending review del Governo Monti.

Con lo slogan “abbiamo già dato” insorgono 30 mila dipendenti del settore pubblico, ma la discussione ruota intorno ai grandi assenti cioè i lavoratori della Cisl. Così la Camusso ha commentato l’assenteismo:

Pubblico impiego preso di mira nella spending review

Nel documento della spending review tra tagli e mobilità è stato preso di mira il pubblico impiego, che da diversi mesi è oggetto di discussione. L’Italia dopotutto si è dimostrato lo Stato degli sprechi ed il settore pubblico è ovviamente il principale indagato sotto questo aspetto.

Aumento IVA scongiurato?

Il documento chiamato “spending review” approvato in via definitiva l’8 agosto scorso con 371 voti a favore, 86 contrari e 22 astenuti ha come fine ultimo quello di scongiurare l’aumento dell’IVA al 23% già programmato da mesi dal Governo Monti. Con la scusa di perseguire questo obiettivo i tagli ed i sacrifici richiesti sono molti e nel caso in cui non basteranno, secondo il Governo, a scongiurare l’aumento dell’IVA al 23% allora il Paese potrebbe richiedere aiuti esterni.

Categorie IVA

Dettaglio misure spending review

Il documento presentato da Bondi con cui il Governo si impegna a limitare le spese pubbliche agisce sui conti a 360° senza escludere nessun ambito particolare. All’interno si trova conferma sulle aspettative dei cittadini riguardo all’IVA (almeno in parte) oltre che i tagli ai costi della politica che l’opinione pubblica attendeva.

Per quanto riguarda l’IVA vi sarà la “sospensione per l’anno 2012 dell’incremento dell’Iva e riduzione dell’incremento dell’Iva a decorrere dall’anno 2013” secondo quanto riportato nel documento. Pur non essendoci un ritorno alle condizioni pre-Governo Tecnico si elimina per il momento il rischio di nuovi aumenti diretti sul costo della vita.

Spending Review, nessun taglio al Quirinale

Oggi il commissario per la spending review Enrico Bondi ha incontrato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda e si iniziano ad intravedere le linee guida del provvedimento.

Dalla bozza emerge subito che “il commissario svolgerà funzioni di supervisione, monitoraggio e coordinamento dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni” e per adempiere ai suoi compiti gli è stato conferito il potere “di chiedere informazioni e documenti alle singole amministrazioni, nonchè di disporre che vengano svolte ispezioni a cura del l’Ispettorato per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.

I provvedimenti in programma non riguarderanno il Quirinale; il documento che sarà presentato entro 15 giorni non conterrà infatti norme per regolamentare le finanze e la spesa nè della presidenza della Repubblica ne della Corte Costituzionale nè del Parlamento, dato che si tratta di organi che per costituzione godono di autonomia sotto questi punti di vista.

Spending Review approvato dal Consiglio dei Ministri

Mario Monti scatenato difende il suo operato parlando dello spending review, ancora al vaglio della stampa che prova a capire le novità introdotte. La pressione fiscale, secondo il Premier, è dovuta in parte anche alle responsabilità del passato (e non si può certo dire il contrario, dato che questi sono gli effetti di bilanci errati protratti per anni) e il punto cardine su cui lavorare resta l’evasione fiscale. Nel momento in cui tutti pagheranno le tasse infatti la pressione sarà destinata a scendere sensibilmente, anche se quel momento sembra allontanarsi invece che avvicinarsi nonostante il lavoro sui conti pubblici è in corso già da mesi.

Monti annuncia anche che per diminuire le tasse “è necessario rivedere enti e società, compresa la Rai, dove la logica della trasparenza, del merito, dell’indipendenza della politica non è garantita” e ci si aspetta quindi che la prossima mossa del Governo sarà proprio orientata verso gli enti pubblici, dove dovrà essere garantita la trasparenza di cui parla lo stesso Monti.