Ricevute e scontrini, niente più obbligo dal 2017

Dal 2017 in poi i commercianti e gli esercenti non saranno più tenuti obbligatoriamente ad emettere scontrini e ricevute fiscali, tuttavia potranno optare per l’invio telematico degli incassi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, così come già si verifica per gli esercizi della grande distribuzione organizzata.

L’evasione fiscale degli stabilimenti romagnoli

Ferragosto, Fisco mio non ti conosco: potrebbe essere riadattato in questa maniera il celebre proverbio se si vuole far riferimento a quanto accertato dalla Guardia di Finanza in Romagna, più precisamente nei principali stabilimenti balneari che rendono la zona così gettonata. In pratica, un bagnino su due ha evaso le tasse, chi in maniera vistosa, chi con sotterfugi più raffinati. Sono stati soprattutto gli studi di settore a consentire di capire quanti furbetti avevano tentato di farla franca, con cento proprietari di questi stabilimenti che hanno provveduto a dichiarare non oltre ventiduemila euro.

Mancata emissione scontrini Milano

L’evasione fiscale in Italia è nel mirino del Governo; le misure di austerità prese per sostenere i conti dello Stato si devono in buona parte anche ai “furbetti” tipici Italiani, che ora cominciano a rivedere la propria posizione anche se ormai potrebbe essere troppo tardi.

Blitz anti-evasione a Brescia

Ancora blitz della Guardia di Finanza, questa volta a Brecia; dopo le manovre economiche del Governo Monti una delle discussioni più accese (ed interessanti) è quella volta a far emergere le abitudini poco “morali” di una certa fascia di cittadini italiani che, per anni, hanno vissuto alle spalle dei bravi contribuenti.

L’esercito di evasori fiscali è estremamente ampio; dal piccolo commerciante alla grande azienda sappiamo che i milioni tolti al fisco sono moltissimi, passando poi per i volti dello spettacolo ed i finti nullatenenti le cifre raggiungono importi spaventosi. Dal blitz di Cortina i controlli della Guardia di Finanza si sono intensificati e sono arrivati direttamente in prima pagina nella cronaca italiana, come se l’Agenzia delle Entrate volesse “scusarsi” per gli anni passati a tacere.