L’Olanda è il paradiso fiscale delle multinazionali

Non più semplici centri offshore o sperduti territori d’oltreoceano, ma vere e proprie nazioni: le compagnie di Internet e le grandi multinazionali guardano con sempre maggiore interesse a paradisi fiscali che in pochi si aspetterebbero. Un esempio interessante è offerto dall’Olanda. È qui che Yahoo!, Google e Dell (solo per citare tre nomi) hanno deciso di aprire delle loro sedi, in modo da sfruttare nel migliore dei modi la politica fiscale più “morbida”. I Paesi Bassi sono fortemente preoccupati per questa reputazione che rischia di essere rovinata, tanto è vero che il parlamento locale ha già chiesto dei chiarimenti molto precisi al Ministero delle Finanze.

Olanda: nuova tassa sui proventi del gioco d’azzardo

Il gioco d’azzardo online è diventato un po’ più oneroso, almeno per quel che riguarda gli appassionati olandesi del gioco del poker e delle altre sue varianti: in effetti, è ormai entrata in vigore da circa un mese la nuova imposta nazionale che va a colpire proprio i proventi che derivano da questo business che ha conosciuto negli ultimi anni una fortuna crescente. Febbraio è stato il primo mese, all’interno del territorio dei Paesi Bassi, in cui tutti i guadagni realizzati mediante il gaming online sono stati sottoposti al relativo carico fiscale. Perché si è arrivati a una decisione di questo tipo? Il provvedimento che ha stabilito nel dettaglio i versamenti da effettuare è stato adottato dal governo olandese; si tratta, nello specifico, del Betting and Gaming Tax Act, testo normativo che impone agli scommettitori e, in un senso più lato, a qualunque soggetto abbia ottenuto delle vincite relative a premi superiori a 454 euro, grazie soprattutto all’abilità nel gioco d’azzardo, di versare all’amministrazione finanziaria una cifra abbastanza consistente dell’incasso, vale a dire il 29% del totale. La legge presenta inoltre un’interessante particolarità.

 

Olanda: bollo addio, nuova tassa a Km

Il pagamento del bollo auto é un appuntamento dal quale nessuno può esimersi. La tassa automobilistica regionale, meglio conosciuta come bollo è una tassa di proprietà sul possesso di un veicolo da parte di un cittadino italiano. La spesa per la tassa non è fissa, ma varia in base alla regione di residenza del cittadino e al tipo di autovettura immatricolata. Bisogna fare attenzione a essere puntuali nel pagarla perchè le penali potrebbero essere anche pari al 30% dell’importo.

In Olanda il bollo auto non esisterà più. O meglio, per essere precisi, non sarà più una tassa fissa: dal 2012 gli automobilisti olandesi dovranno pagare una nuova tassa a chilometro percorso. La misura, secondo il governo che l’ha emanata, permetterà di ridurre il traffico e limitare le emissioni di CO2 del 10%.

Tremonti prosegue la stretta offshore sulle tasse

Una delle novità introdotte con le ultime misure anti-crisi firmate dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, potrebbero rovinare i sonni tranquilli di molti imprenditori che hanno deciso di sviluppare una fitta rete di società in paesi europei vantaggiosi dal punto di vista fiscale. Infatti, vengono estese a tutti i paesi stranieri le regole che sono attualmente previste per i paradisi fiscali veri e propri. Per fare un esempio, se una società controllata da soggetti italiani, ma con sede all’estero, pagasse localmente meno tributi rispetto a quello che succederebbe in patria, allora dovrà provvedere a versare la differenza al suo fisco nazionale. Qual è l’intento della norma? Sostanzialmente si vogliono limitare al massimo gli arbitraggi fiscali, vale a dire la scelta di collocare la sede di un’impresa in un paese che consente di pagare meno tasse. Sarà ora compito delle banche documentare che gran parte delle fonti di finanziamento e dei ricavi sono nate nel territorio di insediamento.

l’Olanda tassa la marijuana

Se si decide di imporre una tassa sulla marijuana, lo si fa per disincentivarne il consumo? Abbiamo i nostri dubbi. La proposta è già stata votata dal consiglio comunale della città di Oakland in California e In Olanda sembra si decida per la stessa misura. Lo ha affermato ai giornalisti il parlamentare Boris van der Ham:

Potrebbe prendere in considerazione l’imposizione di una tassa straordinaria sulla cannabis per aumentare le entrate del Tesoro.

In America si sno formati due schieramenti: secondo i leader delle associazioni pro-cannabis la tassa aiuterà le casse comunali. Gli oppositori invece temono che far pagare tasse su una droga che per la California é tuttora illegale altro non sia che una porta che si apre per la legalizzazione della sostanza. In Olanda dove lo spinello è legale ormai da decenni e tassare la marijuana servirebbe quindi per rimpinguare le casse pubbliche: ne sono convinti gli esponenti del partito liberale di centro D66.

Saranno soppresse (o almeno ridotte) le tasse aeroportuali?

Solo alla fine dello scorso anno, entrava in vigore un nuovo regolamento dell’Unione Europea che di fatto ha reso obbligatoria per le compagnie aeree l’inclusione di tutte le componenti del prezzo finale del biglietto già dall’inizio della transazione o sulla pubblicità. Quanti di noi infatti fino allo scorso anno hanno acquistato a prezzi stracciati biglietti aerei, o meglio, credevano di acuistarli a prezzi irrisori, ma una volta conclusa la trattativa finale on line, compariva il verdetto finale con costi comprensivi di tasse e quant’altro? Dal primo gennaio del 2008 l’Antitrust ha comminato ben sei condanne con sanzioni per 47.500 euro.

Le multe riguardavano pubblicità di tariffe aeree considerate ingannevoli. Spesso appunto su riviste e giornale apparivano strepitose offerte che promettevano viaggi a prezzi molto bassi, omettendo di dichiarare tasse e supplementi aggiuntivi che ci veniva rivelato solo quando si arrivava, quasi, a scrivere il numero della carta di credito. Ora grazie alla cosiddetta trasparenza dei prezzi é piu facile comparare i prezzi tra le diverse compagnie aeree.