Risoluzione delle Entrate su imposte e contributi assicurativi

La giornata di ieri, venerdì 31 maggio 2013, è stata sfruttata dalla nostra amministrazione finanziaria per rendere pubblica la risoluzione 38/E: il documento in questione ha precisato un aspetto di non poco conto per quel che riguarda l’imposta che è dovuta dalle società del comparto assicurativo. In pratica, se tale tributo (vedi anche Il codice tributo per l’imposta sulle assicurazioni estere), come anche il contributo destinato al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sui premi per la Rc Auto e il contributo al Fondo di solidarietà per le vittime di estorsione e usura non sono corrisposti in maniera spontanea, allora si può fare riferimento alla soluzione obbligatoria.

Tabacchi lavorati: il codice tributo per il monopolio fiscale

I tabacchi lavorati (sigarette, sigari, trinciati, tabacco da fiuto o da mastico) devono avere in maniera obbligatoria un contrassegno per poter circolare nel territorio dello Stato: questo stesso contrassegno, inoltre, deve essere caratterizzato da una piccola striscia, la quale è nota a tutti i fumatori e che riporta ben in evidenza la dicitura “monopolio fiscale”. Non si tratta di una striscia qualsiasi, ma di quella che deve essere pagata direttamente all’Aams (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato). Come si effettua il versamento in questione?

Il 30 aprile scade il versamento dell’imposta sulle assicurazioni

Il mese di aprile sta scorrendo velocemente e con la sua conclusione si avvicina anche una scadenza fiscale di un certo rilievo: fra cinque giorni esatti, infatti, scadrà il termine relativo al versamento dell’imposta sui premi e sugli accessori che sono stati incassati dalle imprese del comparto assicurativo. Ovviamente, gli importi in questione devono riguardare lo scorso mese di marzo, quindi le annotazioni necessitano di precisione e riferimenti appropriati. Oltre a questi elementi, poi, le stesse aziende di cui si sta parlando hanno l’obbligo di elencare i conguagli di imposta che possono essere eventualmente sorti sui premi e gli accessori che sono stati incassati a febbraio. Come si provvede a tutto questo?

Giochi a distanza, le Entrate istituiscono i codici tributo

Il cosiddetto “gioco a distanza” di cui spesso si sente tanto parlare è regolato da uno specifico testo normativo, il Decreto Direttoriale 2011/190, il quale è stato predisposto dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e che risale ormai a due anni fa: in base a questo documento, sono stati stilati diversi obblighi e doveri che bisogna assolutamente rispettare. Ad esempio, quando si tratta di affrontare una concessione, i soggetti coinvolti devono compilare un apposito modulo che viene messo a disposizione dal sito web della stessa amministrazione. L’Agenzia delle Entrate ha reso ancora più completo questo quadro, portando un po’ di chiarezza in merito agli adempimenti fiscali che devono essere effettuati in relazione all’F24 Accise. Nello specifico, è stata la risoluzione 81/E della nostra amministrazione finanziaria a rinnovare il settore, introducendo una lunga serie di codici tributo che fanno riferimento alle casistiche più svariate.

Modello F24: due codici tributo per i Monopoli di Stato

Il modello F24 si arricchisce di due nuovi codici tributo che andranno a completare le principali dichiarazioni fiscali: si tratta dei codici 2848 e 2849, i quali sono stati introdotti dalla nostra amministrazione finanziaria per il versamento di importi determinati. In effetti, queste novità si riferiscono nello specifico a quelle somme che devono essere pagate in relazione ai diritti di scritturazione delle rivendite di generi monopolistici, oltre alle ricevitorie attive nel lotto. Quindi, l’obbligo viene posto in essere nei confronti dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. I codici in questione sono facilmente rilevabili dall’ultimo documento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, vale a dire la risoluzione 60/E, resa pubblica proprio nel corso della giornata di ieri. Appunto, la pubblicazione è recentissima e fresca, ma in realtà tutto è nato lo scorso 6 aprile, quando l’organo del ministero delle Finanze e le Entrate stesse si accordarono in tal senso, per ottenere un ambito tributario più chiaro possibile.

Modello F24 Accise: compensazione ruoli, pronto il codice tributo

E’ pronto il codice tributo relativo alla compensazione dei ruoli over 1500 euro. A darne notizia in data odierna, lunedì 21 febbraio 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il codice tributo scenda in pista al fine di poter andare a compensare, anche in misura parziale, gli eventuali crediti di imposta con il modello “F24 Accise”. Solo ed esclusivamente in formato elettronico, il modulo di versamento unificato, precisa l’Amministrazione finanziaria dello Stato con un comunicato ufficiale, è disponibile sul sito Internet www.agenziaentrate.gov.it. In merito al codice da utilizzare, questo si trova negli  “importi a debito versati” della sezione “Accise/monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione“. Tutto questo è spiegato dall’Agenzia delle Entrate in una risoluzione, la numero 18/E, che è stata diffusa dall’Amministrazione finanziaria dello Stato tenendo conto del Decreto Legge numero 78 del 2010.

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Modello F24 Accise: istituito il codice per gli interessi su sanzioni

La risoluzione 39/E dell’Agenzia delle Entrate risale ormai a tre giorni fa, ma rappresenta un fondamentale punto di riferimento per quel che concerne la compilazione fiscale: in effetti, è stato proprio questo specifico documento a istituire l’apposito codice tributo (per l’esattezza si tratta del codice 5213) che deve essere utilizzato dai contribuenti per indicare che gli interessi relativi al versamento rateale delle multe sono stati saldati. Per essere più precisi, inoltre, c’è da dire che si tratta delle sanzioni pecuniarie che vengono lanciate dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato circa le violazioni sui giochi illegali o irregolari. Il testo normativo di riferimento in questo senso è la legge 689 del 1981 (recante appunto le sanzioni amministrative): in essa sono indicate le modifiche apportate al sistema penale, ma l’articolo più interessante per il caso di specie è il 26, visto che va a disciplinare le sanzioni pecuniarie dell’autorità giudiziaria o di quella amministrativa da irrogare nei confronti di un contribuente che si trova in una situazione di disagio economico e, per questo motivo, costretto a pagare la multa mediante la modalità rateale.

Modello F24: arriva il codice tributo per il bingo

La risoluzione 4/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha portato alcune precisazioni per quel che riguarda i versamenti da effettuare con il modello F24: per essere più precisi, la stessa Agenzia ha “estratto” uno specifico numero che consentirà ai concessionari del gioco del bingo, effettuato tramite una partecipazione a distanza, di versare con l’F24 Accise sia il prelievo dell’Erario sia il compenso che è dovuto al controllore centralizzato dello stesso gioco. Il codice tributo che è stato scelto a tal proposito è il 5212, quindi si tratta di un solo numero che permetterà di pagare il normale prelievo tributario e la parcella del controllore del bingo. Se si vuole spiegare la questione in termini ancora più semplicistici, si può allora dire che siamo di fronte a una imposta unica che deve essere destinata all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (l’organo del ministero dell’Economia e delle Finanze, preposto alla gestione del gioco pubblico nel nostro paese), in base alle modalità e ai termini che sono stati dettati dal decreto direttoriale dello scorso 16 novembre: questo testo normativo, infatti, ha contribuito a modificare la disciplina che era contenuta in un precedente decreto del 2007.