RdC e Assegno di inclusione: un passaggio necessario

Il Reddito di cittadinanza si avvia verso la sua fase finale e, da gennaio 2024, sarà definitivamente rimpiazzato dall’assegno di inclusione, che si rivolge esclusivamente a nuclei familiari con:

  • minorenni
  • disabili
  • over 60

Per queste categorie di persone, RdC prosegue fino al 31 dicembre 2023, per poi essere sostituito in via permanente dall’Assegno di inclusione.

Ma vediamo insieme come e perché si è arrivati a questa scelta e cosa riserva il futuro agli ex percettori del Reddito di Cittadinanza.

Assegno di inclusione

Inps, presentazioni telematiche anche per i piccoli coltivatori

Una delle note di due giorni fa che sono state pubblicate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è entrata nel merito degli adempimenti relativi ai piccoli coltivatori diretti: nel dettaglio, a partire dal prossimo 1° gennaio verrà resa effettiva la modalità per la presentazione delle domande degli assegni familiari destinati a questi soggetti in formato telematico, in nome della dematerializzazione che l’Inps stesso ha avviato da diverso tempo. Come dovrà avvenire nello specifico questa presentazione? I documenti cartacei non saranno più ammessi, ma sarà necessario provvedere a tutto mediante l’utilizzo dei servizi telematici: ovviamente, il riferimento va a quei cittadini che sono in possesso di un pin, altrimenti quest’ultimo può essere ottenuto collegandosi direttamente al portale dell’ente in questione.

Quattordicesima: come si calcola

In Italia tutti i pensionati che percepiscono delle pensioni basse, hanno diritto ogni anno ad una somma aggiuntiva, non tassata, definita comunemente con il termine di “quattordicesima“; la condizione necessaria per usufruire di tale integrazione del reddito è quella che il pensionato debba avere almeno un’età pari a 64 anni; in più devono essere rispettati opportuni requisiti di reddito così come stabilisce la Legge. La somma erogata, tra l’altro, è funzione non solo del rispetto dei requisiti di reddito, ma anche dell’anzianità contributiva e del tipo di pensione, ovverosia se è derivante da lavoro dipendente oppure da lavoro autonomo. Innanzi tutto, il limite di reddito per poter percepire la quattordicesima è quello dei 8.640,84 euro annui; per il calcolo del limite di reddito devono essere escluse le indennità di accompagnamento, gli assegni familiari, il trattamento di fine rapporto, il reddito dell’abitazione ed eventuali arretrati percepiti durante l’anno e per i quali viene applicata una tassazione separata.