Home » Scadenze Fiscali » Rivalutazione terreni: ultimi due giorni per il versamento con l’F24

Rivalutazione terreni: ultimi due giorni per il versamento con l’F24

Sono rimasti appena due giorni per far fronte a una delle prime scadenze del mese di luglio che comincerà domani: il 2 luglio è infatti il termine previsto dalla nostra amministrazione finanziaria per andare a versare l’imposta sostitutiva che si riferisce alla rivalutazione del valore dei terreni. Che tipo di imposta è nello specifico? Nel dettaglio, si sta parlando del pagamento unico (ma esiste anche la possibilità di scinderlo in tre rate e in questo caso si tratterebbe della prima) della tassa che contempla i terreni posseduti alla data del 1° luglio dello scorso anno, quindi un anno esatto fa.

DECRETO SVILUPPO: NUOVI CREDITI DI IMPOSTA
La rivalutazione accennata in precedenza ammonta a quattro punti percentuali, una quota che deve essere necessariamente applicata al valore che risulta dalla perizia di stima (quest’ultima redazione spetta a un professionista opportunamente abilitato). I contribuenti che hanno ancora quarantotto ore per non incorrere in sanzioni e maggiorazioni sono i soggetti che vantano la proprietà oppure la titolarità di diritti reali sui terreni in questione. La procedura da seguire è semplice e facilmente spiegabile. Anzitutto, occorre utilizzare il modello F24 e compilarlo presso gli istituti di credito, le agenzie postali e le agenzie adibite alla riscossione, altrimenti è sempre possibile optare per la modalità telematica.

TROPPE TASSE METTONO A RISCHIO L’AGRICOLTURA

Visto che si è parlato di tale documento fiscale, è utile anche ricordare quale codice tributo va sfruttato; nello specifico, si tratta del codice 8056, il quale identifica proprio l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per provvedere alla rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni sottoposti a edificazione e con destinazione agricola. La possibilità in questione è stata sancita con il cosiddetto Decreto Sviluppo: questo testo normativo ha infatti previsto la rideterminazione del costo di acquisto dei terreni (anche l’usufrutto e l’enfiteusi sono ricompresi). La scadenza originaria era proprio la giornata odierna, ma cadendo di sabato è stata spostata di due giorni.