Nella giornata di ieri, mercoledì 21 aprile 2010, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), la società di riscossione Equitalia e l’Agenzia delle Entrate, si sono riunite sul tema dell’evasione fiscale fissando, per la prima volta, un target comune e complessivo in merito agli incassi da evasione fiscale per quel che riguarda le tasse, le imposte ed i contributi non pagati da conseguire nel corso del 2010. Ebbene, questo target è stato fissato a 16,6 miliardi di euro, ovverosia in rialzo del 20% rispetto alle somme complessive incassate da Entrate più Inps più Equitalia nel 2009; trattasi, tra l’altro, di un target e di un traguardo ambizioso se si considera che gli incassi da evasione dell’Inps nel 2009 sono cresciuti del 66% rispetto al 2008, mentre quelli dell’Agenzia delle Entrate, a 9,1 miliardi di euro, sono balzati lo scorso anno del 32%. L’incontro tra Entrate, Inps ed Equitalia ha portato non solo a definire il target di incassi 2010 da evasione, ma anche a tracciare degli obiettivi comuni nella lotta ai fenomeni evasivi attraverso sia un coordinamento a livello territoriale, sia anche mediante un’azione coordinata a livello centrale.
Fatture mediche: la detraibilità è limitata per l’imposta di bollo
Le fatture e le ricevute che i contribuenti ricevono da un professionista comportano la detrazione delle spese per l’imposta di bollo: questa eventualità fiscale è comunque possibile solamente nel caso in cui il soggetto ricevente ha effettuato il versamento, sia per inadempienza del professionista che per un accordo tra le due parti in questione. Se invece la casistica rientra al di fuori di queste due ipotesi, allora non si può applicare alcun tipo di detrazione. Tale disposizione era contenuta in una risoluzione dello scorso anno da parte dell’Agenzia delle Entrate (444/E del 18 novembre 2009), la quale ha appunto chiarito il trattamento fiscale che spetta all’imposta da bollo che si riferisce alla fatture delle visite mediche. Come ha sottolineato l’amministrazione finanziaria, il tributo che stiamo esaminando deve essere pagato in relazione alle fatture, alle note, ai conti e a documenti simili che comportano degli addebitamenti o degli accreditamenti, anche quelli che vengono consegnati mediante l’apporto di un soggetto terzo.
Equitalia Gerit: Roma, sportello dedicato alle imprese
A Roma, presso la sede centrale di Equitalia Gerit, nasce uno sportello dedicato esclusivamente alle imprese associate all’Unione degli Industriali; questo dopo che Gaetano Mangiafico, l’Amministratore Delegato di Equitalia Gerit Spa, da un lato, e Aurelio Regina, Presidente dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, dall’altro, hanno firmato un protocollo di intesa che permetterà alle aziende capitoline di poter avere una vita burocratica e fiscale più semplice e più agevole per quel che riguarda gli adempimenti. Per le imprese viene infatti riservato un ufficio con tanto di personale addetto e linee telefoniche al fine di ricevere tutta l’assistenza necessaria e di evitare lunghe file; inoltre, le imprese, tagliando le spese per la carta e rispettando l’ambiente, potranno anche utilizzare uno sportello telematico ad hoc per inviare dati, per acquisire informazioni e per presentare istanze al fine di assolvere ad adempimenti di natura contributiva e/o fiscale, ma anche nell’ottica di prevenzione dei contenziosi.
Australia: intensificata la lotta ai paradisi fiscali
In Australia la lotta all’evasione fiscale entra finalmente nel vivo: l’Australian Taxation Office, vale a dire il fisco della nazione oceaniana, sta infatti chiudendo sempre più il cerchio attorno al fenomeno dell’offshore, richiedendo, in particolare, un buon numero di informazioni agli istituti di credito per comprendere meglio quali sono quei contribuenti che hanno trasferito al di fuori dei confini australiani i redditi non dichiarati o deduzioni fiscali eccessive. Tutte queste informazioni risulteranno ovviamente molto utili all’amministrazione finanziaria, visto che sarà così possibile confrontare i dati ottenuti con quelli già presenti nei propri database. Il periodo di riferimento per quel che riguarda il monitoraggio delle dichiarazioni dei redditi è quello che va dal 1° luglio 2005 al 30 giugno 2009.
Tariffa rifiuti 2010: a Roma è senza Iva
Arrivano due buone notizie per i cittadini residenti nella Capitale. Il Comune di Roma, infatti, ha reso noto che a valere sul 2010 l’Ama non applicherà a carico dei contribuenti l’imposta sul valore aggiunto (Iva) sulla Ta.Ri. la Tariffa Rifiuti; inoltre la tariffa applicata quest’anno per le utenze domestiche non subirà aumenti e quindi rimarrà invariata rispetto a quella pagata negli anni scorsi dai cittadini. Questo è quanto nello specifico, su proposta di Maurizio Leo, assessore al Bilancio della Capitale, ha approvato la Giunta del Comune di Roma attraverso l’approvazione di tre delibere, di cui una di queste riguarda proprio il piano finanziario che definisce i costi della Tariffa Rifiuti. L’eliminazione dell‘Iva a carico dei cittadini e delle imprese sulle fatture della tariffa rifiuti è stato deciso a seguito della sentenza della Corte Costituzionale dei mesi scorsi che ha stabilito per la Ta.Ri. una natura tributaria e non tariffaria; l’Ama continuerà ad applicare l’Iva, ma questa imposta diventerà a carico del Comune di Roma in tutto e per tutto una componente del costo del servizio.
Tasse: aumentano quelle locali
Le tariffe pubbliche sono aumentate negli ultimi dodici mesi del 3,9% in media. L’analisi é stata realizzata dall’Osservatorio dei prezzi e dei mercati sulla base dell’indice IPCA, ed evidenzia che nell’ultimo quinquennio le tariffe pubbliche sono cresciute del 15%, cinque punti percentuali in più rispetto al tasso ufficiale di inflazione. Nello specifico, analizzando i rincari, le tariffe postali sono rincarate di circa il 13%, le tariffe autostradali di circa il 15%, quelle ferroviarie del 26%, i trasporti marittimi di oltre il 38%. A questi aumenti però, si aggiungono i rincari dei prezzi amministrati locali, che in media segnano un aumento cumulato di oltre il 20% negli ultimi 5 anni.
Evasione contributiva: dati Inps primo trimestre 2010
Nel primo trimestre di quest’anno l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) ha recuperato dalla lotta all’evasione contributiva somme in rialzo del 19,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A comunicarlo è stato Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, il quale ha sottolineato come, nonostante l’exploit del 2009, i primi dati del 2010 dimostrino come la capacità di recupero dalle azioni di contrasto all’evasione contributiva sia ancora molto ampia. Nel dettaglio, gli incassi da lotta all’evasione si sono attestati nel primo quarto del 2010 a 1,3 miliardi di euro rispetto ai 1,1 miliardi di euro del primo trimestre del 2009; la crescita è stata del 41,8% per le somme recuperate attraverso i concessionari, e dell’8,2% per quel che riguarda i recuperi diretti. La bontà dei dati, come messo in risalto dal Presidente Mastrapasqua, si spiega con il fatto che già nel 2009 le somme recuperate dalle azioni anti-evasione contributiva erano cresciute del 66% rispetto al 2008.
Iva per servizi: nuove regole per Intra 12 e Intra 13
Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la versione definitiva dei modelli denominati Intra 12 e Intra 13, i documenti fiscali riservati agli enti non commerciali per il versamento dell’Iva relativi agli acquisti intracomunitari; già da qualche giorno erano presenti online le bozze di tali modelli, ma a questo punto vi sono anche le specifiche tecniche per la trasmissione in via telematica degli stessi. L’invio elettronico potrà avvenire a partire dal prossimo 1° giugno. Tutta la modulistica, tra l’altro, è stata rivista in termini di presentazione grafica, soprattutto alla luce dell’introduzione del Decreto legislativo 18 del 2010, attuazione di alcune importanti direttive comunitarie proprio in materia di Imposta sul Valore Aggiunto. Il 2010 è stato infatti il primo anno delle nuove regole sulla territorialità dei servizi, tra cui, in particolare, l’esclusione degli enti commerciali dal novero dei soggetti passivi. Entrando nel dettaglio dei due documenti, occorre sottolineare che l’Intra 12 deve essere usato dagli enti non commerciali che non sono soggetti Iva, ma anche dagli agricoltori che hanno acquistato in via intracomunitaria beni che non superano il limite dei 10.000 euro.
Riduzione tasse per chi vive nelle isole pedonali
La Lega propone di dimezzare le tasse comunali a chi vive nelle isole pedonali, sia in quelle già esistenti che in quelle a venire. Uno sconto del 50% precisamente, é stato richiesto al sindaco dal capogruppo comunale della Lega Matteo Salvini, che dichiara una conoscenza pluriennale del problema. Il capogruppo infatti sostiene si tratti di un problema abbastanza sentito dalla popolazione e quindi propone una soluzione, a suo avviso, soddisfacente per i cittadini.
Stanno perdendo la pazienza, sia residenti che commercianti – sottolinea Salvini, a conoscenza di lettere, proteste e appelli dei consiglieri di zona -, parla specialmente di chi abita e lavora all’Arco, Brera, via Sarpi, zona Navigli. La fronda dei residenti. Da una parte quelli che aspettano da tempo il provvedimento, ad esempio in corso Sempione (dove la ztl è slittata a maggio). Chi già vive in regime di isola invece fa i conti con la mancanza di box e posti auto sia dentro che vicino all’area pedonale.
Studi di settore e tutela del made in Italy
Anche quest’anno, a causa della crisi finanziaria ed economica, per molti contribuenti soggetti agli studi di settore non sarà facile rispettare i criteri di congruità previsti da tale strumento; nel 2009, infatti, specie per i liberi professionisti, lavoratori autonomi, e le piccole imprese esportatrici, i ricavi sono nuovamente scesi ed i profitti o i compensi si sono ulteriormente ridotti. Anche per quest’anno il Fisco, in virtù di questa situazione, ha comunque deciso di mettere a punto per il 2010, a valere sull’esercizio 2009, lo strumento dello studio di settore con i correttivi anticrisi per venire incontro alle aziende ed ai lavoratori con partita Iva in apnea a causa delle difficoltà congiunturali. Ebbene, in virtù di questa novità annunciata nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, ma ampiamente attesa ed in linea con le richieste delle Associazioni di categoria, la Cgia di Mestre ha effettuato uno studio al fine di rilevare quali settori dell’economia e quindi quali aziende abbiano sofferto maggiormente nel 2009 a causa della crisi.
Stati Uniti: avviato il ciclo fiscale per la dichiarazione dei redditi
È cominciata giusto tre giorni fa la prima fase della stagione tributaria americana, un’occasione davvero importante e storica, perché per la prima volta in assoluto i contribuenti statunitensi dovranno confrontarsi con il nuovo testo normativo relativo alla Riforma sanitaria così fortemente voluta dal presidente Obama; ma l’importanza del ciclo non risiede solo in questo fattore. In effetti, i contribuenti che verranno interessati saranno più di 140 milioni, un livello davvero da record; inoltre, nei quadri della dichiarazione dei redditi del 2000 verranno inserite le stime e i numeri relativi al periodo d’imposta 2009, l’anno in cui è scoppiata la terribile crisi globale, un modo per comprendere quanto essa abbia inciso su soggetti come i lavoratori e i pensionati. È soprattutto il primo fattore a fornire spunti ottimistici. I contribuenti a stelle e strisce sono praticamente vicini alla soglia dei 150 milioni, un’indicazione importante che può far comprendere in maniera migliore la capacità della vasta nazione di riprendersi dal punto di vista finanziario.
Tasse: aumenta disoccupazione e pressione fiscale
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento disoccupazionale, a un calo di investimenti e spese, sono le conseguenze della crisi finanziaria globale si stanno ancora facendo sentire. Secondo gli ultimi dati diffusi da Bankitalia, nel 2009 la pressione fiscale è passata dal 42,9 al 43,2%, una pressione fiscale in aumento nonostante la crisi, segno che in Italia la ripresa economica è ancora debole. Nel 2009 la disoccupazione è salita all’8,5%, quasi 300 mila persone sono entrate nella schiera degli “inoccupati”, cioè di coloro che sono disoccupati ma sono troppo scoraggiati per cercare un nuovo lavoro.
Diminuisce il reddito delle famiglie di oltre due punti percentuali in termini reali nella media dello scorso anno, conseguentemente dopo la contrazione dell’1,8% registrata nel 2009, i segnali per i primi mesi del 2010 non mostrano miglioramenti. Ormai il debito delle famiglie ha raggiunto il 60% del reddito disponibile; è un livello ancora basso, rispetto alla media europea, che è il 95%.
Evasione fiscale 2010: indirizzi operativi Entrate
Caccia ai finti enti non commerciali, e controlli più intensi a carico delle imprese di medie dimensioni. Sono questi alcuni degli indirizzi operativi dell’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale per l’anno 2010, che sarà tra l’altro caratterizzata da accertamenti che saranno sempre più mirati non solo su quei contribuenti non congrui ai fini degli studi di settore, ma anche su quelli congrui al fine di verificare, ai fini dell’applicazione dello strumento, la fedeltà dei dati dichiarati. Con la Circolare numero 20/E, emessa dall’Amministrazione finanziaria nella giornata di ieri, venerdì 16 aprile 2010, l’Agenzia delle Entrate invita i propri Uffici ad azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale ancor più mirate puntando non esclusivamente ad un incremento in termini numerici degli accertamenti e dei controlli. Negli indirizzi operativi vengono inoltre indicate come strategiche, come accennato, le attività finalizzate a dare la caccia ai finti enti non commerciali, ma anche i controlli a carico dei professionisti che aumenteranno anche avvalendosi delle indagini finanziarie.
Bonus gasolio anche per le aree montane non metanizzate
La residenza nelle zone cosiddette “non metanizzate” di quei Comuni che appartengono all’area climatica E (tra cui figurano moltissime città del Nord, come ad esempio Aosta, Bergamo, Brescia e Bologna, ma vi sono inclusi anche i comuni dell’Aquila, Enna e Campobasso) consente di beneficiare di una riduzione di prezzo sui combustibili che vengono utilizzati: si tratta, per la precisione di quelle città che hanno il permesso di accendere il riscaldamento per 14 ore al giorno fino al 15 aprile. Questa specifica agevolazione fiscale è stata introdotta dalla legge 448 del 1998 (“Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo”), la quale parla espressamente di porzioni edificate di comuni che si trovano al di fuori del centro abitato, senza escludere le case sparse. Il beneficio in questione è stato poi ampliato nel 2002 dalla legge Finanziaria di quell’anno, includendo anche le aree che non sono metanizzate, ma ricomprese nel centro abitato. Con le disposizioni di legge attuali, invece, questo tipo di sconto viene ad essere applicato, nello specifico, ai territori del Comune che si trovano al di fuori del centro abitato, mentre l’agevolazione non è valida per quelle aree che sono interne al centro, per intenderci, quelle in cui ha sede il Municipio.