Dal cosiddetto “concordato” sulle multe per infrazioni al Codice della Strada, il Comune di Roma, a conclusione del periodo di adesione da parte dei cittadini della Capitale, ha incassato quasi 28 milioni di euro. A darne notizia è stata proprio l’Amministrazione comunale nel sottolineare come quasi 110 mila romani abbiano così potuto sanare le vecchie posizioni aperte su multe elevate fino alla data del 31 dicembre del 2004. Nel dettaglio, il Comune di Roma ha incassato poco più di 1,84 milioni di euro dagli automobilisti multati a Roma ma residenti altrove, e quasi 25,8 milioni di euro dal mini-condono con lo sconto su multe elevate nella Capitale ai residenti. Chi ha aderito al concordato ha potuto sanare le multe pregresse non pagate con uno sconto pari a ben due terzi dell’importo originario visto che sono stati azzerati gli interessi che nel frattempo erano maturati e che nel frattempo avevano fatto raddoppiare e spesso triplicare l’importo dovuto e indicato sulle cartelle di pagamento.
Liechtenstein: le Entrate incassano 25 milioni dalla lista fiscale
Vaduz, capitale del Principato del Liechtenstein, è divenuta il nuovo centro nevralgico per quel che concerne la lotta all’evasione fiscale condotta dall’amministrazione finanziaria italiana: in effetti, il nostro Fisco è già riuscito a incassare ben 25 milioni di euro dalla lista del noto paradiso fiscale, denominata appunto “lista Vaduz”, anche se potrebbe trattarsi soltanto della punta dell’iceberg. La riscossione in questione continuerà ancora e si parla già con una certa sicurezza delle attività dei contribuenti del nostro paese nella Liechtenstein Global Trust Treuhand, le quali farebbero lievitare in maniere decisiva l’ammontare totale. L’elenco è divenuto famoso circa due anni fa, quando l’Agenzia delle Entrate ne è entrata in possesso ed ha potuto appurare l’esistenza di queste situazioni anomale. In pratica, tutto è nato quando Heinrich Kieber, ex dipendente della fondazione poc’anzi citata, si è visto sottrarre l’intero database.
Evasione fiscale: operazione Movida nella Regione Veneto
E’ in corso nella Regione Veneto, in materia di lotta e di contrasto all’elusione e all’evasione fiscale, l’operazione “Movida“. Trattasi, nello specifico, di una campagna di controlli antievasione, nelle aree a maggiore densità turistica della Regione Veneto, messa a punto dagli “007” dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con i funzionari della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE). Nel mirino del Fisco sono già finiti numerosi ristoranti, bar e discoteche nelle vicinanze di Garda ed a Jesolo, Bibione, Chioggia e Bardolino; da questi primi controlli, che continueranno nella Regione Veneto per tutta l’estate, i 14 ispettori della Società Italiana degli Autori ed Editori, ed i 27 funzionari dell’Agenzia delle Entrate scesi in azione, hanno rilevato rispetto alla settimana precedente un incremento degli incassi del 135%.
Irap su Pmi: tassa raggiunge 80%
L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive colpisce il valore della produzione netto delle imprese ossia il prodotto (il totale dei ricavi) al lordo dei costi per il personale e degli oneri e dei proventi di natura finanziaria. L’Irap diventa un peso insostenibile per le imprese ad alta intensità di lavoro con un carico fiscale complessivo che arriva a superare l’80%. Il dato emerge dall’ultima indagine dell’ufficio studi di Mediobanca, “Dati cumulativi di 2025 società italiane”, relativo al secondo semestre 2010, periodo che ha visto solo piccoli miglioramenti rispetto al primo semestre: le aziende italiane siano riuscite a risollevarsi dalla crisi recuperando i due terzi dei margini persi lo scorso anno. Nell’analisi però vengono citati esempi di aziende che anche in perdita sono costrette a pagare l’imposta.
Unico: come beneficiare degli investimenti ambientali detassati
I legami tra gli investimenti “verdi” e il Fisco diventano sempre più stretti grazie all’ultima iniziativa messa a punto dall’Agenzia delle Entrate: in effetti, la risoluzione 78/E della nostra amministrazione finanziaria, documento che è stato pubblicato ormai cinque giorni fa, ha chiarito alcuni aspetti in proposito, illustrando in particolare come collocare nella dichiarazione dei redditi gli investimenti ambientali sottoposti a detassazione. Entrando nel dettaglio, c’è da dire che esiste in proposito uno specifico codice tributo (99), il quale si riferisce appunto all’uso dell’agevolazione tributaria in questione, la quale va a ricomprendere tutte quelle spese che sono state sostenute dalle piccole e medie imprese nel corso del 2009. La risoluzione citata in precedenza rappresenta proprio l’elenco completo delle istruzioni da seguire in questo senso, in modo da indicare con precisione e accuratezza le variazioni in diminuzione all’interno del quadro RF del modello Unico. Le spese a cui hanno pensato le Entrate sono quelle che hanno come fine precipuo quello di tutelare l’ambiente, ma che comunque non rappresentano una parte integrante del reddito (il riferimento normativo è la legge 388 del 2000, vale a dire la Finanziaria del 2001).
Accertamenti: esercizi commerciali Roma, operazione tavolino selvaggio
Nella Capitale gli accertatori della società Roma Entrate da un lato, e la Polizia Municipale dall’altro, hanno unito le forze per mettere a punto tutta una serie di controlli a carico degli esercizi commerciali nell’ambito della cosiddetta operazione “tavolino selvaggio”. In pratica si tratta di andare a verificare se l’esercizio commerciale nel corso dell’attività utilizzi per i tavolini all’aperto un’area più estesa rispetto a quella concessa, o se addirittura mette i tavolini fuori senza essere in possesso di alcuna autorizzazione. L’operazione tavolino selvaggio, così come previsto dall’ordinanza numero 128 del 25 maggio scorso, firmata da Gianni Alemanno, Sindaco della Capitale, attiva i controlli in via sperimentale solamente per il territorio del Municipio I di Roma, e prevede a carico dei trasgressori multe variabili da un minimo di 200 ad un massimo di 500 euro; inoltre, in funzione dell’entità e della gravità dell’abuso l’esercizio commerciale rischia sia di vedersi tolta l’autorizzazione a mettere i tavolini fuori, sia di dover chiudere temporaneamente l’esercizio in caso di recidiva.
Emersione degli affitti in nero a Roma e Milano
Affitti in nero a Roma: l’evasione vale 272 milioni di euro all’anno in termini di maggiore Irpef versata, il federalismo fiscale promette di far lievitare i nuovi tributi incassati dai comuni fino quasi a raddoppiarli. 400 milioni di euro é invece la cifra che si otterrebbe annoverando anche il comune di Milano. Tanto potrebbe il gettito, complessivamente, nelle casse del comune di Roma e in quelle del comune di Milano tassando gli affitti sommersi con la cedolare secca al 20%. I dati emergono da un’indagine del Sole 24 ore, che riporta anche una classifica delle città con il maggior numero di affitti in nero.
Assicurazioni estere, le Entrate illustrano il modello fiscale
La risoluzione 80/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare tre giorni fa è entrata nel merito della disciplina fiscale da applicare per un determinato tipo di imposta: si tratta infatti del tributo che è dovuto sui premi incassati mensilmente dalle imprese operanti nel campo dell’assicurazione, sia quelle del nostro paese che quelle estere. In particolare, il documento dell’amministrazione finanziaria ha approfondito le specifiche modalità con cui si potranno denunciare e versare le somme in questione. La novità rilevante consiste proprio nella citazione delle società che operano all’estero, visto che non hanno l’obbligo di nominare un apposito rappresentante fiscale per portare a termine queste operazioni. Tra l’altro, bisogna anche ricordare che risale ormai a qualche mese fa l’approvazione del nuovo modello per la denuncia dell’imposta sulle assicurazioni (il cosiddetto F23), il quale deve necessariamente fruire della modalità elettronica (è possibile fare ricorso a degli intermediari abilitati).
Irap: risparmio fiscale per le imprese piemontesi che assumono
Nella Regione Piemonte, alla fine del mese scorso, nell’ultima riunione prima della pausa estiva, il Consiglio regionale, a seguito di un accordo raggiunto dalla maggioranza e dall’opposizione, ha approvato nell’ambito del piano straordinario per l’occupazione un’importante misura a favore delle imprese. La misura, nello specifico, consiste in uno sgravio sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) a favore di quelle aziende che assumono lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato; il risparmio fiscale previsto, inoltre, raddoppia nel caso in cui l’impresa assuma un dipendente di età superiore ai 50 anni, ed in ogni caso il beneficio potrà essere cumulabile con gli incentivi sul cuneo fiscale.
Redditometro: ancora troppo pochi contribuenti sono congrui
I dati che giungono dalle rilevazioni del nuovo redditometro (lo strumento fiscale che misura la capacità contributiva in base a determinati elementi di ricchezza) non inducono all’ottimismo: in effetti, secondo quanto affermato dall’associazione Contribuenti.it, ben tre soggetti su quattro non rispetterebbero la congruità in questione, vale a dire non sarebbero in linea con le richieste dell’Agenzia delle Entrate in merito al reddito imponibile, fattori da cui poi si ricavano le imposte da pagare. Le difficoltà di questo metodo innovativo sono dunque di tutta evidenza. In particolare, l’accertamento sintetico, il quale dovrebbe è in grado di ricostruire alla perfezione il reddito dei contribuenti analizzando i diversi consumi effettuati e il tenore di vita condotto, appare come troppo stringente, se è vero come è vero che ben pochi italiani sono risultati allineati alle nuove esigenze. Che cosa è emerso, di preciso, dalle stime di Contribuenti.it?
Fisco: controlli automatizzati, forte balzo degli incassi
Nei primi sette mesi di quest’anno il Fisco ha conseguito, con incassi pari a ben 900 milioni di euro, un balzo pari al 28% per quel che riguarda gli incassi da controlli automatizzati sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) e sulle dichiarazioni dei redditi. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate che in particolare ha fatto il punto sui risultati dalla lotta all’evasione nel periodo da gennaio e fino al mese di luglio 2010, caratterizzato da incassi complessivi pari a ben 4,9 miliardi di euro con un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo quanto dichiarato da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, i risultati da lotta all’evasione nei primi sette mesi di quest’anno sono la conferma del fatto che nella società cresce la convinzione che chi evade, oltre ogni ragione e considerazione di convenienza, non fa altro che andare a danneggiare tutta la collettività.
Arthob: a Brescia tasse per le sagre popolari
Una cena al ristorante o una passeggiata enogastronomica tra le sagre? La scelta risulta difficile per i buongustaio, la lotta non é solo tra buone forchette ma anche tra ristoratori e sagre. L’Arthob (associazione ristoranti, trattorie, hostarie bresciane) chiede la regolarizzazione delle feste in piazza: l’associazione che raccoglie centinaia di ristoratori in provincia di Brescia chiede che siano equiparati diritti e doveri attraverso un regolamento. Secondo un’indagine della locale Fiepet Confesercenti nel terristorio bresciano 1.594 feste per un totale di 5.804 giorni complessivi per una popolazione di poco più di 1 milione e duecentomila abitanti. Da questi dati si può capire quanto la tendenza ad organizzare sagre di ogni tipo possa incidere sull’andamento di una categoria, quella dei ristoratori e dei baristi, che già paga le conseguenze della crisi globale.
Studi di settore: disponibili i report degli Osservatori regionali
Sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione che è dedicata agli Osservatori regionali, sono disponibili e suddivisi Regione per Regione i report annuali sugli studi di settore che forniscono la fotografia sulle realtà locali. A darne notizia è stata nella giornata di ieri l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel mettere in evidenza come le relazioni annuali forniscano in maniera differenziata un’istantanea sulla crisi economica che, con diversi effetti sui settori produttivi, ha colpito tutte le Regioni del nostro Paese anche sulla base di problematiche locali che spaziano dalla crisi del mobile imbottito nella Regione Puglia agli effetti prolungati dell’alluvione del 2006 nella Regione Calabria, fino ad arrivare all’emergenza rifiuti nella Regione Campania. Sono in tutto 21 i report annuali disponibili che riguardano l’attività degli Osservatori regionali sugli studi di settore che è stata svolta lo scorso anno, e che mirano chiaramente a fornire sempre più con maggiore precisione la fotografia della realtà locale che, tra l’altro, risulta essere di fondamentale utilità ai fini dell’attività di controllo.
Il governo giapponese avvia una consultazione sull’Iva
L’economia del Giappone ha bisogno di impulsi e sostegni efficaci in questo momento: il risanamento del debito pubblico è una delle priorità fondamentali del nuovo premier Naoto Kan, il quale, tra l’altro, ricopriva il ruolo di ministro dell’Economia durante l’esecutivo Hatoyama (suo predecessore). L’intenzione, dunque, è quella di focalizzare l’attenzione sugli incrementi da adottare in relazione all’Imposta sul Valore Aggiunto: si vuole riportare all’attenzione generale la questione fiscale, proponendo dei prelievi alternativi all’attuale aliquota del 5% dell’imposta. Si parlava del debito nipponica in precedenza e occorre sottolineare che, al momento, esso può essere ancora gestito grazie al risparmio domestico e ai bassi tassi di interesse. Inoltre, la nazione asiatica sta continuando in maniera decisa i propri investimenti nell’Unione Europea, terzo mercato a livello internazionale per quel che concerne le importazioni e le esportazioni.