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Pagamento Imu in ritardo

E’ scaduto lo scorso 17 dicembre il termine ultimo di pagamento dell’ultima rata Imu 2012, ma per i ritardatari ci sono ancora possibilità per ravvedersi. Per chi non ha avesse ancora provveduto al pagamento dell’Imu, ecco alcuni consigli utili riguardo le modalità di  versamento della tassa dopo la scadenza di dicembre.

Molti contribuenti non hanno pagato l’Imu per mancanza di liquidità, ma questa tassa si può benissimo pagare anche in ritardo, attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso nel caso di Imu tardiva e oggi è l’ultimo giorno per potersi avvalere di questo ravvedimento e pagare l’Imu con una sanzione ridotta del 3 per cento.

Il ravvedimento Imu può essere di tre tipologie:
1- Breve,  che prevede di regolarizzare il pagamento a partire dal 15° al 30° giorno successivo alla scadenza, vale a dire oggi. Il contribuente dovrà versare come accennato la sanzione ridotta del 3 per cento, 1/10 della sanzione prevista per il mancato pagamento del tributo.
2-  Lungo, con regolarizzazione entro un anno, e quindi attuabile fino al 17 dicembre 2013. La sanzione ridotta è del 3,75 per cento.
3- Sprint, con regolarizzazione entro il 14° giorno dalla scadenza, ma questo termine è già scaduto il 1 gennaio 2013.

Ma oltre al tributo ed alla sanzione ridotta, devono essere pagati anche gli interessi legali con maturazione giorno per giorno, che dal 1° gennaio 2012 ammontano al 2,5 per cento, da calcolare sui giorni effettivi di ritardo.

La dichiarazione Imu è compilabile On Line e si utilizza sempre il modello F24 Imu, dove va sbarrata la sezione “Ravv”, vale a dire ravvedimento, mentre per quanto riguarda i codici tributo, l’Agenzia delle entrate ha reso noto che si possono utilizzare gli stessi codici tributo istituiti per il pagamento dell’imposta tramite il modello F24.

Insomma un ritardo di un anno costa poco più di 60 euro, contro i 20 euro dovuti per solo 10 giorni. Ma dovete sperare che nel frattempo non vi arrivi un accertamento fiscale: in quel caso non è più un vostro “ravvedimento” e la sanzione salta al 30 per cento.

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