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L’Ocse boccia l’ordinamento fiscale di San Marino

Ormai è un dato di fatto, tra l’Ocse e la Repubblica di San Marino è guerra aperta: l’organizzazione parigina ha infatti letteralmente bloccato il piccolo stato del Titano, lamentando le lacune presenti nell’ordinamento tributario, talmente gravi da non permette il pur minimo scambio informativo in campo fiscale. Gli standard dell’Ocse sono noti da tempo, così come la sua battaglia nei confronti dei paradisi offshore, dunque non deve sorprendere più di tanto se il rapporto su San Marino sia così poco lusinghiero. I lavori del Global Forum sono suddivisi in diverse fasi e in questo caso ci troviamo ancora alla Fase 1, visto che il passaggio alla fase successiva relativa alla trasparenza fiscale è stato interrotto proprio per i motivi appena citati, almeno fino a quando le carenze normative della Repubblica non saranno colmate.


Ma l’Ocse non è ai ferri corti soltanto con San Marino, visto che i propri rapporti mettono in luce situazioni molto simili anche in relazione a Seychelles, Trinidad & Tobago e Barbados, nomi che siamo abituati ad associare a fiscalità agevolate, ma si tratta soprattutto di giurisdizioni che non sono affatto in linea con le prescrizioni dell’organizzazione: l’esame delle nazioni della “black list” incontra dunque un ostacolo di non poco conto, ma si spera che le raccomandazioni espresse da Parigi siano state recepite in maniera chiara.

In effetti, l’esame ha riguardato la disponibilità complessiva delle informazioni e dei documenti tributari, la possibilità di accesso ad essi e i vari meccanismi di scambio: l’aderenza agli standard internazionali ancora non c’è, anche perché, nel caso di San Marino, i soggetti in possesso dei materiali in questione sono soprattutto società fiduciarie, trust e società di persone straniere che sono solitamente riconducibili al nostro paese, vista la stretta vicinanza. La situazione allarmante, comunque, è quella che risultava fino allo scorso 5 ottobre, ora bisognerà valutare se i nuovi testi normativi introdotti siano stati in grado di migliorare il quadro complessivo.

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