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Maggiori controlli sul riccometro

I controlli sul riccometro compilato dai cittadini saranno sempre più assidui e tenteranno di smascherare i finti poveri. Uno dei compiti dell’amministrazione finanziaria e della Guardia di Finanza sarà proprio quello di tentare di “pizzicare” i contribuenti che dichiarano dati Isee non corretti e che quindi godono di vantaggi nel pagamento dell’asilo nido, per mense, per agevolazioni statali o comunali. L’inps avrà quindi a disposizione nuovi strumenti più incisivi per tentare di scovare chi dichiara dati non congrui con il proprio tenore di vita. Grazie ad uno scambio di informazioni con l’agenzia delle Entrate l’Inps avrà infatti la possibilità di guardare nei conti correnti dei dichiaranti e potrà anche verificare la reale consistenza dei patrimoni dei nuclei famigliari.

Come riportato dalla stessa relazione redatta dagli organi ispettivi, L’Inps allo stato attuale ha la possibilità di controllare in maniera approfondita esclusivamente le dichiarazioni isee presentate direttamente all’ente pensionistico. Tuttavia con il nuovo decreto dovrebbe essere possibile realizzare un controllo approfondito anche delle altre dichiarazioni in modo tale da realizzare quanto previsto dalla commissione sull’anagrafe tributaria: un controllo a tappeto in modo da smascherare chi beneficia indebitamente delle agevolazioni, controllo reso indispensabile anche in virtù delle risorse disponibili, sempre più limitate.

Pertanto il nuovo regolamento stabilisce che i Caf, Comuni e le amministrazioni abilitate debbano trasmettere i propri Dsu (dichiarazione sostitutive uniche rilasciate prima del modello Isee) entro 4 giorni direttamente all’Inps. L’isee viene calcolato dall’ente di previdenza in base a quanto dichiarato dal contribuente ed in base alle informazioni assunte dai propri archivi amministrativi o da quelli di altre amministrazioni (agenzia delle entrate o altro). Successivamente i dati disponibili alle altre amministrazioni, dati finanziari, possesso di strumenti finanziari saranno direttamente disponibili all’ente di previdenza che potrà effettuare il calcolo in maniera autonoma.

In tale modo si potrà controllare il patrimonio mobiliare e quello immobiliare del contribuente in esame: auto e moto di grossa cilindrata, banche, conti correnti, bot, azioni, obbligazioni e quote di fondi.